Ridipinte da artisti le antiche insegne dei negozi a Bossolasco

Ridipinte da artisti le antiche insegne dei negozi a Bossolasco Omaggio di fresata, pittori torinesi al lascino sottile deli'Aita X*anga Ridipinte da artisti le antiche insegne dei negozi a Bossolasco o e a i . a a o e Bossolasco, lunedì mattina. Nel vario e pittoresco scenàrio delle Alte Langhe che, tra il Tanaro e la Bormida di Millesimo, si stendono come un vasto mare solcato da profonde ondate, ad una svolta della strada, Bossolasco viene incontro lungo il crinale della collina tra i tenui colori delle case dipinte di fresco e qualche tocco di grigio prezioso nelle sue pietre più antiche, come quelle della chiesa parrocchiale che, in fondo, pare concludere l'immagine di questa amena località contro un cielo di pastello. Qui, all'inizio del paese, una folla festosa si era radunata ieri: con la banda e le bandiere, il sindaco signor Montanaro che aveva cinta la fascia tricolore, e le altre autorità, il presidente dell'E.p.t. di Cuneo aw. Andreis e il direttore rag. Giordanengo. Insieme avevano accolto il Vescovo mons. Stoppa salito da Alba per la solenne cerimonia al centro della quale erano poi una trentina di pittori torinesi che, capeggiati da Enrico Paulucci, avevano voluto rendere omaggio al fascino sottile di Bossolasco, dipingendo le insegne delle principali botteghe che s'aprono sulla strSda principale. Questa iniziativa che, per la cronaca, è stata di Paulucw, nella < Provincia granda> doveva trovare l'ambiente e il terreno più adatto. Non a caso infatti le antiche insegne che via via erano venute scomparendo, quasi scalzate da un falso senso di modernità, erano state raccolte e presentata un paio d'anni fa in una delle più suggestive sale del MuseS di Cuneo. Molti rammaricarono allora che anche di queste tradizioni finisse per perdersi quasi il ricordo. Per quasi un chilometro al snoda la curiosa galleria d'ai?te contemporanea che a Bossolasco darà ancora un toccò di celebrità. Hanno contribuito a questa singolare manifestazione artó stica pittori tra i più noti: Enrico Paulucci e Francesco Menzio, Daphne Casorati, Martina e Calandri, Saroni, Davico, Bolla, Piero Monti, TerzoIo, Scroppo, Tabusso, Viani, Caiazzo, Cherchi, Paluzzi, Sartorio, Casorati-Pavarolo, Quaglino, Garino, Mauro Chessa, Tribaudino, Francesco Franco, Campagnoli, la Ginnipero, Sicbaldi, la giovanissima Salerno e Ramella. Non raramente sono riusciti a manifestare la propria visione poetica pur rispondendo ottimamente allo scopo pratico che s'erano proposti, nel segnalare ogni tipo di negozio o laboratorio: da quello del panettiere e dal mulino, a quello del tabaccaio, dall'impresa edile alle botteghe di generi alimentari e di chincaglierie, dagli alberghi al negozio della pettinatrice e all'officina del maniscalco. , Altre botteghe attendono ora nuove insegne, ma altjj} artisti saliranno ancora, qni si spera, a compir l'opera. an. dra. 111111111111 ■ 11 r 11111111 l 11111111111 ■ 11 ■ 11111 111:111 ■ 1111 Piero Bolla sorridente sotto la carta di tarocco da lui dipinta per l'albergo Italia / Enrico Paulucci mentre riceve il «cavagnin » della gratitudine davanti all'estrosa insegna « Tabacchi a Una natura morta di Francesco Menzio per il negoziò di commestibili della signora Bauzano Le manette a Francesco Franco, autore dell'insegna del comando dei carabinieri (Fotografie Moisio)

Luoghi citati: Alba, Andreis, Bossolasco, Cuneo, Italia, Millesimo, Salerno