Dibattito in Consiglio comunale sulle iniziative di "Torino '61,,

Dibattito in Consiglio comunale sulle iniziative di "Torino '61,, Le manifestazioni iocaii per SÉ Centenario Dibattito in Consiglio comunale sulle iniziative di "Torino '61,, La relazione dell'assessore Bosso: "Non intendo interferire con i Comitati organizzatori, ma assicuro che il bilancio è sano, i fondi sono sufficienti e le spese saranno inferiori ai preventivi" - Aggiunge: "Insoddisfacente il numero dei visitatori delle Mostre" - Polemica sulla festa di Stó-inìgi e la scelta degli spettacoli - Un incidente con la minoranza provoca ur-s» breve interruzione della seduta La situazione di «cTorino '61» e della società sorta per finanziare le manifestazioni locali del Centenario, è stata ampiamente discussa ieri sera :n Consiglio comunale. Erano state presentate al sindaco sei Interrogazioni: Manni, Fantino e Bodrato (de); col. Fedeli (pdi); Lamberto, Mussa Ivaldi (psi) e Novelli (pei); Dosio (psi); Colla (pei); Gairavini (pei) e Alasia (psi); questi due ultimi consiglieri sono entrati in aula in ritardo e alle loro domande verrà risposto in una prossima seduta. Ha parlato per primo l'assessore alle manifestazioni del '61 ir.g. Bosso. Premesso che il suo ufficiò ha soltanto compiti di collegamento fra 11 Comune, i comitati e gli enti che organizzano le celebrazioni, l'ing. Bosso ha. detto: < L'improvviso e passeggero acquazzone — sei interrogazioni m una sola volta e sullo stesso argomento sono tante — é stato provocato dalle dimissioni del consiglio amviinistrativo della Società finanziaria " Torino '61 ". Su queste dimissioni si è instaurata da >_ xalche agenzia una montatura di fantasticherie e di deformazioni, inventando motivi ed intenzioni che sono assolutamente al di fuori della realtà*. L'assessore ha brevemente rifatto la storia del Comitato e della Società, fino al momento in cui c è venuta a determinarsi una sproporzione fra l'autorevolezza e la competenza degli amministratori ed compiti che, nella fase divenuta ormai soltanto burocra fica, si richiedeva ad essi, lo personalmente ritengo che questa sproporzione avrebbe potuto essere superata e fidotta; potrebbe esserlo ancora, in clima di collaborazione fra Società e Comitato. Le decisioni comunque spettano all'assemblea della Società, convocata per il 1" agosto, neila quale verrà esaminato il rinnovo delle cariche ». Indipendentemente dalle de clsìoni che saranno prese quel giorno, l'oratore ha conferma to che nessuna conseguenze intralcerà il funzionamento del Comitato e lo svolgimento delle manifestazioni. « Il bilancio di "Torino '61" è sanissimo, i fondi sono sufficienti ed è fin d'ora dato prevedere che tutte le manifestazioni si concluderanno con spese che sono al di sotto del preventivato e delle disponibilità di bilancio. Per quanto con queste affermazioni io assuma responsabilità che non sono di mìa competenza, mi è gradito dare questa assicurazione che risulta ormai da sicuri dati di fatto. Si tranquillizzino quindi gli interroganti in buona fede, giustamente preoccupati, e si disilludano coloro che non perdono occasione per diffondere velenose insinuazioni ». L'oratore è quindi passato ai singoli punti delle interrogazioni. A proposito delle «spese stanziate per miglioramenti duraturi dell'attrezzatura del palazzo di Stupinigi e la ben più modesta spesa per una decorosa organizzazione del ricevimento » egli ha ricordate le ampie informazioni pubblicate da La Stampa (n.d.i\ - Intervista con il conte Bocca, presidente della Commissione festeggiamenti), cosi come per i balli popolari e le altre manifestazioni. L'elenco di queste manifestazioni è ve ramante lungo; alcune più riuscite ed altre meno, alcune molto affollate ed altre poco A questo punto l'ing. Bosso si duole che in troppi casi non vi sia il giusto rapporto tra valore dello spettacolo e con corso di pubblico. < Ho sempre amato accogliere l'interpretazione del termine " bugianen " — ha detto l'ing. Bosso — quale richiamo all'im¬ pdtrltvdièfedTD(. .1111M ! ! ! 11111 11 11111) I llll 111111 '111 i 11 ) 1111111 ■ I f 11111 pavido atteggiamento del soldato piemontese. Ma a parte tutti gli altri «ostri grandi meriti, debbo convincermi che l'attribuzione è sovente meritata anche nel senso sfavorevole. In questi giorni si è molto discusso sul numero dei visitatori delle Mostre. Anche se il numero dei visitatori non è basso come taluno vorrebbe far credere, è insoddisfacente e deve essere aumentato ». A questo scopo sono allo studio nuove e più efficienti forme di propaganda. Dai viaggi fatti in Italia e all'estero risulta all'assessore che l'opinione pubblica non è 'sufficientemente informata sull'entità e l'imponenza di quanto si è fatto a Torino. Quali provvedimenti si prenderanno In questo settore? Diffusione di un milione di volantini in Riviera, a mezzo elicottero; altri due milioni e mezzo verranno distribuiti, in quattro lingue, ai caselli delle autostrade; 200 mila, con foto a colori, li distribuiranno ,le hostesses alle frontiere con la Francia e alla Svizzera, altrettanti verranno diffusi a mezzo le agenzie di viaggio; striscio ni pubblicitari saranno collo cati nelle strade di maggior traffico; si' allestiranno vetrine pubblicitarie in tutte le delegazioni