Nella dura salita di Superbagnères. sotto il nubifragio gli italiani Massignan e Carlesi al primo e secondo posto

Nella dura salita di Superbagnères. sotto il nubifragio gli italiani Massignan e Carlesi al primo e secondo posto Al Giro di Francia ia tappa iniziale dei Pirenei conclusa con un arrivo emozionante Nella dura salita di Superbagnères. sotto il nubifragio gli italiani Massignan e Carlesi al primo e secondo posto I due nostri ciclisti hanno staccato di una decina di secondi gli altri avversari ottenendo inoltre gli abbuoni - In classifica generale Carlesi passa al secondo posto, alle spalle di Anquetil, e Massignan diventa quinto dominando nella graduatoria per il Gran Premio della Montagna - Nel finale un vento fortissimo quasi fermava i corridori ed ha reso più aspra la loro fatica - Gaul, in non buone condizioni fisiche, non ha potuto sferrare l'attacco al capoclassifica Anquetil - Oggi l'Aubisque con arrivo a Pau IfcTel Tour dei dilettanti successo di De Rosso che conquista la maglia gialla (Dal nostro inviato speciale) Superbagnères, il luglio. Il giro di Francia attraversa Luchon. qualcuno del pubblico ci urla che, lassù a Superbagnères, nel Tour dell'Avvenire, ha vinto De Rosso, conquistando la maglia, gialla, quasi umiliando Gabica, spagnolo bravo ma troppo orgoglioso. < Scommetto — ci dice un collega italiano passandoci accanto — scommetto che battiamo tutti anche nel Tour dei grandi >. Speriamo, costa poco sperare. La corsa si sta aprendo un varco a fatica tra la folla, che, piuttosto esterrefatta, è costretta a constatare come, al comando, ci sia un tipo che nessuno conosce, uno scozzese di nome Laidlaw. Lo scozzese precede di circa mezzo minuto! diciannove corridori, che sono Anquetil, Carlesi, Massignan, Zamboni, Stablìnski, Cazala, AdriaenssenB, Hoevenaers, Van Aerde, Pauwels, Planckaert, Gaul, Ruegg. Junkermann, Huot, Manzaneque, Dotto, Fucher e Mattio Finora, poco o nulla di interessante è capitato a ravvivare la gara, sui due colli (il Col des Aree m. 790, di terza categoria, ed il Col du Portillon, metri 1308 di seconda). Non si è scatenata la battaglia e Massignan ha avuto ampia libertà di ripetere il suo giochetto preferito, scattando negli ultimi metri e conquistando punti preziosi per la. classiflc del Gran Premio della Mont= na. D'altro, niente Ma si è iato che Gaul non è in giornata, 11 lussemburghese, ad un tratto, è stato scosso da conati di vomito e Carlesi, sul Portillon, ha patito una piccola crisi, prontamente superata. Si va, adesso, verso Superbagnères, ih rampa, almeno al principio, non è terribile, sale a curve ampie e senza eccessiva pendenza. Laidlaw ne ha abbastanza, lo prendono e lo lasciano in un amen. Fa l'andatura Gaul. Anquetil lo segue che pare la sua ombra Charly non è vispo come dovrebbe, pure sveltisce il ritmo e, via via, cedono Van Aerde, Cazala, Stablinski, Planckaert, Pauwels, Ruegg, Huot, fin che, In testa, restano in dodici. Si aspetta l'attacco del lussemburghese, se Gaul non si decide, il trionfo di Anquetil è già assicurato fin da stasera. Niente, Charly vien su regolare, nemmeno ac cenna un'offensiva, allorché a cinque chilometri dalla vetta, la strada ha una brusca e violenta impennata. La salita, ora, mozza il fiato, aia i dodici rimangono insieme a quattro, a tre, a due chilometri