Schermitori di ventisei nazioni a Torino nei campionati mondiali

Schermitori di ventisei nazioni a Torino nei campionati mondiali Schermitori di ventisei nazioni a Torino nei campionati mondiali e gare avranno luogo al Palazzo dello Sport dal 17 al .29 luglio • Oltre ai rappresentanti di utti i paesi europei, giungeranno atleti dagli Stati Uniti, Giappone, Australia, Sud Africa e Cile Nel ciclo delle grandi manifestazioni sportive di Italia 61, il nuovo Falazzo dello Sport di Torino sarà teatro dal 17 al 29 luglio dei campionati del mondo di scherma maschili e femminili, individuali e a squadre alle tre armi assegnati per la prima volta alla nostra città. I legittimi timori che potevano nutrirsi per il poco tempo intercorso dalle Olimpiadi di Roma del settembre scorso sono stati rapidamente fugati dalla spontanea adesione di 26 Paesi, di cui 24 hanno già confermato la loro presenza (mancano ancora Iran e Portogallo), assicurando cosi un eccezionale successo tecnico, agonistico e spettacolare. Nazioni di grande e tradizionale prestigio schermistico della levatura della Francia, a ranghi rinnovati e anelante di rivincita delle amarezze olimpiche, dell'Ungheria, e naturalmente dell'Italia, anch'essa con larga immissione di giovani al fianco del canipioni, si schiereranno in tutte le otto prove in programma. Altrettanto faranno le reclute della scherma: Unione Sovietica, che ha ormai raggiunto 1 più alti vertici olimpici e iridati, Gran Bretagna, Polonia, Germania Ovest. Altre nazioni presenteranno invece 1 loro migliori esponenti in alcune specialità, come Belgio, Olanda, Svezia, Svizzera, Spagna, Turchia, Lussemburgo, Romania, Irlanda, mentre al gran completo figurano pure Jugoslavia e l'esordiente Germania dell'Est. Da sottolineare la partecipazione degli Stati Uniti, inedita in sede europea, cosi come quella di elementi isolati dell'Australia, del Cile e del Sud Africa, nonché 11 ritorno alle gare dell'Egitto, dopo la tragedia aerea del 1958, e la trasferta del Giappone, apparso in sensibile progresso a Roma, forse in vista di Toklp 1964. Nel follo elenco di circa 300 concorrenti balzano in evidenza nominativi di tiratori già fregiati dei massimi allori, guidate dagli olimpionici del fioretto femminile, la tedesca Schmidt, di quello maschile, il russo idanovich, della spada, l'azzurro torinese Giuseppe Delfino, della sciabola, l'ungherese Karpatl (iscritto per la sola gara collettiva); né mancherà l'« iridato » Inglese del fioretto Jay, di cui tutti ricorderanno gli strenui duelli con Delfino, la medaglia di bronzo della sciabola Calarese e l'olimpionica di Helsinki Irene Camber. Qualche vuoto nelle nostre file per l'addio alle armi di Edoardo Mangiarotti (ora dirigente), Pavesi, Bergamini, Bcrtinettl ecc., e per la spiacevole indisponibilità temporanea di Pellegrino e del fratelli Narduzzi; fondate speranze sono però riposte nei giovani delle ultime leve, dal torinesi Granieri, Salvadorl, Calzia, V'annetta Masclotta, alla veneziana Ragno, alla milanese Colombettl, al < tricolore » della spada Saccaro. ai vercellesi Tassinari e Cipriano al bolognese Calanchini, ni livornesi Chicca e Vaselli. E' au spicabile che appassionati e sportivi subalpini diano il loro assiduo concorso e il loro incitamento per garantire anche su tale piano quella risonanza che l'importanza dell'avvenimento merita. CARLO FI LOCAMO