all'estero. Hanno quind: parlato gli interroganti. Novelli (pei): «Non sono state fatte deplorevoli montature ma critiche responsabili agli avvenimenti; è un delitto, dopo aver speso tanti miliardi, non vedere pubblico alle realizzazioni migliori del '61! Fra le peggiori segnalo quella della Moda < stile e costume » della quale a tutt'oggi non si •conosce neppure il preventivo di spesa. Gli spettacoli sono stati mal scelti; quanto ai restauri della - palazzina di Stupinigi, perché non si è fatto ricorso ai sussidi governativi? C'è ancora una iritica: gli alti stipendi, si è detto che non sono favolosi: e come si può definire uno stipendio di 2 milioni al mese per 24 mesi ? ». ' Colla (pei): si aspettava dall'assessore una risposta tecnica, con dati e cifre, e le ragioni delle dimissioni degli amministratori; osserva che non si dovrebbero spendere cifre elevate come quelle por 1? feste di Stupinigi, riservate ai ceti elevati (era obbligatorio 10 smoking) in una città che ha insufficienza di ospedali. Fedeli (pdi): «Un'agenzia giornalistica ha detto che nel 1911 le celebrazioni furono un esempio di probità: è come di re che stavolta è successo il contrario. Sono sicurissimo che si esagera; è necessario che il Comune metta in chiaro accuse e insinuazioni che sono sul la bocca di tutti! ». Jfanni (de): «Si d fatto un calderone unico di " Italia 61 ", " Torino '61 " e Comune; bisogna definire le reali possibilità di intervento di questo ultimo, socio del Comitato locale ed estraneo a quello nazionale ». Sostiene che è necessario far luce piena, al fine di eliminare ogni dubbio. Quanto a feste e trattenimenti, 11 consigliere democristiano ritiene sia giusto mantenere il dovuto decoro quando occorre: 11 ricevimento inaugurale, presente 11 Capo dello Stato, era necessario e ben fatto; anche lo smoking non è più un lusso che separa le classi sociali: lo hanno anche i comunisti. Ben diverso il discorso per il ballo di Stupinigi, volutamente destinato ad un pubblico diverso da quello dei balli popolari, con una discriminazione « davvero di cattivo gusto ». Anche il repertorio degli spettacoli è sbagliato; salvo per quello attuale al' teatro Carignano non si è curata l'ispirazione ai fatti e alle idee del Risorgimento, in certi casi preferendo addirittura le riviste di varietà. « Tuttavia — conclude l'avv Manni — insieme ai lati negativi è giusto rammentare qfilzl1111111 [ 111 11 11 II 11 II ] 1 II 11 II lll< Il 11 11 II 111 It 111E11111 quelli positivi, dalla Mostra dei fiori alle numerose altre realizzazioni felicemente riuscite. Ricordiamo che alla presidenza del Comitato ci sono persone di valore e dì buona volontà, che si sono impegnate seriamente e delle quali dobbiamo riconoscere i meriti ». Parlano ancora Dosio (psi), lamentando che le manifestazioni non illustrino il lato politico e sociale di un secolo di storia; Mussa Ivaldi (psi), dolendosi che si sprechino soldi mentre si sono negati due mi lioni di sussidio richiesti dalla Facoltà unitaria di Fisica; Dezani (de) conferma che le dimissioni degli amministratori di « Torino '61 » sono dovute esclusivamente a « discrepanze tra personaggi di uno stesso organismo >, fatto che non de ve servire di pretesto per ostacolare le celebrazioni. Nella replica l'assessore Bosso ribadisce quanto ha già detto inizialmente. A un consigliere comunista che lamentava l'insufficienza di comunicazioni attraverso i giornali, risponde che anch'egli vorrebbe fossero maggiori, se non altro per controbilanciare « il veleno quotidianamente diffuso dall'Unità sull'organizzazione del '61 », Dai banchi di sinistra si rumoreggia, il socialista Castagno protesta con particolare insistenza. L'assessore Geuna osserva: «Abbiamo ascoltato per tre ore le vostre boiate, adesso lasciate parlare l'assessore ». Il comunista Ga aiiiiMifiii iniiiiinii iiii>-.illiiiiiiiiii>:fillllllllll ravinl urla: « Ritiri l'espres sione! ». Ma il Sindaco fa notare che non è lecito interrompere un oratore, L'Incidente si ingrandisce, da una parte si vuole impedire che l'ing. Bosso continui, finché Von. Geuna non abbia ritirate le sue parole; dall'altra si insiste perché l'oratore prosegua. L'avv. Peyron deve più e più volte agitare il campanello con energia, richiamando severamente all'ordine l'assemblea. Sì deve sospendere la seduta p-ar cinque minuti; quando si riapre, l'on. Geuna dichiara che non intendeva offendere nessuno, ma soltanto dare un giudizio politico: d'altra parte dicendo che da tre ore stava ascoltando gli avversari sì è sbagliato soltanto di venti minuti, in realtà 11 Consiglio perde troppo tempo prezioso In critiche distruttive ed irresponsabili. L'assessore Ing. Bosso termina senza intralci la sua replica. Sono le 21, la seduta era incominciata alle 18. * * Il Consiglio ha quindi discusse ed approvate numerose delibere all'ordine del giorno. Tra esse c'è la variante al piano regolatore, per la nuova sede scelta per la costruzione del Mattatoio sull'area della cascina Contlnassa, come già abbiamo riferito altre volte; l'ospedale «Amedeo di Savoia», che avrebbe dovuto sorgere sul terreno della «Contlnassa» rimarrà per adesso dove si trova. cllllllllllllllltliiliilllitilllllilllfllll ■Illliillllill

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