dall'arrivo. D'improvviso, la bufera. Il cielo si scurisce cade la pioggia, infuria la grandine, tira un vento di inaudita vio lenza, la montagna si nascon de in una nube immensa di polvere e di pietrisco. I corridori, se hanno questo infernale vento di fronte, b'alzano buì pe dali e letteralmente si fermano, per continuare debbono at tendere che la folata spenga 11 suo tremendo vigore. L'atmosfera è allucinante, sembra sia caduta, sul tardo pomeriggio, una notte buia di tempesta, lo scarso pubblico cerca rifugio a fianco delle macchine, donne e bimbi traballano nell'infuriare dell'ura gano. Ancora un chilometro, poi la rampa finisce ed è un chilo metro che impone uno sforzo disumano. Massignan da quando è professionista, mai è riuscito a vincere una corsa e pensa, che l'occasione sia ideale, Gaul ormai si è ripreso, ma si è ripreso anche Carlesi, i due italiani insieme possono con cedersi il lusso del più efficace gioco di squadra Scatta Massignan, conquista trenta me tri di vantaggio, il vento però lo spinge indietro e Gaul ritorna sotto con la pattuglia. Il vento si ferma. Un attimo, un attimo soltanto. Massignan riprende flato: scatta di nuovo. Quando è dieci metri avanti agli altri, infila una curva, l'ultima ed hs. il vento nella schiena Tanto forte è il soffio che Imerio quasi non pedala più. Si volta indietro, vede che an¬ che Carlesi ha lasciato 1 suoi compagni di fuga. Ormai il traguardo, senza lo striscione, strappato dal nubifragio, è a cinquanta metri; primo Massignan e secondo Carlesi, un trionfo, tanto più lieto perché inaspettato. Impossibile restar un mo¬ mento di più sulla vetta, 11 mal tempo causa il festival della pazzia. Il servizio d'ordine si rende conto della situazione e ci permette di tornar a valle, piano piano, in senso contrario alla gara. Assistiamo a scene pietose, i tifosi francesi sono generosissimi di spinte, ma' a si e e, o e o quasi ci vien voglia di dar loro ragione, ci vendono incontro atleti sfigurati, sul lìmite della resistenza, sferzati dalla pioggia e dalla grandine, miracolosamente in bilico tra una folata e l'altra. Vediamo mezza nazionale di Francia — ;a superba nazionale di Francia — In ietta, vediamo 1 nostri gregari stremati, nemmeno ci riconoscono allorché gli gridiamo 11 nostro incitamento. Siamo al fondo della discesa due macchine si accartocciano in uno scontro pauroso, per fortuna senza feriti E ci sono ancora dei corridori che hanno da iniziare la rampa, fanno pena, poveretti. L'uragano passa in fretta così come in fretta è venuto, a Luchon splende il sole della piena estate Con calma a mente fredda, possiamo fare i conti della giornata. Primo posto grazie a Massignan, secondo posto grazie a Carlesi e undicesimo posto grazie a Zamboni; vittoria nella quotidiana classifica a squadre; Carlesi in seconda posizione della graduatoria generale, con un ritardo nei confronti di Anquetil, ridotto a 5'29", Massignan confermato al comando della classifica del Gran Premio della Montagna, cor. un vantaggio che dovrebbe metterlo al sicuro dalle sorprese e quinto nella graduatoria generale a 8'20" del leader. Bilancio ottimo. Bilancio ottimo per noi e, naturalmente, per Anquetil, il quale in pratica ha superato la tappa più pericolosa, conservando la maglia gialla al riparo di vantaggi di notevolissima entità. Gli