Fanfani riferisce al Capo dello Stato dopo un lungo colloquio con l'on. Moro di Michele Tito

Fanfani riferisce al Capo dello Stato dopo un lungo colloquio con l'on. Moro Pacato esame della situazione politica Fanfani riferisce al Capo dello Stato dopo un lungo colloquio con l'on. Moro Il governo intenderebbe continuare nella propria regolare attività fino alle decisioni degli organi responsabili socialdemocratici - Un giudizio dell'on. Saragat sulle prossime elezioni presidenziali (Dal nostro corrispondente) Roma, 25 agosto. Gli ultimi sviluppi della situazione politica sono stati esaminati stasera nel corso di un colloquio Gronchi-Fanfanl, durato un'ora e mezzo. Su quel che è stato detto al Quirinale non si sa, come è ovvio, praticamente niente. Si può però fondatamente supporre che la linea difesa dall'ori. Fanfanl sia stata quella della necessità di attendere e vedere: 11 governo intende per 11 momento continuare nel proprio lavoro normale ed 11 Capo dello Stato sarebbe d'accordo. ' . L'on. Moro, che aveva fatto sapere di non ritenere di dover interrompere le proprie vacanze a Terracina, è venuto stamane a Roma per un incontro di oltre due ore con l'on. Fanfanl nell'abitazione del Presidente del Consiglio. Questo Incontro ha una storia e In questa storia c'è un po' la chiave dell'atteggiamento democristiano. L'incontro doveva rimaner segreto: ed erano stati scelti un'ora del mattino non avanzata e un luogo che si credeva fosse al riparo dalla curiosità dei giornalisti. C'erano invece, e non potevano non esserci, alcuni reporters di guardia; Il caso ha voluto anche che un edificio attiguo « quello ove abita l'on. Fanfanl fosse pericolante per 11 crollo di uno dei pilastri di sostegno ed erano accorsi numerosi fotografi. L'on. Moro è stato cosi sorpreso nel tentativo della visita segreta, ha cercato di convincere reporters e fotografi a non far caso alla sua persona, ma la cosa si è risaputa. Dopo qualche esitazione la Presidenza del Consiglio si è indotta nel pomeriggio a rendere ufficiale la notizia, con la diramazione di un comunicato sui numerosi colloqui che l'on. Fanfanl aveva avuto nella giornata. Tanto, mistero è comunque servito a risparmiare agli esponenti democristiani dichiarazioni che avrebbero avuto la portata d'una presa di posizione. Ma l'episodio ha un suo preciso valore perché mostra quali siano gli intendimenti del partito di maggioranza: governo e partito si propongono nell'immediato di ignorare ufficialmente gli scritti dell'on. Saragat Al momento opportuno la de come partito trarrà le conseguenze dalle decisioni degli organi rappresentativi della socialdemocrazia. La formula usata dalle fonti ufficiose è,questa: «La questione della crisi eventuale rimane al livello di alcuni partiti ». E per quanto molto discussa all'interno della de, su questa tattica concordano Moro e Fanfani, entrambi convinti che i «tempi» della crisi eventuale non debbano essere necessariamente bruciati. Se poi lo fossero, dovrebbe essere possibile esplorare le vie di una soluzione valida per tutti i problemi che si pongono attualmente, compreso quello dell'elezione, in maggio, del Presidente della Repubblica. Al limite estremo, non Andrebbe esclusa la prospettiva di nuove elezioni Non dovrebbero esserci perciò, nell'arco di questi giorni, consultazioni formali del presidente del Consiglio con i leaders del partito di maggioranza. Una nota ispirata dall'onorevole Saragat, e che apparirà sulla Giustizia di domani, afferma che il problema di una «•più larga e fruttuosa convergenza » è stato posto alla vigilia d'importanti avvenimenti di politica interna quali sono il congresso democristiano e l'eiezione del Capo dello Stato e che l'esistenza di questi problemi, lungi dal consigliare un cristallizzarsi della situazione attuale, ne esige lo sblocco: l'atteggiamento dei socialisti sulla questione di Berlino rende possibile l'impresa. Se il viaggio a Mosca di Fanfani e Segni, aggiunge in sostanza La Giustizia, non na dato i frutti che molti speravano e che meritava, è anche perché l'autorità del nostro governo di fronte agli stessi al leati è scarsa. Ben altro peso avrebbe un governo che rac cogliesse consensi i'.'interno del Paese in un arco più vasto. Per quello che riguarda l'elezione del Presidente della Repubblica (ed è stata la parte dell'articolo che ha meritato per il momento maggiore attenzione da parte dei circoli politici), è necessario sottrarla alla cortina fumogena del pettegolezzi e delle Insinuazioni per porla alla luce del ragionamento politico: la sola maggioranza che non sia di tipo milazziano per l'elezione del Capo dello Stato è una maggioranza di centro-sinistra. Lo scritto conclude respingendo In anticipo le illazioni che ci si attende verranno fatte sulle intenzioni personali dell'on. Saragat ed avvertendo che, con il voler mantenere in vita a tutti I costi l'attuale formula dì- convergenza, si fa il gioco di. coloro che';* in politica estera e in politica interna, cercano una confusione « propizia A tutti gli equivoci ». • Sollevata apertamente dalla nota delia Giustizia, la questione della elezione, del Capo dello Stato, che era stata tenuta fino ad ora in ombra, viene ora indicata come un fattore determinante della crisi. Michele Tito

Persone citate: Fanfani, Gronchi, Moro, Saragat

Luoghi citati: Berlino, Mosca, Roma, Terracina