Titov racconta il suo volo nel cosmo la guida e l'atterraggio dell'astronave di Nicola Adelfi

Titov racconta il suo volo nel cosmo la guida e l'atterraggio dell'astronave ài Lo spazio ai tende gli scienziati, ma anche un noeta e un pittore 99 Titov racconta il suo volo nel cosmo la guida e l'atterraggio dell'astronave A fianco di Gagàrin, ha tenuto una conferenza stampa ai giornalisti sovietici - « Potevo pilotare il Vostok in qualsiasi direzione, farlo scendere in qualsiasi punto» - Indescrivibile bellezza della Terra vista dall'alto: «Il cielo ha colori nuovi, ultraterreni, non possiamo nemmeno averne un'idea» - Durante il viaggio, quando non controllava gli strumenti o non dormiva, si divertiva a scegliere della musica all'apparecchio radio, dalie varie stazioni terrestri (Dal nostro inviato speciale) Mosca, 8 agosto. Alle 13 di domani il secondo cosmonauta sovietico Ghermàn Stepanovic Titov scenderà all'aeroporto di Mosca per ricevere, nella capitale dell'Urss, le accoglienze trionfali promessegli per telefono da Kruscev subito dopo l'atterraggio. L'aeroporto di Vnukovo è già stato parato a festa e domani assisteremo al lungo abbraccio fra il pilota dello spazio e il capo del governo sovietico. Anche Mosca è stata tutta addobbata per la grande festa di domani: immense fotografie di Kruscev e Lenin sano state sistemate sulle facciate di molti edifici, le fotografie di membri del Comitato centrale del partito sono in un formato meno vistoso; e poi un subisso di bandiere rosse, di vessilli mimm immmmmu m min rossi, di striscioni rossi di tutte le forme e dimensioni che la brezza questa notte riempie di palpiti sotto il ciclo stellato. E grandi trofei rosso e oro, modelli in argento di navi spaziali, ritratti a colori o in bianco e nero di Oagàrin e di Titov. a I festeggiamenti di asiani dureranno intorno alle sei ore. Tante ne occorreranno per il paesaggio del corteo di macchine dall'aeroporto al centro di Mosca, per il ricevimento e i discorsi nella Piazza Rossa e poi per l'interminabile sfilata di organizzazioni del par' tito, di fabbrica, di bambini e di donne. La macchina della propaganda è scattata stamane e sta ora girando vorticosamente, aiutata dall'entusiasmo dei moscoviti. Si vuole che domani sia una festa memorabile, sia di grande allegria per i sette milioni e mezzo di cittadini. Prendiamo i giornali. Mettono in secondo piano il discorso di ieri sera di Kruscev e sono pieni, una pagina dopo l'altra, di articoli che esaltano l'impresa di Titov, di articoli che ci dicono come è fatto l'eroe, come ha vissuto sino dai giorni dell'infanzia, di articoli che ci danno notizie sui suoi sentimenti prima durante e dopo il volo cosmico; di infiammati articoli sulla potenza scientifica e tecnica dell'Unione Sovietica, sui grandi meriti del Comitato centrale del partito, sulle future conquiste del comunismo. Nel mare di retorica cer chiamo di cogliere notizie precise e informazioni sicure. In un incontro coi giornalisti sovietici Titov ha detto che durante le venticinque ore del suo volo,passò 17 vq}te dal giorno alla notte: tanti furo no infatti i giri che il < Vostok II » compi intorno alla Terra e ad ogni giro Titov navigava per circa tre quarti d'ora nella notte e per altrettanto tempo alla luce del Sole, « Pensate — ha detto -,—, in venticinque ore ho attraversato 17 notti e 17 giorni ». Che ha visto Titov nel cosmof Ecco le sue parole: « Dagli oblò ho visto tante, tantissime cose. Da quell'altezza la Terra è di una bellezza indescrivibile ed ha proprio la forma di un globo. L'ho vista con questi occhi. All' orizzonte si scorgono aureole azzurre e uno non si stanca mai di guardare, tanto quelle luci, quelle forme sono belle. Le stelle sembrano più luminose. Il sole accieca. E' un sole che non avevo visto mai dalla terra. E ci sono i colori del cosmo: sono vivissimi. Sulla Terra noi non ne abbiamo neppure un'idea. So no colori nuovi, ultraterreni. Il cosmo attende certamente il lavoro degli scienziati, ma aspetta anche il suo poeta ed un suo pittore*. Dunque, è tutto straordina riamente bello, in una maniera che chi non è stato lassa non può neppure immaginare. < Eppure — ha aggiunto Titov ■ quanto è bella anche questa nostra Terra! Sapevo che esisteva la nostalgia per la patria, ma vi assicuro che si sente pure la nostalgia della Terra. Sulla Terra si può stare in piedi, si può lavorare comoda mente, si può respirare il vento dei campi». E la Luna, la pallida Lunat «slpucssvvtlsqng1111 111111 111 I i I ^ M ! 