Orefice percosso e rapinato da due giovani inseguiti e presi dalla folla dei passanti

Orefice percosso e rapinato da due giovani inseguiti e presi dalla folla dei passanti Brutale aggressione in pieno giorno in corso Buenos Aires a Milano Orefice percosso e rapinato da due giovani inseguiti e presi dalla folla dei passanti Il gioielliere era solo in negozio - I banditi lo hanno colpito alla testa con un tubo di piombo - Sorpresi da una donna hanno tentato di salvarsi con la fuga - Recuperata interamente la refurtiva di due milioni di preziosi (Dal nostro corrispondente) Milano, 22 agosto. Due giovani banditi hanno compiuto questa mattina una rapina ai danni di un gioielliere del centro, colpendo la loro vittima a pugni, calci e con un tubo di piombo: sorpresi da una donna mentre stavano razziando i preziosi nelle vetrine, si sono dati alla fuga ma gli stessi passanti li hanno catturati. . Poco dopo le 10 due giovani — più tardi identificati per il magazziniere Gatlo Pirola, ventenne, abitante a Sesto San Giovanni in via Italia 195 e il barista disoccupato Enrico Bossi, ventiduenne, anch'egli residente a Sesto in via Toti 98 — sono entrati nell'oreficeria di corso Buenos Aires 11. Dietro al banco, solo, vi era il proprietario, il signor Dario Mortara di 71 anni, intento a conteggiare alcune fatture. Il negozio non era stato preso di mira a caso, dai banditi. Corso Buenos Aires, da qualche tempo, è parzialmente 111MIT1 II 111111M11M ! 11 Il 1 ! 11111 II M111D bloccalo dai lavori della metropolitana; gli steccati nascondono alla vista, dei passanti alcuni negozi; il traffico si svolge in modo caotico, il rumore delle perforatrici e dei compressori, in strada, copre qualsiasi altro suono, t Desiderano f » ha chiesto il Mortara ai due clienti. « Vorremmo un anello » ha detto il Pirola. c Ma bello e che costasse poco... > ha soggiunto il complice. Abituato a richieste del genere l'orefice si è voltato, aprendo una vetrina nella quale conserva anelli di un certo tipo. I due non hanno esitato. Uno si è infilato dietro il banco ed ha afferrato l'oréfice per le spalle, rtidemente. « Ma che cosa diavolo... > ha detto il Mortara. L'altro aggressore lo ha colpito alla testa con una gragnu.ola di pugni e quando l'uomo è caduto a terra svenuto, fra il banco e la scansia, ha infierito su di lui a calci. 1 banditi, sicuri dell'impunità, hanno cominciato a fare razzia dei preziosi vuotando rapidamente, l'una dopo l'altra, le vetrine del negozio. Il Mortara, un istante dopo, si è ripreso ed ha cercato di trascinarsi nel mezzo del negozio: uno dei banditi, allora, ha sfilato dalla tasca posteriore dei pantaloni un corto tubo di piombo e ha colpito l'orefice alla testa. Nello stesso istante, però, la situazione si è capovolta. Una amica del Mortara è entrata nel negozio per chiedere il cambio di 10.000 lire. La donna ha scorto il corpo dell'orefice riverso a terra e i due giovani che facevano man bassa. Con prontezza di spirito ha voltato le spalle ed è uscita in strada cominciando a gridare con quanta voce aveva in gola: t Al ladro! Al ladro!*. I passanti si sono fermati; una piccola folla si è radunata dinanzi all'ingresso dell'oreficeria. I banditi, lasciando comprendere di essere armati, hanno affrontato la ressa riuscendo a farsi largo. Ma appena sono stati distanti pochi metri si sono dati alla fuga. Dietro di loro si sono immediatamente lanciati alcuni pas santi. Il Pirola, correndo, si è diviso dal complice ed ha svol tsraidtngdGpsbgdftzRmhasSiiiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiillilitiilliiliilllliiillii tato in via Tadino ma gli inseguitori non hanno tardato a raggiungerlo. Da una strada all'altra, infatti, lo inseguiva il grido di * Al ladro! Al ladro! ». Spaventato e disorientato, ha imboccato un portone a caso — quello contrassegnato dal.n. 13 — ed è salito di corsa fino al primo piano. Gli inseguitori erano già nel portone. Il bandito (che in tasca conservava quasi tutto il bottino: circa due milioni di gioielli) ha cercato di nascondersi nel breve vano ricavato fra la porta a vetri smerigliati e quella di legna deil'af>itazione delta signora Marineria Rossi. L'inquilino, allarmata dal rumore, ha sbarrato la porta ed ha telefonato alla polizia. Un altro abitante dello stabile, il signor Francesco Sartirano di SB anni, che stava scendendo le scale dello stabile, ha scorto il bandito e lo ha affrontato: « Che cosa fai quit >. < Cerco mia zia... >. « Come si chiamat ». Il giovane, imbarazzato, si è frugato in tasca e nella fretta ha lasciato cadere a terra una delle collane di perle coltivate sottratte nel negozio del Mortara. Il signor Sartirano non ha avuto più dubbi ed ha afferrato per il collo il bandito trascinandolo in strada e consegnandolo agli agenti d' ''a Mobile giunti in quel mo mento. Quasi nello stesso istante il barista Enrico Bossi veniva arrestato da due vigili urbani — Leonardo Villa e Luigi Cara» zini — all'angolo fra via Tadino e via Lecco. Il Bossi, separatosi dal Pirola, aveva proseguito nella sua corsa cercando di mescolarsi alla folla. Un postino in bicicletta, il venten ne Anselmo Accantini, non lo aveva però mollato un istante, tallonandolo e lanciando ogni tanto un grido di « Al ladrol > che ingrossava alle spalle del fuggitivo la. folla degli insegui tori. Le grida del postino erano state, udite anche dai due vigili urbani che, abbandonan do momentaneamente la loro cabina semaforica, affrontavano il Bossi, ormai stremato per la lunga corsa, e lo arrestava no. Subito dopo che l'allarme era stato lanciato il figlio dell'ore flce •— Angelo, che dirige una farmacia nello stesso quartiere — accorreva in corso Buenos Aires e provvedeva a far tra sportare il padre alla guardia medica di Porta Venezia. Un medico prestava al Mortara le prime cure giudicandolo giia ribile in un paio di settimane i colpi con il tubo di piombo avevano lacerato profonda mente il cuoio capelluto ma fortunatamente, senza produr re alcuna frattura. Carlo Pirola ed Enrico Bos si, ammanettati e trasportati in Questura, sono risultati in censurati. Da qualche giorno — trovandosi entrambi disoccupati — avevano deriso la ra pina studiandone assieme particolari. g, m. o — Carlo Pirola, 20 anni, uno dei rapinatori (Telefoto) 11 ! 1111M11M111M1111 111111M11111111111111 111 II 111 Enrico Bossi, 22 anni, uno dei banditi catturati (Tel.)

Luoghi citati: Milano, Sesto San Giovanni, Venezia