basta, ora, neutralizzare gli avversari nella prova di domani, la Luchon-Pau, di 197 chilometri, sgranata su quattro colli, il Peyresourde (m. 1663) e l'Aspin (m. 1480) di seconda categoria, il Tourmalet (m. 2114) e l'Aubisque (metri 1210) di prima Dalla vetta dell'Aubisque al traguardo si stendono cinquan tasette chilometri in continua discesa, sotto lo striscione di Pau si affaccerà il solito gruppetto dei migliori: Anquetil sarà libero di togliersi dal volto anche l'ultima, piccola ruga di preoccupazione. Gigi Boccacini Ordine di arrivo: 1) Massignan che copre ì 208 chilometri del percorso in 6 ore 58'17" alla media di chilometri 29336 (tempo con l'aba'buono 6 ore 57'17"); 2) Carle- si a 8" (tempo con l'abbuono 6 ore 57'58"); 3) Junkermann a 14"; 4) Anquetil a 16"; 5) Hoevenaers; 6) Gaul; 7) Foucher, tutti con il tempo di Anquetil; 8) Manzaneque a 22"; 9) Dotto a 29"; 10) Mattio a 39"; 11) Zamboni a 56"; 12) Adriaenssens a 131'.'; 50) Accordi in 7 ore 9'17"; 59) Falaschi in 7 ore 12'36"; 60) Pellegrini, stesso tempo; 73) Minieri in 7 ore 16'50". Classifica generale: 1) Anquetil, In 93 ore l'54"; 2) Carlesi a 5'29"; 3) Manzaneque a 6'43"; 4) Gaul a 6'33"; 5) Massignan a 8'20"; 6) Junkermann a 9'14"; 7) Dotto a 10'39"; 8) Perez a 12'08"; 9) Adriaenssens a 17'39"; 10) Hoevenaers a 18'35"; 14) Zamboni a 24'55"; 35) Accordi in 94 ore 9'45"; 46) Minieri in 94 ore 24'03"; 54) Pellegrini in 94 ore S7'27"; 56) Falaschi In 94 ore 39'40". Gran Premio deUa Montagna : Col des Ares; 1) Massignan, punti 3; 2) Picot, p. 2; 3) Ignolin, p. 1; Col du Portillon: 1) Massignan, p. 6; 2) Junkermann a 5", p. 5; 3) Laidlaw a 10", p. 4. Col di Superbagnères: 1) Massignan, p. 10; 2) Cprlepi, p. 9; 3) Junkermann, p. 8; 4) Anquetil, p. 7. Classìfica generale per il Gran Premio della Montagna: 1) Massignan, p. 73; 2) Gaul, p. 42; 3) Junkermann, p. 36; 9) CarleBi,-p. 13. Prìma littoria ila professionista Luchon, 11 luglio. Imerio Massignan, trionfatore della prima tappa pirenaica del Tour, non nasconde la sua incontenibile gioia per la sua prima vittoria da professionista: «Alla partenza da Tolosa — ci ha confessato lo scalatore vicentino — avevo detto al signor COvolo: oggi non si sbaglia, a Superbagnères vincono due veneti. Nel Tour dell'Avvenire vince 11 mio amico De Rosso, tra i professionisti invece vinco io >. c Sono scattato con forza all'ultimo chilometro — ha continuato Massignan — dopo aver sempre controllato la corsa di Gaul. Pensavo, ai piedi della salita, che se lui andava via, potevo scattare con lui e cercare di batterlo in volata. Poi ho visto che il lussemburghese non ce la faceva ad attaccare e allora ho attaccato io. C'era troppo vento però ed ho rischiato di andar per terra. Ho preferito farmi riprendere e scattare di nuovo, con tutte le mie forze, prima del- l'ultima curva. Quando mi sono girato, ho visto che ormai avevo praticamente vinto, e che Carlesi mi seguiva a poco più di cento metri. Non potevo però rallentare e lasciar vincere lui, questa vittoria per me era troppo importante. Tengo però a far sapere a tutti che Carlesi ed io andiamo perfettamente d'accordo e speriamo di dimostrarlo ancora domani se ce ne verrà offerta l'occasione ». ! In un'atmosfera cupa per il nubifragio, Massignan vince a Superbagnères (Tel.)

Luoghi citati: Francia, Pau, Superbagnères, Tolosa