111 11 114 ■ 111 11 ■ 1111111 ■ M111111111 li « L'ho vista due volte — ha risposto Titov. — Era in fase calante. Vista dal còsmo è proprio come^ la descrive Qogol: una bianca è luminosa vela nel cielo. Sembra che la nave cosmica sia ferma e che la Luna si muova accanto ad essa ». Che dice Titov della sua nave? Ascoltiamolo: e La mia nave è una macchina intelligentissima, ed era facile guidarla. Potevo pilotarla in qualsiasi direzione, dirigerla dove mi piaceva, farla atterrare in qualsiasi punto. Quando avevo nelle mie mani la guida della nave, io mi sentivo un pilota vero. Fu un'ora dopo il lancio che presi a guidarla con le mie mani ». E' stato domandato a Titov: < Qual è il momento più difficile, la partenza o l'atterraggio 1 ». Titov ha risposto così: « Io non direi che le difficoltà del volo sono collegate soprattutto alla partenza, o all'atterraggio. Ciascuna fase del volo — la partenza, la mancanza di peso, il rientro nell'atmosfera terrestre, l'atterraggio — presenta le sue difficoltà e ciascuna ha le sue caratteristiche, richiede una particolare prontezza nel cosmonauta ». Alla domanda se è difficile la professione del cosmonauta Titov ha dato questa risposta: « E- una professione nuova. Occorrono molte cognizioni. Quanto più un cosmonauta sa, tanto meglio è per lui, tanto più facile diventa il suo lavoro. Ci sono però certi rami scientifici che nel mestiere del cosmonauta hanno un'importanza maggiore: sono l'astronomia, la biofisica, la meccanica ordinaria e quella spaziale ». L'elemento principale che i 11 ■ 11 II I ■ 11 11 I ■ 11111 • ■ ■ li ■ Il ) ■ Il III11 ■ ■ 1 ■ IM ! ■ I ■ M 111 111 II 3 , o e e Titov ritiene di aver desunto\dal suo volo è che nel cosrr.oAnonostante la mancanza di pe-\so, l'uomo può vivere e lavorare. Qual è stato il passatempo principale di Titov nel cosmo, quando non lavorava o non dormiva T Titov ascoltava la radio, e si divertiva a scegliere stazioni via via che correva nello spazio al di sopra delle nazioni. Oli piace soprattutto la musica, e i valzer di Strauss lo hanno attirato in modo particolare. Tuttavia non trascurava all'occasione le canzoni moderne. Ha detto di aver pianto di commozione quando ha ricevuto nel cosmo il telegramma di felicitazioni di Kruscev. « Ho risposto gettando là per là la risposta, ascoltando solo quel che il cuore mi dettava». Mentre Titov andava rispondendo ai giornalisti, Gagàrin gli stava al fianco. Ieri era a Mosca, di ritorno dal Canada. I due piloti sono grandi amici; insieme si erano preparati ai voli cosmici Secondo quello che rivela il giornale € Stella. Rossa», Gagàrin su bito dopo la sua impresa si confidò a un giornalista con queste parole: « Titov è capace di fare cose più grandi di quello che ho fatto io. Forse non gli hanno affidato il primo volo perché volevano riservarlo per una impresa più difficile ». In ogni modo Titov era stato il pilota di riserva e fino all'ultimo momento si era tenuto pronto a sostituire Gagàrin, La notte precedente il volo di Gagàrin, i due dormirono nella stessa stanza e il mattino dopo salirono sull'auto- I 3 ■ 1111111111 ■ 1 ■ 11 III1II1II1I11II1M1IIIIII1IIIIIIIIII1/ \bus diretto alla base di lanAcio; insieme scesero davanti \a!la nave spaziale. Fu deciso - a e a , e i l a e a o o l e che sarebbe stato Oagàrin a partire. I due piloti tentarono di abbracciarsi e invece scoppiarono contemporaneamente in una grande risata: i due astronauti con il grosso, ingombrante scafandro spaziale non ce la facevano proprio ad abbracciarsi. Poi Titov disse a Gagàrin: < Vai, Yuri, niente paura. Ciao, amico mio ». L'atterraggio del < Vostok II», come si sa, avvenne in un campo arato nelle vicinanze di Saratov. Non lontano di lì sorge un piccolo obelisco di pietra grigia costruito alla buona dai kolkosiani della zona, e che ricorda l'atterraggio di Gagàrin alle 10^5 del 1B aprile scorso. Sentiamo ora quello che hanno riferito i testimoni oculari ai giornalisti sovietici. <7no di essi ha detto: € Sentimmo una specie di tuono, e scorgemmo nel cielo senza nuvole la nave che si preparava ad atterrare. Non appena uscì dalla cabina Titov fu afferrato dai kolkosiani che gridavano e saltavano di gioia. Poi 10 aiutarono a togliersi lo scafandro arancione. Io sono stato per dirgli il nome del posto dov'era sceso, ma lui fu più pronto di me. Rimasi a bocca aperta: