Prestito obbligazionario per quindici miliardi di lire

Prestito obbligazionario per quindici miliardi di lire Prestito obbligazionario per quindici miliardi di lire Sarà emesso dalla Banca Roma, 29 giugno. Un prestito obbligazionario quindicennale, al 6 %, dell'ammontare di 15 miliardi di lire dì capitale nominale della B.l.r.s. (Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo) sarà offerto in pubblica sottoscrizione dalla Banca d'Italia e da un apposito consorzio di istituti di credito. Le sottoscrizioni inizieranno lunedi prossimo, S luglio, e si concluderanno giovedì 6. Fanno parte del consorzio tre istituti di diritto pubblico — Banca Nazionale del Lavoro, Banco di Napoli, Banco di Sicilia — e tre banche d'interesse nazionale: Banca Commerciale Italiana, Credito Italiano e Banco di Roma. Le obbligazioni avranno godimento dal 1° luglio 1961, saranno emesse alla pari — vale a dire pagate al 100 % netto — e verranno rimborsate pure alla pari, nel 1976 o pre cedentemente, ad opzione del la B.i.r.s., in totale od in par te, a decorrere dal 1966. Sulla base della legislazione fiscale italiana, non avendo la banca emittente una stabile organizzazione nel nostro paese e non essendo le obbliga zioni garantite da Ipoteca su beni immobili situati in Italia, tali titoli ed i relativi interessi non saranno soggetti all'impo sta sulle obbligazioni nè a quella di ricchezza mobile. Il ricavo del prestito sarà utilizzato per le operazioni della B.i.r.s., destinate princi palmente £d investimenti in oaesi sottosviluppati Oltre 26 mila aziende costituite in un mese Roma, 29 giugno. Nel mese di maggio 1961 il numero di aziende di nuova costituzione ha segnato un forte incremento. Infatti si sono avute ben 26.678 nuove unità, in confronto a 24.493 nel mese internazionale di sviluppo precedente ed a 22.174 nel maggio 1960. L'aumento si è riscontrato in tutte le categorie delle attività agricole e industriali, tra le attività terziarie si è rilevato un incremento tra i servizi vari, mentre il numero di esercizi commerciali ha segnato una sensibile contrazione. L'aumento durante il mese in esame riguarda tutto il territorio nazionale, ma è stato più intenso nell'Italia Insulare ed in quella Settentrionale. Le cessazioni, durante il maggio 1961, hanno segnato un aumento che interessa l'agricoltura, le industrie manifatturiere, le costruzioni e soprattutto le attività commerciali. La differenza fra le unità costituite e quelle cessate, dà un saldo attivo di circa 15 mila unità, che è in aumento tanto rispetto al mese precedente che in confronto all'analogo periodo delio .-.corso a'nnq. Dall'esame dei dati riguardanti le industrie manifatturiere, si rileva che l'incremento è dovuto in parte preponderante al maggior numero di nuove aziende a carattere artigiano e si riferisce alle industrie del vestiario, abbigliamento, arredamento e affini e all'industria del legno. E' interessante rilevare che nell'Italia Meridionale, di fronte ad un sensibile aumento di nuove unità, vi è stata una contrazione tra le unità cesiate. In complesso, durante il mese in esame, si ha conferma dei soddisfacente andamento economico generale e delle favorevoli prospettive che si presentano, in quanto gli investimenti in nuove unità operative, sono una manifestazione evidente delle ottimistiche valutazioni che gli operatori formulano sullo sviluppo economico generale.

Luoghi citati: Italia, Napoli, Roma, Sicilia