Tredici bombe esplose di notte a Parigi Prese di mira le case di esponenti gollisti

Tredici bombe esplose di notte a Parigi Prese di mira le case di esponenti gollisti L'offensiva del dinamitardi fascigli centro II governo Tredici bombe esplose di notte a Parigi Prese di mira le case di esponenti gollisti Danneggiata anche l'abitazione di FrancpUe Sagan - Vitto rastrellamento della polizia: cinquanta perquisizioni, franta arresti Dieci attentati in città di provincia - Soiuteìle, che si trova in Italia, annuncia che non tornerà in patria: tante d'essere arrestato (Nostro servizio particolare) Parigi, 23 agosto. Trenta attivisti sono in arresto e la sorveglianza nelle strade della capitale è stata intensificata questa sera a causa della vasta offensiva dinamitarda scatenata la notte scorsa dagli ultras in tutta la Francia, ma particolarmente a Parigi, con l'evidente intenzione di dare un avvertimento al generale De Gaulle, che ha presieduto stamane un Consiglio dei ministri, ed al Comitato per le questioni algerine, che si è riunito nel pomeriggio. La notte più drammatica che la polizia parigina abbia vissuto da molto tempo ebbe inizio all'1,10, quando la prima bomba esplodeva in rue d'Asso», al vecchio domicilio del ministro dell' Industria Jean Marcel Janneney, il quale però ha traslocato da un anno. Press'a poco nello stesso momento un'altra bomba scoppiava ad un paio di chilometri di distanza, in rue Lourmel, dinanzi alla casa di un commissario di polizia, ove abita pure la moglie di un capitano che aveva ricevuto a varie riprese lettere di minaccia. Mentre gli agenti e gli ispettori si dirigevano verso i due punti dove si erano prodotte le esplosioni, un'altra era segnalata in rue Raynouard, vicino al « Trocadero », davanti all'abitazione -di un funzionario della Prefettura che nei giorni scorsi aveva ricevuto lettere minatorie, E meno U cinque minuti pitie tardi, fra la 1,15 e la l,io, altri tre ordigni scoppiavano in rue Abbé Rousselot, nel boulevard Malesherbes (quartiere Monceau) e in rue Guynemer (quartiere Latino). Il primo aveva per obiettivo un commissariato di polizia, il secondo l'abitazione della scrittrice Francoise Sagan, che firmò il « manifesto dei 111 » con il quale gli intellettuali giustificarono la renitenza alla leva per coloro che non vogliono combattere in Algeria; il terzo era diretto contro il giornalista Louis Gabriel Robinet, redattore capo del Figaro. Da quel momento ogni cinque wiinutj una nuova esplosione veniva segnalata: alle 1,10 in rue Delessert (quartiere di Passy), al domicilio del direttore del Figaro, Pierre Brisson; alle 1,26 in rue Lapeyre (Montmartre), dinanzi alla casa dove abita il rappresentante di una casa cinematografica inglese; alle 1,30 in boulevard Paul Daumer (Trocadero), al domicilio del marchese De Moustier, che fu segretario agli Esteri del governo Mendès-France; alle 1,35 in boulevard St. Germain, nella casa dell'ex-ambasciatore di Fran eia in Tunisia, Jean Marc Boe- gner; alle 1,40 in un caffè frequentato dagli arabi in rue Nationale, nel quartiere popolare della Piazza d'Italia; alle 1,57 nel. sobborgo di Levallois, nella sede dell'Unione Nuova Repubblica, cui appartiene il primo ministro Michel Debré; alle 2,16 in rue Duret ( di nuovo a Passy), dinanzi ad un palazzo in cui abitano l'ex-ministro Paul Anxionnaz, il socialista Daniel Mayer, presidente della Lega dei diritti dell'uomo, il gollista di sinistra Louis Vallon, l'ex-governatore generale in Algeria Yves Chataigneau, che fu anche ambasciatore a Mosca, e il fratello dell'ex-rappresentante del governo in Algeria, Paul Delouvrier. Infine, alle 6,30 di stamane, una bómba inesplosa è stata scoperta in rue des Fossès St. Bernard, vicino al Giardino, delle Piante, dove abita il professore Maurice Duverger, collaboratore del Monde. L'ordigno inesploso veniva subito trasportato nei laboratori della polizia ed esaminato. Si trattava di- tritolo, che si accende non con un detonatore bensì con una miccia. Altre bombe, infine, sono esplose in molte locande abitate dagli algerini nei paesetti di Paray Vietile Poste e di Draveil, vicini alla capitale. Quattro arabi sono rimasti feriti, uno dei quali gravemente. Nessuna vittima in seguito agli altri attentati di Parigi o della provincia. Nelle prime ore del mattino il Prefetto di polizia riuniva un vero e proprio consiglio di guerra per discutere sui mezzi più opportuni per combattere la nuova ondata di terrorismo. Sono state perquisite una cinquantina di abitazioni; gli arresti sono trenta. Non si esclude che delle donne abbiano partecipato agli attentati, poiché generalmente, di notte, le coppie passano più inosservate dei passanti isolati. La provincia non viene esclusa dall'offensiva dei dinamitardi: la notte scorsa dieci bombe sono esplose a Ciers de Canesse ed a Cauderan (entrambe località vicino a Bordeaux), a Baiona, a Pau, a Tolosa, a La Rochelle e nei paesetti vicini di Hyeres Trouges, Chatellerault ( Turenna), Tours e Vannes (Bretagna). Anche in questi casi sono stati presi di mira funzionari di polizia, e personalità note per li sostegno dato alla politica di De Gaulle. Provvedimenti eccezionali sono stati adottar ti, infine, dalla polizia a Clet* mont Ferrand, ove numeroso lettere di minaccia sono stata ricevute da certe personalità. Si prevede per i prossimi giorni un periodo di tensione; una prova che qualche cosa sta maturando è data anche dal fatto che l'ex-ministro Jacques Soustelle, attualmente in Italia, annuncia, con una intervista sul settimanale Carrefour, che non ritornerà per ora in Francia, temendo di essere^ arrestato, i 1. m.