Il riuscito balzo da Cape Canaveral e l'arrivo in pieno Oceano Atlantico

Il riuscito balzo da Cape Canaveral e l'arrivo in pieno Oceano Atlantico Il riuscito balzo da Cape Canaveral e l'arrivo in pieno Oceano Atlantico (Nostro servizio particolare) . ;:,,',..« Ww York. £ luglio. ' II secondo lanciò'Spaziale americano sarebbe^stàtó coronato da un oompleto successo se non si fosse concluso in un modo inatteso: la capsula è colata in fondo al mare e con essa sono andati perduti molti dati preziosi registrati durante il volo. Vastronauta Virgil I. Grissom (t Gus >) è riuscito a malapena a mettersi in salvo allontanandosi a nuoto dalla sua navicella. L'incidente è stato provocato dal cattivo funzionamento del dispositivo di apertura ad esplosione del portello laterale di sicurezza. Poohi istanti dopo che la < campana della libertà n. 7> si era posata sul mare, l'astronauta, secondo le istruzioni ha tolto la < sicura » del portello ma questo gesto ha provocato direttamente l'esplosione delle 10 piccole cariche di dinamite e il portello si è aperto lasciando entrare l'acqua. Grissom è stato costretto a gettarsi precipitosamente in mare indossando ancora l'elmetto e il pesante abito spaziale. I piloti dei due elicotteri venuti a riprenderlo e che si aspettavano di vederlo uscire, come fece Shepard, dall'orifizio superiore della capsula hanno fatto abbassare i due apparecchi ma questo ha complicato la .situazione dell'astronaufrago » perché il vento dei rotori ha sconvolto ia superficie del mare. Per fortuna l'abito a pressione ha funzionato da salvagente, e dopo essere rimasto in acqua tre, Quattro minuti Grissom ha potuto essere tirato su. , , I Le prime parole di Grissom appena l'elicottero lo ha sbarcato sulla coperta della portaerei < Randolph > che attendeva a poca distanza sono state: « .Fatemi soffiare il naso. Ho il capo pieno d'acqua di mare ». Nel frattempo l'altro elicottero stava cercando disperatamente di sollevare la * Liberty Bell-» ormai semisommersa. Il tentativo per poco non ha provocato una sciagura vera e propria, perché sotto lo sforzo eccessivo i motori si so¬ no imballati e l'apparecchio ha cominciato a perder quota Il pilòta ha fatto appena in tempo a distaccare il cavo dalla « Freedom Bell » che è subito colata a picco. Sulla coperta della * Randolph » Grissom è stato salutato con gli onori militari normalmente riservati agli ammiragli. Sembrava piuttosto scosso. Solo quando gli hanno riportato l'elmetto, che qualcuno aveva ripescato in mare, ha sorriso. Poi è stato accompagnato sotto coperta per la prima visita medica e per il « de- briefing » cioè la dettatura delle sue esperienze a un registratore magnetico. Il prime bollettino medico informa che nonostante le emozioni subite Grissom è in eccellenti condizioni di salute, sebbene un po' depresso per la perdita della sua navicella. A bordo l'astronauta ha ricevuto per telefono le congratulazioni del presidente Kennedy che aveva seguito l'esperimento alla televisione, nella sua camera da letto alla Casa Bianca. Infine, come gii fu fatto per Shepard, un bimotore della marina lo ha trasportato dalla portaerei al piccolo ospedale da campo sull'isola della grande Bahama, dove trascorrerà un breve periodo di riposo. Le cause del cattivo funzionamento del portello verranno naturalmente indagate, ma nel frattempo i dirigenti della cNasay hanno annunciato a Cape Canaveral che l'infelice conclusione dell' esperimento non ne sminuisce in alcun mo do il valore reale. L'agenzia spaziale americana dispone infatti di almeno una ventina di capsule uguali a quella perduta. D'altra parte, i dati più importanti accertati da Grissom durante il volo erano già stati trasmessi a terra per radiofonia. E' dunque improbabile che quanto è avvenuto porti a modificare il program ma spaziale americano che prevede come prossimo passo un'avventura uguale a quella compiuta da Gagàrin: il volo in orbita attorno alla Terra, Il lancio era avvenuto con perfetta regolarità alle 7,20 (east standard timo) dalla base di Cape canaveral. Improvvise formazioni di nubi avevano costretto per due volte a so spendere il < conteggio alla rovescia* e Quindi Grissom, co me già il suo predecessore Alan Shepard, ha dovuto sperimentare quattro ore di snervante attesa nella sua capsula in cima al missile « Redstone ». Afa quando il sole è finalmente riapparso e gli scienziati hanno dato il tradì sianole < Go, baby », all'ora € T meno zero >, il missile si è sollevato maestosamente e tutte le fasi del volo si sono svolte alla perfezione. fi viaggio è durato un po più di quello di Shepard, 16 minuti anziché 16 e te secondi, ed anche l'altezza, la velocità e la distanza raggiunte sono state leggermente superiori: 190 km. di quota massima invece di 186, 488 km. di percorso invece di 483, 8496 kmh. di velocità invece di 8268. I paracadute hanno funzionato regolarmen te e la discesa della capsula, £32 km. a Nord-Est della grande Bahama, ha potuto essere seguita ad occhio nudo da bordo delle navi recupero. Come Shepard, Grissom ha subito un incremento massi mo della forza di gravità pari ad undici volte la forza normale, ma a differenza dell'< astronauta N.L > non ha risentilo nessun annebbiamento della vista; la fase dell'* assenza di peso » è durata come per Shepard cinque minuti. La capsula era munita di un oblò più ampio di quello della c Freedom 7 » di Shepard. lmrtsmmvsigdm Quando essa ha raggiunto l'apice della parabola « Gus » ha esclamato: < Bellissimo, come brilla il Sole: il cielo è nero, molto nero ». Un'altra volta ha detto: « E' una vista cosi affascinante che quasi dimentico di manovrare gli strumenti.» Il terzo lancio spaziale dovrà avvenire' alla fine di quest'anno o al principio del 196S. Se sarà o non sarà un «volo in orbita» come quello di Gagàrin dipenderci non tanto dai dati forniti da questo esperimento, che lono già considerati soddisfacenti, quanto dalla certezza di buon funzionamento del missile « Atlas ». La traiettoria della capsula «Campana della libertà 7»

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