«Eichmann mi confidò che gli ebrei uccisi erano in tutto non meno di sei milioni»

«Eichmann mi confidò che gli ebrei uccisi erano in tutto non meno di sei milioni» Lette «a Gerusalemme le deposizioni ottenute per rogatoria «Eichmann mi confidò che gli ebrei uccisi erano in tutto non meno di sei milioni» L'ex-maggiore delle SS Wilhelm Hoettl, che attualmente fa l'insegnante in Austria, ha testimoniato sui suoi incontri con il capo della «soluzione finale» antisemita - L'ex-funzionario del ministero degli Esteri von Thadden dice: «Eichmann era crudele; rimasi sconvolto quando parlò dei suoi piani per l'Ungheria » - La « marcia della morte » di Budapest fu attuata contro gli ordini di Himmler - (Nostro servizio particolare) Gerusalemme, 4 luglio. L'udienza (l'US* del processo Eichmann) si inizia oggi con la lettura delle testimonianze per rogatoria effettuate all'estero. Le prime dichiarazioni sono quelle di ex-nazisti raccolte in Tribunali tedeschi su richieste dell'accusa, ti procuratore generale Hausner comincia con la deposizione dell'ex-maggiore delle SS Wilhelm Hoettl. Questa consta di 70 pagine dattiloscritte. Hoettl — che attualmente la l'insegnante in Austria — dice di avere incontrato Eichmann nell'aprile del 1938 allorché gli chiese un visto di uscita per un ebreo che voleva lasciare l'Austria. < Secondo, quanto mi era stato detto, Eichmann poteva rilasciare visti d'uscita sema nessuna par, Hooja™ formalità. Venni in contatto con Eichmann anche o altre volte ed egli: annuì semo Pre ai min desideri >. - « La sezione di Eichmann — 1 ) 11111111111111111111 t 1111111111111 < 1111111111 u 111: prosegue Hoettl — godeva di ' muna certa indipendenza, ma il msuo capo assoluto era il yene-ì rale Mueller. Per quanto ri-\9guarda le questioni degli ebrei {Ericevuto istruzioni di liquidare i comunisti e specialmente gli ebrei mediante fucilazioni. Ma allora non ero a conoscenza dei particolari di questo ordine né sapevo da chi era partito... Successivamente appresi che questi ordini erano stati diramati direttamente da Hitler e trasmessi dal capo dell» SS Rinehard Heydrich alle varie unità operative ». Secondo Hoettl le operazioni contro gli ebrei in Ungheria < erano sotto la massima influenza possibile di Hitler »; ricorda che il plenipotenziario del Reich in Ungheria Edmund Veesenmayer < fu prò- solo l'ufficio di Eichmann era competente e ciò vale per l'intero territorio del Reich... Per quanto concerne lo sterminio fisico degli ebrei so che nmscrmgruppi operativi della polizia Indi sicurezza e del SD avevano pni mosso generale delle SS dalla mattina alla sera*, Una volta, verso la fine della 9wrra — prosegue Hoettl — Eichmann venne a trovarmi nel mio ufficio. Era in uniforme. Eravamo entrambi di pessimo umore perché temevamo che l'avanzata russa potesse raggiungere l'Austria. Eravamo soli nell'ufficio. La conver- nazione ebbe termine, a quan to posso ricordare, quando Eichmann si alzò in piedi do po aver espresso la convinzione che la disfatta non poteva più essere evitata e mi disse: « Non ci vedremo più ». Aggiunse che gli alleati lo cercavano per la parte da lui avuta nello sterminio della razza ebraica considerandolo come uno dei principali criminali di guerra. Nel sentire questa dichiarazione cercai di ottenere informazioni perché ero sempre stato interessato al piano di sterminio, specialmente per quanto riguardava il numero delle persone sterminate. Con mia grande sorpresa Eichmann mi disse che il numero degli ebrei assassinati era un segreto del Reich i ma dafe le circostanze e in | considerasione del fatto che io | ero mio storico poteva dirmi ; qualche cosa riguardo