"Necessarie intese più strette tra i Paesi dell'Occidente,,

"Necessarie intese più strette tra i Paesi dell'Occidente,, Valletta presiede il convegno del Cepes "Necessarie intese più strette tra i Paesi dell'Occidente,, (Dal nostro corrispondente) Francoforte, 6 luglio. Con un discorso introduttivo del suo presidente prof. Vittorio Valletta, il Comitato europeo per il progresso economico c sociale (Cepes) ha iniziato stamane a Francoforte i lavori del convegno indetto dal gruppo tedesco. Il prof. Valletta ha sottolineato l'importanza e l'attualità del tema assegnato al convegno: «Rafforzamento della' Comunità atlantica ». < Sembra fuori discussione, per prima cosa — ha detto — che, se vuole sussistere nei suoi liberi ordinamenti, l'Occidente deve realizzare, fra i Paesi che lo compongono, intese più strette e più efficienti, in ogni settore d'azione: dall'economia alla finanza, dalla produzione al commercio, dalla cultura alla difesa ». Dopo aver ]iosto in risalto la necessità di cercare le modalità di una cooperazione e fii un coordinamento capaci di rispettare l'integrità delle forze economico-sociali e quindi politiche di ogni paese, il prof. Valletta ha aggiunto: « Queste forze sono, per ciascun Paese, un dato di fatto che nessuno è in grado di modificare a piacimento. In ogni Paese, constatiamo la presenza di strutture e di situazioni economico-sociali, che forse andraniw modificate, ma che intanto sono il quadro, nel quale vivono e lavorano c sperano un avvenire migliore decine c decine di milioni di uomini». Il prof. Valletta ha aggiunto che in un complesso di Paesi, che vogliono coordinarsi fra loro, la possibilità di tenere occupate le forze di lavoro e di avere quindi una situazione stabile e progressiva negli aspetti economico-sociali c quindi politico-difensivi, dipende anche da queste duo circostanze : possibilità per i Paesi meno avanzati di avvicinarsi ragionevolmente al livello raggiunto dagli alivi; c necessità che i tassi di sviluppo dei singoli Paesi membri della Comunità, risultino sufficientemente armonizzati, per mantenere la necessaria coesione. Egli ha così concluso: «Noi dobbiamo quindi, come presupposto d'i nostri sforzi, riconoscere queste realtà: perché non riconoscendole, provocheremmo il danno, non il vantaggio dei nostri Paesi, singoli e nell'insii me ». Al discoiso introduttivo del prof. Vallettn ha fatto seguito quello di Euge.n Gerstenmaier,| presideitte del Bundestag tedesco, che ha parlato sullo necessità politica della Comunità atlantica. Gerstenmaier ha sostenuto la necessità di una cvpeitcstecrsotcnAcCss2lvsdqmcld comunità liberale e progressiva dei popoli atlantici sia sul piano politico come su quello economico, comunità che sia in grado di esercitare una attiva funzione di guida nei confronti, soprattutto, dei Paesi non impegnati. Il Cepes è l'organismo sorto nel 1952 che riunisce gli esponenti del mondo economico e produttivo dei Paesi europei al fine di coordinare e sollecitare iniziative, studi, orientamenti ed attività rivolti al progresso economico e sociale nell'ambito della Comunità atlantica. m. c.

Persone citate: Valletta, Vittorio Valletta

Luoghi citati: Francoforte