Stamane il governo esamina la legge per i medici ospedalieri

Stamane il governo esamina la legge per i medici ospedalieri Dopo la sospensione dell'aminnciato sciopero Stamane il governo esamina la legge per i medici ospedalieri II provvedimento stabilisce una nuova classificazione degli ospedali ed emana precise norme per l'inquadramento dei sanitari (Nostro servizio particolare) Roma, 6 luglio. Il provvedimento a favore dei 15.000 medici ospedalieri, che il Consiglio dei ministri ^dovrebbe esaminare nella sua Riunione di domani, oltre a (prevedere una nuova classificazione degli ospedali (centri ospedalieri, centri ospedalieri specializzati, ospedali principali, ospedali, principali specializzati, ospedali e ospedali specializzati, a seconda del nujmero dei posti letto e delle dotazioni di impianti e serviEi), stabilisce numerose norme per l'inquadramento del personale medico dipendente, la 'determinazione dei suoi comiplti, e le modalità dei singoli concorsi per ricoprire i posti. L'amministrazione degli istituti di cura, che abbiano diversi ospedali dipendenti di cui almeno uno clas-siflcato come centro ospedaliero o ospedale principale, dovrebbero istituire il posto di sovrintendente sanitario da assegnarsi mediante concorso pubblico per titoli. I centri ospedalieri, i centri ospedalieri specializzati, gli ospedali principali, gli ospedali principali specializzati con più di tre primari di ruolo e reparti destinati a più specialità dovrebbero avere un direttore sanitario, cui sarebbe inibito l'esercizio professionale, da nominarsi dopo regolare concorso per titoli quando si tratti di centri ospedalieri e centri ospedalieri specializzati, per titoli ed esami per tutti gli altri ospedali. Anche i vice direttori e gli ispettori dovrebbero ottenere l'assegnazione dei posti mediante concorsi per titoli ed esami. Presso ogni istituto ospedaliero verrebbe istituito, quale organo di consulenza tecnica dell'amministrazione e della direzione, il « collegio dei primari >, di cui farebbero parte primari di ruolo e incaricati in servizio presso l'ospedale.. Il primario dovrebbe essere nominato in seguito a concorso pubblico per titoli ed esami, al quale verrebbero ammessi tutti coloro che non abbiano superato il 50° anno di età: primari, aiuti, assistenti di ruolo, incaricati e straordinari che abbiano prestato otto anni di effettivo servizio presso ospedali o istituti o cliniche universitarie di discipline attinenti al posto messo a concorso, nonché gli assistenti volontari degli istituti o cliniche universitarie con almeno un triennio di effettivo servizio. Gli < aiuti >, distinti in aiuti medici chirurghi e di specialità, acquisterebbero la stabilità dopo un anno di prova, durerebbero in carica fino al compimento del 55° anno di età e, successivamente potrebbero essere confermati per quattro anni. Al pubblico concorso per titoli ed esami potrebbero partecipare, indipendentemente dal limite di età, gli aiuti di ruolo ospedalieri, gli assistenti ordinari universitari, presso istituti o cliniche di discipline attinenti a quelle messe in concorso, purché siano in servizio alla data del bando di concorso o abbiano lasciato il servizio da non più di un biennio. Anche gli assistenti dovrebbero essere nominati con pubblico concorso per titoli e per esame, mentre gli assistenti volontari potrebbero essere assunti per un periodo non superiore a dieci anni r.u proposta del primari, seutuo il sovrintendente o il direttore sanitario, in numero non superiore a quello degli assistenti di ruolo. Le amministrazioni dovrebbero istituire entro un breve periodo dall'approvazione della legge dei posti di medico interno in ragione del doppio dei posti di assistente previsti nel4a pianta organica dell'ospeda;Je: a tali posti potrebbero ac cedere i laureati in medicina e chirurgia abilitati all'esercì Zio professionale da non oltre quattro anni o da non oltre cinque se abbiano compiuto il servizio militare. L'ammissione dovrebbe avvenire previo superamento di una prova e l'« internato » avrebbe la dura ta di un biennio e le ammini ^trazioni dovrebbero ricoprire annualmente i posti resisi vacanti. r. s.

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