a quotate cifre. Dopo queste parole mi disse che secondo quan: to gli risultava fino a quel moj mento gli ebrei uccisi erano «i milioni. Di questi quattro i milioni erano periti nei campi Idi sterminio ed i restanti due ! milioni /«citati dai gruppi spe\ciali operativi (le Einsatzgrup|pen) o per stenti. deBgdzifadtuHrdupcnl'tHmdo i n l o i e . a , o a i a n a I i a e : i e a zbi o i. ». l a a e e, ma a La mia reazione a sentire l quelle cifre fu molto forte.l Eichmann fece immediatamente una riserva asserendo] che secondo le. valutazioni dil Himmler il numero di sei milioni poteva anche essere) superiore. Non ricordo se Eich- \ mann forni qualche spiegazione o accampò delle scuse per quanto riguardava le sue funzioni. Comunque non disse di sentirsi colpevole. Nella sua deposizione Hoettl ha confermato di avere detto una volta in una intervista alla televisione che < Eichmann era stato il più grande deportatore di ebrei ai campi di sterminio ». La Corte ha quindi ascoltato la deposizione dell'ex ispettore delle SS Walter Huppenkothen e il presidente ha chiesto all'avvocato Servatiua se aveva qualche passo in particolare da citare. La testimonianza successiva è quella di Eberhard von Thadden, un funzionario al ministero degli Esteri nazista che trattava gli affari degli ebrei. Attualmente fa il commerciante in Germania. Von Thadden dice che Eichmann lo ha accusato di « essersi piegato sulle ginocchia » quando egli cercava di intervenire a favore di qualche ebreo. < Il suo modo di comportarsi era crudele », dice uon TTiadden. Egli lavorava in Ungheria ad un t piano crudele ». < Jo stes so rimasi sconvolto quando Eichmann me ne parlò. Noi al ministero degli Esteri eravamo tutti d'accordo che si do veva porre fine al piano di Eichmann. Secondo il programma originale il piano pre vedeva la deportazione forzata di tutta la popolazione ebraica di Budapest in una isola sul Danubio, ma poi le deportazioni furono per Au schwitz ». La fesfimont'ansa dell'ex-generale delle SS Hans Juettner resa in Germania costituisce un altro duro colpo per la difesa di Eichmann. Il testimone dice che Eichmann è stato responsabile della marcia della morte di migliaia di ebrei ingheresi dopo che Himmler ta- «i>ei>a ordinato la sua sospen o!sione. Juettner era aiutante a.lin capo di Himmler. Più favoa-1 revole all'imputato quella di a-1 Theodor Grell, ex-addetto deio;fa polizia segreta a Budapest, z-:,7 quaic vjve ora a Berchte ,sgadcn. I Si passa poi alla deposizione dell'ex-colonnello delle SS Kurt Becher resa nel mese di giugno a Brema. Di Eichmann dice che era c un convinto nazista ed un fanatico antisemifa », ammette che la marcia della morte di Budapest fu attuata nonostante il divieto, di Himmler ma dice di non poter ricordare se la responsabilità debba essere fatta ricadere unicamente su Eichmann. Il procuratore generale Hausner cita altri passi della testimo nianza del Becher e legge fra l'altro: < Eichmann aveva ripetutamente ignorato gli ordini di Himmler. Mi fu detto che Eichmann non prendeva gli ordini di Himmler seriamente e li at¬ tuava soltanto quando erano stati confermati da Mueller. Io ed Eichmann fummo convocati da Himmler. Ricordo che Himmler gli ricordò che doveva eseguire gli ordini come li dava lui. Comunque gli diede una decorazione pensando che per lui significasse molto. Poi gli parlò alle volte in tono duro e alle volte in modo tale da blan dirlo. Ad un certo momento gli gridò: " Se fino ad ora avete sterminato ebrei ora vi ordino di agire con gli ebrei con considerazione. Ricordatevi che io sono quello che dà gli ordini. Se non potete eseguirli dovete dirlo a me " ». a. p.