Ghermàn Stepanovic Titov sapeva non solo 11 nome della regione, ma perfino del distretto dove la nave sarebbe atterrata. « Ad un certo punto si scusò dicendoci che doveva tornare a casa. La casa era la cabina della nave c lui vi andò per prendere il giornale di bordo. Era un quaderno con i fogli legati da una spirale». Un altro testimone ha detto che ad un certo punto Titov apri il giornale di bordo. < Mi meravigliò soprattutto la precisione e la nitidezza della calligrafia. Titov ci disse che era pronto a ripartire per il cosmo se glielo avessero chiesto; era allegro e scherzava con noi. Vi era un solo pensiero che lo preoccupava: il fatto che sua moglie stava dando gli esami per essere ammessa all'Istituto di Medicina». Andarono via tutti insieme, i kolkosiani e Titov al centro del distretto. LA Titov volle per prima cosa lavarsi, poi prese un tè freddo, mangiò un piatto di frutta cotta e due mele. Le vie si empirono di folla eccitata e contenta. Intanto i medici avevano fatto denudare il pilota e gli stavano staccando dal corpo lo placche di metallo di diversi apparecchi, gli misuravano la pressione, il polso, la respirazione. Quando Titov uscì dall'edificio, tutti i giardini dei dintorni non avevano più un fiore: erano sta ti raccolti per sommergere il pilota. Furono tanti gli applausi e le grida che Titov dove improvvisare un piccolo discorso. Lo finì con queste parole: <Sto bene, sto benissimo Che Iddio possa dare a ciascuno di voi la mia salute ». Mentre Titov veniva festeggiato così a, Saratov, i suoi genitori piangevano di allegrez¬ zgA i za e di commozione nel villaggio siberiano di Polkovnikovo. Abitano in una minuscola baracca ai bordi di un bosco. TI padre del pilota ci viene descritto come un intellettuale di campagna che si diletta di molte cose: organizza tra i dilettanti recite e concerti, coltiva alberi e zappetta l'orto, suona molti strumenti ma gli piace specialmente il violino. Fu lui, maestro del villaggio, a insegnare a leggere e scrivere al figlio diventato oggi famoso. Lo educò con severità, non gli permise di' fumare una sigaretta, lo obbligò da ragazzo a. tenere un diario in modo che potesse studiare il proprio carattere e scoprire le sue debolezze. Ora il padre del pilota ha cinquantun anni, è stato messo in pensione perché tubercolotico. Quando Ghermàn Stepanovic era poco più di un bambino, arrivò un giorno al villaggio uno zio materno. Era aviatore e il bambino comincia a sognare le vie del cielo. Fu poi questo zio ad avviare il ragazzo verso una scuola di pilotaggio. Un giorno Titov, mentre faceva il servizio militare, conobbe una ragazza dagli occhi neri, una ucraina di nome Tamara Vasilievna Cerkas. Tutti e due, Ghermàn e Tamara, avevano la passione per lo studio e per la lettura. Si innamorarono e si sposarono. Ebbero un figlio, lo chiamarono Igor, ma dopo sette mesi mori. Tamara Vasilievna è amica intima di Valentina Ivanovna Gagarina. Alla vigilia del primo volo cosmico di un uomo nessuna delle due donne sapeva quale dei due mariti sarebbe stato prescelto. Accanto alle notizie su Titov e sul <Vostok II» cominciano a conoscersi i commenti dei più noti scienziati russi. L'accademico Rabotnov ha scritto: €Non è più lontano il giorno in cui gli studi sistematici e pianificati del cosmo diventeranno il lavoro di ogni giorno di scienziati, cosmonauti e fecnlcl. Molti e complicati sono i problemi che bisogna risolvere prima di pensare a creare nuove navi cosmiche destinate a compiere viaggi di durata maggiore nel cosmo ». Più ottimista si è invece dichiarato l'accademico Blagonravov. Tra l'altro, egli ha detto: <Il nuovo volo costituisce un grande passo per i viaggi verso la Luna e i pianeti più vicini al sistema solare ». Blagonravov ha aggiunto in particolare che il difficile problema del < rientro » negli strati più densi dell'astronauta è stato risolto con successo, e Dopo essere penetrate in tali strati ad una velocità di oltre £0.000 chilometri orari, le navi cosmiche sovietiche atterrano ad una velocità sufficientemente attenuata da evitare i benché minimi danni ». Titov era stato dotato di uno scafandro autonomo nel caso c quasi inverosimile » che la chiusura ermetica della cabina venisse meno nel corso del volo. Nicola Adelfi II maggiore Ghermàn Titov, a sinistra, durante la conferenza stampa a Saratov; al suo fianco è Gagàrin (Telef.)

Luoghi citati: Canada, Mosca, Saratov, Unione Sovietica, Urss