Il favorevole andamento della congiuntura confermato in luglio dall'economia torinese

Il favorevole andamento della congiuntura confermato in luglio dall'economia torinese Ima. relazione mensile «fella Camera iti Co marno vaio Il favorevole andamento della congiuntura confermato in luglio dall'economia torinese In aumento gli scambi sui mercati all'ingrosso e al dettaglio - Incremento del 7,25 per l'industria siderurgica e dell'11,90 per la produzione automobilistica - I depositi nelle banche sono saliti di 178,93 miliardi in un anno - Diminuiti i protesti bancari da maggio a giugno L'economìa torinese, secondo la consueta relazione della Camera di Commercio, ha conservato nel luglio un complesso di aspetti sostanzialmente favorevoli. Sui mercati all'ingrosso nella seconda decade del mese, sono incominciate ad affluire le prime partite di frumento del nuovo raccolto, determinando un apprezzabile ravvivamento degli scambi. Dal fru mento la rianimazione si è estesa agli altri cereali ed In parte anche alle farine. L'intero comparto cerealicolo, dopo il lungo periodo di esitazione, ha così mostrato una fisionomia meglio assestata, mentre le rimanenti derrate agricole sono state oggetto di contrattazioni normali per la stagione. Più animato è risultato il tono degli scambi per i manufatti e le materie prime industriali. Soltanto ! tessuti ed i Alati di cotone, i conciati ed i prodotti dolciari hanno conservato impostazioni un po' calme. Cosi, evidentemente per completare i rifornimenti e le consegne prima delle ferie, si iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiftiiiiiiiiiii limimi è pervenuti ad un volume complessivo di scambi particolarmente elevato. Nel mese di luglio, tramite le Ferrovie dello Stato, si sono introdotte nella nostra provincia merci per 299.896 tonn., contro 270.566 del giugno e 264.753 del luglio 1960. Nel medesimo tempo se ne sono spedite per 102.366 tonn., di fronte a 97.319 di giugno e 95.741 dello stesso mese dell'anno scorso. Sia gli < arrivi > sia le « spedizioni» hanno così toccato i livelli più elevati di quest'anno, livelli che furono superati soltanto durante l'eccezionale ripresa primaverile del 1960. Nonostante siffatto ravvivamento, i prezzi all'ingrosso non hanno mostrato alcun segno di tensione, mentre 1 prezzi al minuto e quindi anche il costo della vita si sono mantenuti pressoché stazionari. Sui mercati al dettaglio nel complesso, il volume delle véndite ha eguagliato i livelli di giugno, mantenendosi sui limiti superiori a quelli riscontratisi nel luglio del '60. Del tutto simile è risultata la situazione nei confronti del nostro commercio di esportazione. Nel luglio là siderurgia ha svolto un'attività piena, che le ha consentito di rassodare i progressi realizzati nel primo semestre dell'anno. Durante questo periodo, nella nostra provincia, si sono prodotte 779.869 tonn. di materiali siderurgici, di fronte a 726.170 dei primi sei mesi del '60, sicché si è realizzato un incremento del 7,25 per cento. Anche l'industria automobilistica, sorretta da una corrente di ordinazioni veramente nutrita, ha svolto un'attività più che sostenuta, consolidando l'incremento produttivo conseguito nei primi sei mesi dell'anno. Sul piano nazionale, con una produzione di 376.122 autoveicoli contro 336.121 del primo semestre del '60, siffatto incremento è stato dell'11,90 per cento. Soddisfacente si è pure rivelata la situazione per la totalità quasi dei rimanenti rami meccanici. In campo tessile, anche nel mese di luglio, I cotonifici ed i csnaoifici si sono tenuti su un piano un po' incerto, non del tutto soddisfacente. L'industria laniera, i maglifici ed i calzifici hanno svolto invece un'attività normale per la stagione, mentre i settori degli abiti confezionati e delle fibre artificiali e sintetiche sono proseguiti lungo una moderata fase di espansione produttiva. Tra le rimanenti industrie torinesi, la dolciaria, la conciaria e la cartaria, per motivi di ordine stagionale, nel luglio hanno abbassato leggermente il proprio tono produttivo. I settori degli aperitivi, delle bevande gasate e dei biscotti, assieme alla maggior parte dei comparti chimici, si sono mantenuti invece stazionari su posizioni soddisfacenti, mentre il comparto della gomma ha ulteriormente incrementato la propria produzione. L'edilizia, favorita dal bel tempo e da un notevole complesso di Iniziative, ha svolto un'attività piena, lievitando anche le industrie ad essa connesse. La congiuntura, in sostanza, ha chiuso il ciclo stagionale della prima parte dell'anno, mostrando che l'industria torinese ha superato quelle incertezze che si erano delineate nei mesi posti a cavallo fra il '60 ed il '61. Siffatto miglioramento, sebbene le esportazioni palesino ora una certa tendenza a mantenersi stazionarie, pone una base promettente per i mesi immediatamente a venire. Una base promettente, dèi resto, è posta anche dal mercato finanziario il quale, negli scorsi mesi, ha gradatamente aumentato le proprie dimensioni, senza che siano affiorati segni di tensione nei prezzi. Al 30 giugno scorso il complesso dei depositi esistenti presso le aziende di credito operanti nella provincia di Torino è risultato pari a 872,04 miliardi di lire. Al 31 marzo precedente i depositi stessi ammontavano a 836,22 miliardi ed al 30 giugno del '60. a 693,11 miliardi.,. Così, ponendo una solida base per gli investimenti, le disponibilità monetarie esistenti presso il sistema creditizio torinese si sono incrementate di 35,82 miliardi in tre mesi e di ben 178,93 miliardi nel volgere di un anno. La situazione dei protesti cambiari, infine, ha beneficiato di un alleggerimento. Durante il giugno, sempre nella provincia di Torino, essi sono difatti ammontati a 1 miliardo 298 milioni di lire, di fronte a 1 miliardo 435 milioni del precedente maggio.

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