Truppe Inglesi sbarcano nel Kuwait per le minacce di aggressione dell'Irak di Mario Ciriello

Truppe Inglesi sbarcano nel Kuwait per le minacce di aggressione dell'Irak Truppe Inglesi sbarcano nel Kuwait per le minacce di aggressione dell'Irak Lo sceicco si era rivolto a Londra per un aiuto urgente - Hanno preso terra nella rada del principato arabo 600 uomini del «Rovai Marine» con 14 carri armati pesanti e uno squadrone di dragoni - Portaerei, fregate e unità minori incrociano al largo (Dal nostro corrispondente) Londra, 1 luglio. In risposta ad una urgente richiesta di aiuto del governo i^S^^ caccia a reazione, sono sbarcate stamattina nel territorio del piccolo sceiccato all'estremità settentrionale del Golfo Persico. Una eguale richiesta è giunta all'Arabia Saudita, che ha immediatamente concentrato un imprc-isato numero di reparti militari a sud del Kuwait, nella desertica plaga di Al Hasa. Contemporaneamente, il minuscolo Stato arabo si è rivolto al « Consiglio di Sicurezza» delle Nazioni Unite, sollecitandolo ad esaminare, in una <seduta di emergenza », la « minaccia irakena » alla sua sovranità. Questa pericolosa crisi nel Medio Oriente si accendeva domenica scorsa, quando il Primo ministro irakeno, generale Kassem, proclamava l'annessione del Kuwait, nonché della regione di Al Hasa, dove sono schierate ora le forze saudite. Soltanto pochi giorni prima, la Gran Bretagna aveva spontaneamente abrogato la convenzione che faceva del Kuwait un suo protettorato. Nonostante la estinzione dell'accordo, l'Inghilterra conf-inua ad avere in quel territorio colossali interessi. Circa il trentotto per cento del petrolio britannico proviene dal Kuwait (il cui sottosuolo racchiude il tenti per cento delle riserve mondiali) e le royalties pagate allo sceicco dalle società concessionarie sono depositate, quasi tutte, presso In Banca d'Inghilterra. L'annuncio dell'intervento militare britannico veniva da- to stamane da un comunicato del Foreign Office. « In con formità agli obblighi del go verno di Sua Maestà verso il sovrano del Kuwait e in ri sposta ad una sua urgente ri chiesta, forze inglesi sono en trate oggi In quello Stato e si sono messe a disposizione dello sceicco. Queste forze hanno l'ordine di dargli tutta l'assistenza da lui ritenuta necessaria per la tutela "dell'indipendenza del Kuwait alla luce dei recenti sviluppi in Irak. Il se gretario generale delle Nazioni Unite è tenuto al corrente di tali misure. Il governo bri tannico spera vivamente che non sarà necessario impiegare queste unità militari. Esse sa ranno ritirate non appena 11 sovrano del Kuwait riterrà dis solta la minaccia all'indipendenza della sua nazione ». Una spiegazione più precisa dell'urgenza della operazione (ancora ieri sera pareva che Londra intendesse rafforzare solo le sue forze navali nel Golfo Persico) veniva data, questa sera, dal ministro dell'aeronautica Julian Amery. € Ieri, il Kuwait pareva maggiormente in pericolo — egli diceva. — La distanza tra il confine irakeno e la città di Kuwait è assai breve (70 chilometri). Lo sceicco decideva pertanto che il solo modo di prevenire una aggressione era chiedere l'aiuto britannico prima che fosse troppo tardi». Tutte queste misure — va fatto notare — sono state approvate dalla opposizione laburista, il cui leader, Hugh Gaitskell, ha avuto stamane un lungo incontro con il Premier. Denis Healey, il « ministro degli esteri» nel € gabinetto ombra » socialista, ha dichiarato « Io spero che l'iniziativa inglese, trattenendo Kassem da una violazione della pace, darà alla "Lega araba" il tempo necessario per un costrutti vo intervento diplomatico ». Gli sbarchi britannici arena no intiio alle 7 di questa mat lina. (E' interessante ricordare che l'ultima azione militare di Londra nel Levante fu nel '58, quando paracadutisti inglesi soccorsero re Hussein di Giordania. Contemporanea mente < marines » -americani approdavano nel Libano), primi a scendere erano i 60U uomini del < 42° Royal Marine Commando », aiutiti da Curaci, nel Pakistan, a bordo delia portaerei Bulwerk di SB mila tonnellate. Essi sbarcavano nell'ampia rada della capitale, Kuwait, da cui lo Stato pren de nome. Poche ore dopo, uno « squarfrone » di dragoni giungeva li, aereo da Bahrain, le isole, sotto la protezione britannica, pure nel Golfo Persico, ma 450 chilometri più a sud. Il termometro a Kuwait segnava oggi -$5" di calore. Complessivamente, dovrebbero esservi stasera nello Sceiccato circa 900 effettivi britannici dell'esercito e dell'aviazione. Vi sono i 600 < commandos » più i 150 « dragoni » nonché H carri armati « Centurion » e 12 caccia a reazione « Hunter ». A queste forze vanno aggiunte naturalmente le possenti artiglierie della « Bui-«•arte». L'esercito hcale del v. it j. _;„„„i_ ,„„„ Kuwait è piccolo - 1600 uo-mini — ma ben armato e ad destrato. Secondo le notizie di oggi, le forze armate irachene constano invece di tre divisioni di fanteria, una corazzata ed una di montagna, più un certo numero di moderni velivoli da caccia e da bombardamento di fabbricazione inglese o americana. E' stata la comparsa della divisione corazzata nella zona di frontiera a suscitare l'allarme ohe ha indotto ieri il Kuwait a rivolgersi all'Inghilterra. A prima vista, la superiorità irachena appare schiacciante, ma l'odierno sbarco britannico non è che parte di una più. vasta operazione. Un'altra portaerei, la t Viotorious », munita di caccia-bombardieri a reazione, e cinque fregate stanno navigando verso il Golfo Persico, e vi giungeranno domani o dopodomani. Vascelli da sbarco sono in rotta da Aden. Mario Ciriello O ARABIA SAUDITA

Persone citate: Centurion, Denis Healey, Hasa, Hugh Gaitskell, Julian Amery, Kassem