Assaltano l'acquedotto 50 donne per non lasciar dirottare l'acqua
Assaltano l'acquedotto 50 donne per non lasciar dirottare l'acqua Assaltano l'acquedotto 50 donne per non lasciar dirottare l'acqua Armate di mazze, picconi e zappe, lo hanno danneggiato gravemente - Una derivazione per il «Villaggio Europa», in Trentino, aveva quasi privato il paese del rifornimento idrico (Dal nostro corrispondente) Trento, 1 luglio. Cinquanta donne armate di mazze, picconi, zappe, forche, seghe ed altri attrezzi, hanno dato l'assalto ad un acquedotto recentemente inaugurato, danneggiandolo gravemente. L'inconsueto atto di sabotaggio è stato compiuto all'alba di stamane a Ronzo — località di villeggiatura estiva nella valle Gresta, a 1000 metri di altitudine — per protestare contro il Genio Civile che aveva realizzato un progetto di sfruttamento delle sorgenti idriche a monte dell'abitato per rifornire di acqua potabile il nuovo « Villaggio internazionale Europa», sorto nella zona di Nago, sovrastante la sponda trentina del Lago di Gardali comune si era opposto alla decisione del Genio Civile per il fatto che le sorgenti erano appena sufficienti per le necessità idriche dell'Alta Valle. Malgrado il parere contrario, l'acquedotto veniva ridimensionato con la costruzione di un serbatoio supplementare. All'inaugurazione della nuova opera, avvenuta sabato scorso con l'intervento di tutte le autorità, non presenziarono, per protesta, le donne del paese, le quali constatarono poi la sera stessa che l'acqua non arrivava più alle loro case se non in quantità limitatissima. Nei giorni successivi l'acqua venne addirittura a mancare in molte abitazioni. Il Genio Civile promise allora l'immediata ricerca di nuove sorgenti. Dopo sette giorni di inutile attesa, le donne si sono riunite in piazza, dirigendosi verso gli impianti idrici. Abbattuta la saracinesca di ferro della cabina di comando dell'acquedotto, hanno chiuso le valvole che facevano defluì-re gran parte dell'acqua ver- to la zona del Garda, e si so- no poi accanite a colpi di maz- za e piccone contro le condut- ture. Il «Villaggio Europa > e la zona adiacente sono rimasticoti all'asciutto e si è dovuto provvedere al funzionamento di un apparecchio di pompaggio e depurazione delle acque del Garda. Compiuto l'atto'di sabotaggio, le donne sono ritornate alle loro case, lasciando davanti agli impianti idrici un cartello con la scritta: « Adesso che vi abbiamo preso l'acqua se venite a riprenderla vi tagliamo la testa >. Gli uomini, a quanto pare, non hanno preso parte alle dimostrazioni. Quando i carabinieri di Rovereto sono giunti sul posto, hanno trovato in piazza tutta la popolazione femminile. « Cercate i responsabili? — hanno detto ai tutori dell'ordine —. Eccoli: siamo state noi! >. Il fatto è stato denunciato all'autorità giudiziaria, ma la calma però è ritornata in paese, anche perché l'acqua è ritornata a sgorgare abbondantemente in tutte le case. a. n.
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