Arrestato un nazista tedesco che organizzava complotti a Bolzano
Arrestato un nazista tedesco che organizzava complotti a Bolzano Cellule dì terroristi smascherate in Alto Adige Arrestato un nazista tedesco che organizzava complotti a Bolzano Ha confessato d'essere un emissario della « Berg Isel Bund » di Innsbruck - Aveva con sé documenti molto compromettenti - Catturati anche i complici, fra cui due donne (Dal nostro corrispondente) Bolzano, 27 luglio. Gli organi di polizia impegnati nella lotta contro il terrorismo hanno raggiunto un'altra importante prova che conferma le dirette responsabilità di determinati ambienti stranieri nell'organizzazione degli atti di sabotaggio in Alto Adige. Gli uomini di una squadra antisabotaggio della P.S., al comando del vice-questore Guarino, hanno fermato oggi il cittadino germanico Anton Sfotter di 54 anni da Augsburg. emis sario del segretario della Berg Isel Bund di Innsbruck, E duard Widmoser. Lo Sfotter era giunto in provincia di Boi zano nell'ottobre dello scorso anno con lo specifico compito di organizzare bande di terroristi. Lo Stòtter, un ex caporale della Wehrmacht, che si diceva giornalista, il 5 dicembre 1960 aveva costituito a Termeno, nella zona d'Oltre Adige, una cellula di dinamitardi della quale facevano parte Osvald Rasai di £5 anni, Arnold Di biase di SO anni, Anton Weid d'anni SI, Alois Guttmann tren tunenne, Sigfrid Steinegger di 37 anni, Otto Dissettore d'anni 50, Albin Zwenger di 31 anni, Alois Steinegger d'anni 40 e Karl e Victor Thaler rispettivomente di 33 e 31 anni. Nell'attività terroristica risultano implicate anche due donne, Berna Dissertare vedova Gajer -di 43 anni e Giuseppina Rinner d'anni 33. Queste persone, che i carabinieri della legione di Bolzano 11 imiiimiiiumim iiiiiijiiiiHiiiii hanno già tratto in arresto nei giorni scorsi, avevano firmato un atto costitutivo del gruppo terroristico, che è stato scoperto in copia fotostatica nelle tasche dell'organizzatore tedesco, all'atto del fermo. Da tale documento risulta che il gruppo era stato denominato <Sudtiroler Alction » e che i suoi aderenti s'impegnavano a svolgere attività sovversiva sotto il vincolo del segreto. Anton Stótter ha confessato di essere stato inviato in Alto Adige, con il compito di costituire cellule di sabotatori, da Eduard Widmoser contro il quale la magistratura ha spiccato già alcuni mesi or sono ordine di cattura. Dopo l'invio dello Stótter in Alto Adige, il Widmoser nel gennaio scorso aveva avuto l'ardire di entrare in territoro italiano e di spingersi fino a Termeno, dove aveva preso contatto con i membri del gruppo terroristico. La polizia era già allora al corrente di una parte della sua attività antinazionale ma il noto agitatore tirolese, per motivi tuttora non ben chiariti, era riuscito a riguadagnare tranquillamente la frontiera prima che gli venisse notificato un ordine di cattura spiccato nei suoi confronti dal procuratore della Repubblica di Bolzano, dott. Rocco. In seguito alle indagini condotte è risultato che i capi dei gruppi terroristici costi tuiti in provincia di Bolzano erano Heinrich Walter di 54 anni da Egna, Paul Pichler d'anni 35 da Scena presso Me- iii ninnili iimmmiiiiminiiiiiiiiniiii rana, il medico condotto di Ora, Max Roggia di SS anni: ed il commerciante Joseph Kerschbaumer d'anni 48 da Frangarto. Anche questi comandanti delle cellule dinamitarde sono già stati assicurati alla giustizia nei giorni scorsi dai carabinieri. Nei loro confronti ed a carico dell'organizzatore Anton Stòtter — e del mandante Widmoser — la magistratura ha inoltrato all'autorità giudiziaria una denuncia per delitto di attentato contro l'integrità del territorio nazionale — punibile anche con l'ergastolo — e per attività di associazione sovversiva. Quest'ultimo reato è punibile con la reclusione da cinque a dodici anni. Il fermo di Anton Stótter è avvenuto in una pensione di via Garibaldi. Il tedesco dopo la scoperta nelle tasche della sua giacca di due agende sulle quali erano diligentemente annotati tutti gli spostamenti da lui effettuati in provincia di Bolzano e all'estero (erano segnate le date anche dei suoi colloqui con Widmoser) non ha tardato ad ammettere che in effetti egli era un emissario del segretario della lega irredentista di Innsbruck, la Berg Isel Bund. Ha dichiarato che dopo la costituzione della cellula di Termeno i terroristi si erano dichiarati pronti a sparare contro gli italiani, ma che questo proposito era stato sconsigliato dall'alto. La notizia della scoperta di questo nuovo importante anello dell'organizzazione terroristica sud-tirolese è stata accolta con soddisfazione nella provincia di Bolzano. Dopo il brillante esito delle indagini condotte dai carabinieri, questa nuova operazione delle squadre antisabotaggio della Pubblica Sicurezza ha permesso di reperire nuove e inconfutabili prove sulle gravi responsabiHtà di ambienti neonazisti ' austriaci e germanici. Gli irredentisti, spalleggiati direttamente e indirettamente dalla S.V.P. tentano intanto in Alto Adige e all'estero di distrarre l'attenzione dell'opinione pubblica sugli arresti compiuti e sulle prove reperite a carico dell'organizzazione, continuando una campagna menzognera propagandistica, nel tentativo di screditare l'operato della polizia italiana. La Sud Tiroler Presse (una agenzia assai vicina a Widmoser), oggi ha diffuso la notizia, riportata da diversi giornali, che il maggiore degli Schiitzen Georg Pichler di Lana, padre di sei bambini, in seguito ai gravissimi maltrattamenti subiti sarebbe stato trasportato dapprima all'ospedale e quindi al manicomio di Pergine ove sarebbe deceduto. Il Pichler, invece, recdndo quanto è staio reso noto ufficialmente, si trova nelle carceri di Bolzano e gode ottima salute. _ _ e. p.
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