Bonn denuncerebbe aII*Onu il trattato ili pace Mosca-Panltow

Bonn denuncerebbe aII*Onu il trattato ili pace Mosca-Panltow Bonn denuncerebbe aII*Onu il trattato ili pace Mosca-Panltow (Dal nostro corrispondente) Bonn, 22 giugno. Se Kruscev dovesse mandare ad effetto la minaccia della pace separata con la Germania comunista provocando una crisi a Berlino, Adenauer non esiterebbe a rompere le relazioni diplomatiche con Mosca. In secondo luogo, il Cancelliere denuncerebbe gli accordi di commercio con la Russia, chiedendo anche in campo economico la solidarietà degli alleati occidentali. Infine, Bonn denuncerebbe il trattato di pace alle Nazioni Unite, sollecitando all'occorrenza un giudizio della Corte dell'Aja che dirime, le controversie internazionali. Queste sono le « contromisure » allo studio della Cancelleria per il caso che Kruscev concludesse veramente la pace con Pankow, indipendenti peraltro dai provvedimenti degli Stati Uniti, della Francia e della Gran Bretagna in virtù delle loro prerogative di ex occupanti. Ad elencare la serie di « rappresaglie » in campo politico ed economico sono stati dei funzionari del ministero degli Esteri di Bonn, seppure in forma ufficiosa. E questa è parsa la più efficace, anche se indiretta, risposta alle rinnovate pressioni di Kruscev contenute nel suo discorso di ieri. A giudicare dalle apparenze, gli interlocutori del dialogo mondiale sono in questo momento Kruscev ed Adenauer, due personaggi \ di principi quanto mai solidi. Se poi si guarda al di là delle apparenze ci si avvede che anche nel campo occidentale è sempre Adenauer lo statista che fa sentire più degli altri le proprie opinioni. Nella condanna d'un trattato di pace tra Mosca e Pankow tutti ì partiti tedeschi sono solidali con Adenauer. Nessuna delle quattro potenze ex occupanti, si afferma qui, può arrogarsi il diritto di concludere una pace separata con la metà della Germania; un accordo fra l'Unione Sovietica e il regime comunista tedesco equivarrebbe ad un arbitrio, contrario al diritto internazionale. m. c.

Persone citate: Adenauer, Kruscev