Confermato per venerdì lo sciopero dei ferrovieri

Confermato per venerdì lo sciopero dei ferrovieri Confermato per venerdì lo sciopero dei ferrovieri Fallito un tentativo di comporre la vertenza - Disposizioni dei sindacati per regolare l'astensione dal lavoro (Nostro servizio particolare) i.-:ma, 10 luglio. Un sondaggio non ufficiale per tentare di comporre la vertenza dei 115 mila ferrovieri statali, inaspritasi con la proclamazione di uno sciopero generale di venttguattro ore per venerdì i>rossimo, ha dato esito negativo. I sindacati dei ferrovieri hanno fatto presente che la manifestazione potrà essere revocata soltanto se il ministro dei Trasporti accoglierà integralmente le richieste economiche e normative per le quali a suo tempo fu raggiunto un accordo di massima. Di conseguenza, essi hanno inviato oggi alla periferia dettagliate istruzioni per lo svolgimento dello sciopero, che dovrebbe paralizzare il traffico viaggiatori e merci sull'intera rete ferroviaria. Per quanto riguarda la fermata dei treni, è stato ribadito il criterio, ormai in uso, di prevedere l'anticipazione o la posticipazione dell'inizio dello sciopero di un'ora onde evitari 7u fermata dei treni in stazioni non atte ad assicurare l'opportuna assistenza ai viag. gìatori ed ai mezzi di trazione. Gli agenti che hanno in consegna materiale rotabile, merci e valori, prima di allontanarsi dal lavoro provvederanno alla consegna di quanto loro affidato alle competenti autorità locali, i treni a trazione vapore dovranno essere fermati in stazioni di deposito o ai rimessa. II personale di macchina e viaggiante, nei limiti consentiti dai mezzi e dalle distanze, dovrà rientrare alla propria residenza e, alla cessazione dello sciopero, si presenterà al proprio impianto; coloro che sono impossibilitati a rientra rs in residenza, si presenteranno all'impianto ove si trovano. Particolari norme riguardano i passaggi a livello. 1 cantonieri addetti ai passaggi a livello dovranno assolvere alla prescrizione di dare il fono grammo di disabilitazione per sciopero alle due stazioni limitrofe o al dirigente unico. Ricevuta l'intesa, alle ore 0 del giorno 14 luglio e comunque non oltre il transito dell'ultimo treno previsto dal programma dei sindacati, potranno abbandonare il posto di lavoro lasciando le sbarre aperte. Uguale comportamento è previsto per i guardiablocco ea i guardialinea. Anche i dirigenti movimento delle stazioni dovranno dare il regolare fonogramma di disabilitazione del servizio nei modi regolamentari, disponen do gli scambi per il corretto tracciato. In un manifesto diffuso dai tre sindacati di categoria aderenti alla Cisl (Saufi, Sma, Sinfat), si precisano chiara mente i termini del contrasto tra ferrovieri e amministrazione. Gli accordi raggiunti alla vigilia dello sciopero proclamato per il 15 aprile 1961 e che ne determinarono la sospensione, prevedevano miglioramenti per complessivi 22 miliardi e 500 milioni da valere in sede di prima applicazione nell'esercizio 1961-6B, cosi suddivisi: 1S miliardi e 500 milioni per le competenze accessorie, 4 miliardi per i ruoli aperti, S miliardi per l'ampliamento delle piante organiche fino a 182.060 unità e la dilatazione al vertice delle carriere, 3 miliardi per la ricostruzione economica del servizio prestato nella posizione di ruolo e di avventiziato. L'amministrazione, invece, ha modificato tali impegni, assumendo un atteggiamento negativo, riguardo alla decorrenza economica dal 30 giugno 1961 alle nuove piante organiche, all'ampliamento al vertice delle carriere convenuto fino alla misura dei l'85 %, alla decorrenza dal 1" luglio 1961 per la ricostruzione economica delle carriere per i periodi di ruolo e di avventiziato, alla decorrenza economica dal 1° luglio 1961 dei ruoli aperti, alla decorrenza giuridica al 30 giugno 1961 dei ruoli aperti, aV decorrenza economica del 1° iuglio 1961 degli scatti di stipendio per tutte le qualifiche che non beneficiano dei ruoli aperti. Con tale decisione — ag: giungono i tre sindacati — il ministro dei Trasporti viola gii accordi intercorsi e diminuisce sensibilmente la portata dei benefici economici e giuridici concernenti i 175 mila ferrovieri ». Il tono del manifesto non lascia certo ritenere possibile un componimento della controversia a breve scadenza, a meno che — come si è detto — ^amministrazione non ritorni sui suoi passi, eventualmente sulla base di una valutazione politica, accordando almeno una parte della concessioni rivendicate. f r..