Sanguinosi tumulti musulmani contro il piano di spartire l'Algeria

Sanguinosi tumulti musulmani contro il piano di spartire l'Algeria Dieci morti e settantun feriti in città del Nord Africa Sanguinosi tumulti musulmani contro il piano di spartire l'Algeria Fucilate nelle strade di Algeri tra arabi e polizia - Gravi incidenti anche in altri centri che De Gaulle progetta di mantenere francesi • Cannoni piazzati all'imbocco dei quartieri più inquieti (Nostro servizio particolare) Algeri, 1 luglio. Violentissime manifestazioni, finite con dieci morti e settantun feriti, sono accadute oggi ad Algeri, a Blida, a Orano e a. Baraki, in risposta alla decisione del gen. De Gaulle di procedere a. una spartizione dell'Algeria se il Fronte di liberazione nazionale non accetta 1(1 sua Proposta di associazione c"n la Francia. La cifra, uff. de, di dieci morti e settantun feriti comprende i gendarmi e i dimostranti arabi, ma ad Algeri si ritiene che in realtà le vittime siano di più, poiché gli algerini portavano via i loro feriti a mano a mano che cadevano, e non si può sapere quindi con esattezza quanti siano dalla loro parte. Da ieri sera circola7io nella Casbah di Algeri i manifestini che invitano gli arabi a fare sciopero per « manifestare con calma e dignità l'opposizione al continuare della strage co lonialista, esigere la ripresa immediata delle trattative col i, i e i e a e . nra lia e e ti a ni re n ne o a ol n e governo provvisorio algerino e dire "no" alla spartizione anche provvisoria t. Il manifestino precisava: € Toglierete ai colonialisti ogni illusione, proclamerete altamente che non tollererete alcuna amputazione, nessuna divisione del territorio nazionale, poiché il Sahara è parte integrante dell'Algeria >. A questo appello molte migliaia di arabi hanno risposto proprio nelle città che dovrebbero rimanere nella striscia costiera, dove la Francia vorrebbe raggruppare la popolazione europea. L'ordine di sciopero, dato dal Fin, è stato seguito nella proporzione del novanta stpparsasedsatnrtdcdper cento circa. Invano le au-i sle no e, nal no ni er al ate di no e. eler aeti, torità di Algeri hanno aspettato stamane che fe botteghe arabe aprissero alle sette e mezzo come di consueto; non funzionavano neanche i trasporti urbani, e il porto era inattivo per lo sciopero degli scaricatori. Persino nelle amministrazioni statali gli assenti erano numerosi. Prevedendo manifestazioni, la polizia ha occupato sin dalle ore 8 i principali incroci ed il centro della città, ma ciò non ha impedito il formarsi di cortei che sono sfilati dietro le bandiere della ribellione, portate da uomini giovanissimi e decisi. Alle 8,30 sono avvenuti ad Algeri i primi scontri fra polizia e dimostranti, e le prime bombe lacrimogene sono state scagliate. Poi sono seguite le fucilate, sparate da ambo le parti e sono caduti così i primi musulmani mentre un ufficiale francese che tentava di impossessarsi di una bandiera del Fin veniva duramente percosso. Le autorità erano imbarazzate poiché non si trovavano di fronte a una sola, ma a decine di manifestazioni. Ogni quartiere aveva la sua e ciò costringeva i gruppi mobili della polizia a correre da un punto all'altro della città per fronteggiare la situazione. Ovunque gli arabi sfilavano con le bandiere della ribellione, urlando le parole d'ordine del Fin, indietreggiando dinanzi alle bombe lacrimogene od offensive, che ogni tanto uccidevano o ferivano uno di loro, ma rico- ladqnaCdrcpnrldfpdptp1Wsgle stituendosi subito dopo per riprendere la manifestazione. Alle 10 la polizia aveva già proceduto ad una trentina di arresti, ma ciò non ha impaurito gli arabi i quali, impossessatisi di un camion, si son messi a percorrere la città su di esso, sventolando le bandiere della ribellione, spaccando a sassate i vetri delle botteghe aperte e scagliando pietre contro le forze dell'ordine. Alla fine della mattinata gli arabi arrestati erano una cinquantina, tra cui alcune ragazze che indossavano i calzoni verdi e una camicetta bianca, cioè i colori della bandiera del Fin. Manifestazioni analoghe si sono svolle a Blida, dove la po lìzia ha sparato sul corteo di arabi armali di coltello, uccidendone uno e ferendone una quindicina; a Orano, invece, non sono avvenuti incidenti, Le 7iotizie da Algeri infine informano che il servizio d'ordine è stato rinforzato. Certe strade si trovano stasera sotto la minaccia di cannoni che la gendarmeria ha posto in posizione all'imbocco di esse; e in alcuni centri dei dintorni i gendarmi hanno occupato i municipi. La vigilanza aumenterà nei prossimi giorni poiché le manifestazioni odierne sono considera/e a Parigi come una « prova generale > della « giornata nazionale > fissata per mercoledì prossimo dal Fin, per protestare contro i progetti di spartizione territoriale dell'Algeria, dimostrare alla Francia la sua influenza sulle masse arabe e indurre il governo di Parigi a tener conto di ciò d"-ranfe le pross\me trattative. _ - r. s.

Persone citate: De Gaulle