Studente e studentessa rapinati all'Eremo da un giovane armato di fucile da caccia
Studente e studentessa rapinati all'Eremo da un giovane armato di fucile da caccia Attendevano in auto gli amici rimasti Indietro Studente e studentessa rapinati all'Eremo da un giovane armato di fucile da caccia La comitiva di universitari ritornava in macchina da una gita alla Maddalena - Una « 600 » si ferma al margine di un boschetto - Dal fogliame sbuca il bandito - Bottino: 18 mila lire e una sterlina Pc pmnotte una comitiva di studenti — cinque giovani e una ragazza — che avevano assistito ai campionati di scherma al Palazzo dello Sport, saliva all'Eremo: su una auio avevano preso posto tre ragazzi, sulla seconda auto, una « 600», c'erano lo studente della facoltà di economia e commercio Mario Brisca di 20 anni, domiciliato a Novara In via Nazari 6: la signorina Eliana Moro di 20 1 iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiniM ra — — oo a aa a o i6: 20 anni, studentessa di lingue, abitante a Torino In corso Principe Oddone 86; e lo studente di ragioneria Edgardo Mosso di 19 anni, novarese, ospite del collegio San Giorgio di corso Fiume. Arrivati al ristorante « La beccaccia » le due macchine si fermavano e I giovani scendevano per prendere una bibita. Ma quasi subito ripartivano, insieme, sulla « 600 ». il Brisca e la Moro dopo aver lasciato con gli altri il Mos- MiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiniiiniiiiiiiiiiiiiimmiiimi i 9 o r i a o - i , a a e . l i l e o 0 a o i a e i , i i : ri i a i t a a a so. La coppia non andava lontano. A non più di 1S0 metri oltre il ristorante, sulla strada che si arrampica verso la sommità del colle della Maddalena, Il Brisca arrestava la vettura al ridosso di un boschetto. La ragazza accendeva una radiolina portatile e 1 due cominciavano a chiacchierare in attesa dei compagni. Ad un tratto, dal fogliame del boschetto, spuntava lentamente un'ombra che s'avvicinava alla «600». Le luci di posizioni rivelavano un giovane di 24 o 25 anni alto almeno un metro e ottanta biondo, con la faccia larga, l'ampio torace. Aveva l'aspetto del contadino, calzava stivali di gomma e Indossava un camiciotto colorato. Teneva sotto il braccio un fucile da caccia a due canne che alzava e puntava contro il Brisca Questi non poteva compiere nessun gesto che il bandito, rapidissimo, spalancava la portella dal la parte del volante e indirizzava sulla coppia il fascio violento accecante di una grossa pila: nel tempo stesso allungava le canne dell'arma sin nell'interno della vettura. La ragazza gettava un grido. — Fuori 11 portafogli, per piacere, — diceva 11 rapinatore. Parlava con forte accento piemontese: ma la sua voce non era minacciosa. Sembrava quasi che chiedesse un favore. — Non ho portafogli — rispon deva il Brisca — ho dei soldi in mezzo alla paterne... Ma alla patente ci tengo... — Io voglio solo 1 soldi. Lo studente levava di tasca li documento tra le cui pagine vi erano 13 mila lire che passavano nelle mani del bandito. Questi le intascava, poi diceva sempre in tono calmo e addirittura gentile: — Per piacere, la borsetta. La Moro gli consegnava la borsetta. Con una mano (con l'altra reggeva 11 fucile), dopo molti scossoni, il rapinatore l'apriva versava il contenuto sull'asiano impadronendosi di una sterlina in glese e di 5 mila lire italiane — Ora me ne vado — esclama va poi -- ma voi non dovete muo vervi.. Sparerò un colpo di fucile: solo allora potrete andarvene. 11 bandito abbozzava un saluto e spariva nel boschetto. Il Bri sca non attendeva: accendeva il motore, girava e tornava verso l'Eremo, proprio mentre gli amici sull'altra auto slavano arrivando Giudicando inutile e pericolosa una battuta la comitiva scendeva a Torino e trovandosi in centro si recava a sporgere denuncia al commissariato di Castello. l o a Le vittime della rapina: il novarese Mario Brisca ed Eliana Moro, entrambi ventenni
Persone citate: Brisca, Eliana, Eliana Moro, Mario Brisca, Moro
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