Giovane impiegata s'uccide col gas sconvolta per la morte della madre

Giovane impiegata s'uccide col gas sconvolta per la morte della madre Giovane impiegata s'uccide col gas sconvolta per la morte della madre Aveva 22 anni - Rinvenuta cadavere nell'appartamento dove abitava soia • Dopo i funerali della .rianima la ditta le aveva concesso un permesso di alcuni giorni (Dal nostro corrispondente) Milano, 30 agosto. Una giovane impiegata, sconvolta dal dolore per la morte della madre, si è tolta la vita lasciandosi asfissiare dal gas. L'episodio, che ha avuto come protagonista la ventiduenne Gianfranca Guitto da Valdagno (Vicenza) si è evolto la scorsa notte in un appartamentino di due stanze In via Francesco Ardissone 31, nella zona di Musocco. La macabra scoperta è stata fatta solo stamane verso le 9 dal tredicenne Mario Reverato, figlio della signora Giulia Reverato proprietaria dell'appartamento occupato dalla giovane impiegata. Il ragazzo, come era solito fare ormai da tempo, aveva bussato all'uscio della Guitto per consegnarle la posta, la cartolina di ima amica in villeggiatura: non avendo riceyuto però alcuna risposta si ■ è deciso a chiamare la madre. La donna, una. volta giunta sul pianerottolo, ha subito avvertito un acre odore di gas che filtrava da sotto l'uscio: allarmata la Reverato avvertiva la polizia. Poco dopo giungevano sul posto alcuni agenti che, abbattuto l'uscio e spalancate le finestre, trovavano in cucina il corpo inanimato della giovane impiegata seduta in una poltrona vicino al fornello del gas il cui rubinetto era aperto. Un medico, subito accorso, stabilito che Gianfranca Guitto era ormai deceduta da parecchie ore (si presume che la morte l'abbia colta dalla mezzanotte all'una) dava l'avvio alle indagini da parte delle autorità. La polizia ha rinvenuto su un tavolo un telegramma spedito da Valdagno il 22 agosto scorso. In esso era scritto: c Parti Immediatamente. Mamma gravissima ». Secondo quanto ha riferito la padrona di casa la giovane — che a Milano era stata assunta pochi mesi fa in qualità di impiegata alla Società degli Autori — aveva chiesto qualche giorno di permeàso ed era immediatamente tornata alla sua cittadina d'origine appena in tempo per racco gliere l'ultimo respiro della madre. Era poi rientrata a Milano domenica notte sconvolta dal dolore e dalla stan chezza dopo aver trascorso parecchie notti in bianco. Lunedì mattina Gianfranca Guitto si era presentata in ufficio ma i suoi superiori le avevano concesso un altro giorno di permesso perché si riposasse. Tornata a casa la giovane si era chiusa nella sua stanza e da quel momento più nessuno nello stabile l'ha vista. Secondo l'esito delle prime indagini, la polizia ha avanzato l'ipotesi che Gianfranca Guitto, martedì mattina uscendo di casa per tornare in ufficio deve aver trovato nella casella della posta una lettera giunta poco prima. La gio vane, terrorizzata dal pensiero di qualche altra brutta notizia, era rientrata nel suo appartamento in preda ad un violento choc. La lettera, che la padrona di casa asserisce di aver dì strìbulto poco prima delle 8 di Ieri, non è stata però ritrovata, n suo contenuto potreb be svelare il mistero che circonda l'allucinante episodio e gli inquirenti potrebbero stabilire le cause che hanno spin to la giovane a porre fine al propri giorni. g. m. Gianfranca Guitto (Tel.)

Persone citate: Gianfranca Guitto, Giulia Reverato, Mario Reverato

Luoghi citati: Milano, Valdagno, Vicenza