II presunto sparatore del «Luna Park» è protetto dall'omertà dei suoi compaesani

II presunto sparatore del «Luna Park» è protetto dall'omertà dei suoi compaesani / carabinieri cercano il fratello del giovane picchiato dalla folla II presunto sparatore del «Luna Park» è protetto dall'omertà dei suoi compaesani Scomparso da Collegno la sera stessa del sanguinoso episodio - La sua camera mostra le tracce di una fuga precipitosa - Un amico lo avrebbe portato via in motoretta • Interrogati undici testimoni: uno arrestato - Lievemente migliorate le condizioni del ferito Giuseppe Catalano, di 19 anni, è sospettato di essere l'autore della drammatica sparatoria di martedì sera al Luna Park di Collegno. E' un calabrese immigrato pochi mesi fa da Slderno Marina con 11 padre e con il fratello Domenico. Quest'ultimo è il giovane che, scambiato In un primo tempo per lo sparatore, rischiò di essere linciato dalla folla infuriata. VI sono solo sospetti, non prove della colpevolezza di Giuseppe Catalano: 11 fratello Domenico nega che egli sia lo sparatore e gli amici lo proteggono con la loro omertà. Ben 11 di costoro sono stati interrogati sia dai carabinieri sia dal sostituto procuratore della Repubblica dott. Rlbet: tutti hanno negato di avere visto quella sera 11 presunto feritore al parco del divertimenti, tutti hanno dichiarato di non sapere nulla di lui, di non essere in grado di fornire elementi utili per rintracciarlo. Il magistrato ha imputato di falsa testimonianza uno di costoro — Paolo Melea. di 32 anni — che subito dal Palazzo di Giustizia è stato inviato in carcere.' Il provvedimento varrà ad incrinare 11 fronte della omertà? I giovani, quando verranno nuovamente interrogati dal carabinieri, saranno più inclini a diro la verità? E' probabile che, vista la fermezza delle autorità inquirenti, non vogliano correre 11 rischio di finire anch'essi alle «Nuove». Nonostante le reticenze di questi testimoni, 1 carabinieri hanno raccolto elementi sufficienti per sospettare con fondatezza che il feritore bla proprio il Giuseppe Catalano. I sospetti sono giustificati dalla sua improvvisa scomparsa, dalle tracce di una fuga precipitosa riscontrate in un sopralluogo nella sua abitazione di via Galvani 50, in Collegno, la sparizione di tutti 1 documenti e delle fotografie probabilmente dovuta al buoì amici compiacenti per ritardarne l'identificazione. Tre amici di Angelo Doattl, 11 giovane ferito — Vinicio Sussarello, di 19 anni, abitante in corso Francia 452: Camillo La Rosa, di 19 anni, abitante all'Aeronautica in via Rieti 29; 11 sedicenne Bruno Bulega, abitante in via Rieti 21 — hanno dichiarato di essere In grado di conoscere 11 feritore: erano stati essi a catturarlo ed a picchiarlo per ridurlo all'impotenza e portarlo dal carabinieri. Per tutta la notte il ten. Sudano del carabinieri di Venaria li ha accompagnati in giro per la borgata Paradiso nella speranza di Imbattersi in lui. Poi li hcmncctsfedctvbdpllmecirdstrcisrplcIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII ha posti a confronto, in caserma, con parecchi calabresi fermati: ma fra di èssi i giovani non hanno riconosciuto quello che cercavano. Il grave, sanguinoso episodio, sproporzionato al movente e perciò stupido, inquadrabile soltanto In un ambiente di teppisti, è stato ricostruito in tutte le sue fasi. Il ragazzo Angelo Doattl era sul bordo dell'autopista e si divertiva ad osservare i suol amici che scorrazzavano con le vetturette. Ad un tratto se m vide venire una incontro. e fece un balzo all'indletro. Fini sui piedi di un giovane meridionale che protestò aspramente. Nacque un litigio. Il meridionale allora gli lanciò la sfida: c Se vuol facciamola a pugni ». Il Doattl accettò e lo segui per un viottolo scuro che finisce in un prato. Alcuni minuti dopo il Sussurrio, 11 La Rosa e il Bulega presero anch'essi quella strada per vedere come andava a finire la sfida. SI erano appena inoltrati nel prato che videro 11 meridionale voltarsi, sparare due colpi per terra e altri due verso il Doattl che fece un giro su se stesso e cadde. Allora si gettarono addosso allo sparatore che premette ancora due volte il grilletto della pistola. Riuscirono a catturarlo dopo una violenta col¬ lscu«IIIIIIIIllllllIIIIItllttlItllllllllllIllllllllllttlllllllll luttazione nella, quale perse le scarpe. Accorse gente. Nessuno sapeva che cosa fosse accaduto. < Là c'è un ferito! — gridò li Sussarello — chiamate soccorsi ». Poi eon gli altri sollevò lo sparatore che era pesto e sanguinante; e il gruppetto si accinse ad avviarsi con il prigioniero verso la caserma del carabinieri. A questo punto si accese una rissa gigantesca. Arrivò di corsa un gruppo di calabresi con In testa Domenico Catalano. Volevano liberare 11 prigioniero e ci riuscirono. Mentre tutti si picchiavano ed un Individuo mordeva ferocemente il La Rosa ad un braccio, Michele Stefanello, di 26 anni, compaesano del Catalano, sollevò 11 feritore, lo caricò sulla sua motoretta e filò via a tutta velocità. Tutti poi scapparono. Domenico Catalano non vi riuscì e venne duramento malmenato. I carabinieri a stento riuscirono a salvarlo. Ora è all'ospedale San Giovanni: guarirà in una decina di giorni. Da quel momento cominciò la caccia al fuggiasco e le Indagini per Identificarlo. A tarda notte 1 sospetti si accentrarono su Giuseppe Catalano. I carabinieri non lo trovarono e neppure lo Stefanello che abita con lui nella medesima stanza e lavora nello stesso cantiere edile. Ieri mattina 1 due non si sono presentati al lavoro. Le condizioni del ferito sono lievemente migliorate ed 1 medici hanno speranze che egli riesca a salvarsi. lItlllllllllIflItlIIIItlllItllllIllllItlIIKIIIIIIlIKItHl Il ferito, Angelo Doattl, assistito dalla madre, Domenico Catalano, fratello di Giuseppe., il giovane sospettato Paolo Melea, arrestato llllItllllllllllltlllllllItllllllllltllllllItlItllllllllll

Luoghi citati: Collegno, Venaria