Fanfani riferisce a Gronchi sul «vertice europeo» a Bonn di Vittorio Gorresio

Fanfani riferisce a Gronchi sul «vertice europeo» a Bonn «Compiuti ulteriori possi ovanti sulla via doli'integrazione» Fanfani riferisce a Gronchi sul «vertice europeo» a Bonn Prevista per oggi un'ampia relazione di Segni al Consiglio dei ministri - Forse si discuterà anche l'invito del governo dell'Unione Sovietica per un viaggio a Mosca dell'on. Fanfani - Un documento del gruppo democristiano al Senato (Dal nostro corrispondente) Roma, 19 luglio. All'aeroporto di Fiumicino, dov'è arrivato oggi all'una e mezzo assieme al ministro degli Esteri, on. Segni, 11 presidente del Consiglio, on. Pantani, ha dichiarato d'essere latore di buone notizie: «A Bonn si sono compiuti ulteriori passi avanti nella via dell'integrazione e dell'unità europea ». Si è inoltre rallegrato della decisione di far sorgere a Firenze '.'Università europea ed infine ha espresso la sua fiducia nel buoni risultati che potrà avere la terza riunione dei Capi di governo della Comunità europèa, indetta a Roma per il prossimo autunno. Quasi alla stessa ora, l'assemblea del Gruppo democristiano del Senato votava a Palazzo Madama ordini del giorno e risoluzioni in cui si inneggia alla condotta tenuta a Bonn dalla delegazione italiana, e sì auspicano ulteriori quanto urgenti « accordi precisi che stabiliscano le tappe per realizzare in un tempo ra.glonevolmente breve l'unificazione europea». Anche il presidente della Commissione degli Affari esteri della Camera, on. Bettiol, si è detto soddisfatto per questa « rinata volontà politica europeistica», e l'ex-ministro degli Esteri, on. Gaetano Martino, ha riconosciuto che è stato fatto « un passo avanti sulla via della vera e propria unificazione europea ». Questa esplosione di euforia europeistica non esaurisce flit tavia le reazioni e gli apprezzamenti che si fanno sul tema di politica estera, in considerazione degli effettivi problemi che in questo momento sono sul tappeto ed esigono una sollecita soluzione. Sì comprende difattl che gli impegni europeistici presi o confermati a Bonn non possono dare almi sostanziale contributo alla soluzione del problema di Berlino, che continua ad urgere sul plano internazionale, e qualche delusione è affiorata per la mancanza, nelle dichiarazioni del presidente, di ogni riferimento al problema dell'Alto Adige, che da qualche parte si sperava sarebbe stato affrontato in sede europea o nei colloqui diretti tra Fanfani e Adenauer. Sul « vertice europeo » stasera l'on. Fanfani ha riferito al presidente Gronchi. Domattina l'on. Segni riferirà al Con sigilo dei ministri sulla missione compiuta e darà forse in modo riservato qualche informazione al riguardo. Sì prevede inoltre che nella stessa occasione il presidente del Consiglio parlerà dell'invito ricevuto in data 8 luglio scorso a visitare l'Unione Sovietica, ed in proposito sarà presa una decisione sulla risposta da trasmettere a Mosca. Un'accettazione non è esclusa, ed anzi si osserva che l'Assemblea del Gruppo democristiano del Senato sembra avere già espresso Implicitamente un parere favorevole con l'ordine del giorno che essa ha oggi approvato. Vi si legge difaitti ad un certo punto che la nostra politici estera deve essere < aperta a tutte le eventuali missioni di rette ad assicurare ia pace ». a condizione, com'è ovvio, di non allontanarsi minimamente c dal solco invalicabile del l'alleanza atlantica e della so lidarietà occidentale». Il riferimento al possìbile viaggio di Fanfani nell'Urss, la cui notìzia, circolata come indiscrezione qualche giorno fa, non è mai stata smentita, appare evidente nel testo dell'ordine del giorno dei senatori. Il fatto che all'assemblea abbiano partecipa to 11 vice-presidente del Consi glio, on. Piccioni, e il sottosegretario agli Esteri, on Russo, starebbe inoltre a confermava che un certo lavoro di prepa razione psicologica sia stato compiuto in occasione della riunione del Gruppo. Ammesso quindi come probabile il viaggio di Fanfani nell'Unione Sovietica, lo si considera come uno dei tanti possi bill tentativi per sdrammatiz zare la tensione di Berlino, gru zie ad una volenterosa insistenza nella politica del contatti personali tra gli esponenti del l'Occidente e quelli dell'Unione Sovietica. Danni non potranno venirne, anche se le previsioni dei vantaggi devono venir co-i tenute in termini ragionevolmente molto cauti. Un vantag gio comunque sembra certo, e sarà quello di togliere armi po lemiche al pel, la cui Direzione ieri lanciava un grido d'allarme denunciando la gravità dei pericoli «11 guerra, a fronteggiare 1 ouall 1 comunisti vor rebbero risuscitare in Italia una specie di fronte popola"!! di partigiani della pace. UAvanti! ha stamattina ri sposto negativamente in nome del psi, e l'eventuale annuncio del viaggio di Fanfani nell'Urss dovrebbe ulteriormente diminuire la carica suggestiva dell'Iniziativa comunista. Resta il problema dell'Alto Adige, spina nel fianco della politica estera ed interna italiana. Domattina a Montecitorio la Commissione per gì. Affari costituzionali esaminerà il disegno di legge, già approvato dal Senato, che prevede norme per l'acquisizione e la perdita della' cittadinanza, e che potrà essere usato per colpire i nazisti altoatesini che, dopo aver rioptato per l'Italia in seguito agli accordi De GasperiGruber, si sono mostrati indegni della condizione di cittadi ni italiani. Si cerca di accelera re quanto è possibile la proce dura per l'approvazione di questa legge, generalmente considerata come un legittimo ed efficace strumento di difesa del nostro ordine interno. Vittorio Gorresio