Un bambino ucciso dai nazisti

Un bambino ucciso dai nazisti CRONACA TELEVISIVA Un bambino ucciso dai nazisti ì \ In un breve documentario, « Il giudice >, a cura di Enzo Biagi, è stata narrata ieri sera la semplice e tragica storia di David Rubinowicz, un bambino ebreo che dalla furia nazista fu strappato dal suo povero villaggio della campagna polacca e fu mandato a morire in un campo di sterminio in Germania. Di David Rubinowicz non ci rimane che una confusa e sbiadita immagine e un diario: quattro quaderni di scuola dove con ingenua ma terribilmente efficace scrittura egli descrive lutti e sofferenze di quei tempi di folli persecuzioni. Servizi del genere sono mol |to difficili: si devono andare ',®- ricercare i pochi documenti I filmati, le altrettanto rare fo tografie e le scarse testimo|nianze dei superstiti. E con un materiale così limitato c'è da affrontare il duro compito di rievocare un mondo lontano, di ricreare un'atmosfera di ansietà e di terrore. Enzo Biagi è andato in Polonia, a Krajno, il villaggio del piccolo David, e ha parlato con alcune persone che lo ricordavano. Pagine del diario sono servite al giornalista per ripercorrere i luoghi che hanno visto, ancora vivo, il bambino. Il servizio era fatto con cura e con profonda, commossa partecipazione. Il suo merito maggiore è quello di aver rammentato ai milioni di telespettatori un periodo della storia che tutti noi dovremmo aver sempre presente: l'orrore della guerra scatenata dal nazifascismo e la fanatica lotta razziale giunta a infamie inconcepibili. Il video, come si sa, ha una forza di diffusione enorme: è bene che ogni tanto certi fatti vengano ripre- sentati alla labile memoria di tanta gente. Non si tratta di nutrirsi di odio: ma di mostrare il baratro in cui l'umanità, degradandosi, era caduta e dal quale, faticosamente, do lorosamente siamo usciti soltanto sedici anni fa. Siamo sicuri che di fronte alle inqua drature di Varsavia in fiamme, di uomini laceri e affamati inchiodati al muro dai mitra dei nazisti, di colonne di donne e bambini rinchiusi nei carri e spediti alla morte parecchi tra il pubblico si saranno sentiti un nodo alla gola; e altri avranno meditato, Di quando in quando queste trasmissioni ci vogliono, in tv: sono un necessario ricordo e un ammonimento: un ammo nimento a tutti gli uomini liberi e civili perché mostruosità simili non debbano ripetersi mai più. Del programma della serata citeremo, naturalmente, la sempre positiva e interessai te c Tribuna politica » Non vorremmo nemmeno citare invece quella brutta cosa che è stata il terzo numero di « Tutto è musica ». Forse è da salvare una canzoncina interpretata da Betty Curtis: il resto è stato lungo, noioso, pasticciato, spesso incomprensibile E' uno spettacolo privo di idee e privo di mezzi. Siamo in presenza di un completo fallimento. Oltre al solito «Campanile sera» segnaliamo per oggi un servizio sulla Mostra delle Re gioni di «Italia 61» che sarà trasmesso alle 22,30. Alle 23 dal Teatro Alfieri di Torino sarà ripresa una parte di una rassegna di jazz: il collega mento farà piacere agli appassionati che la tv solo ra ramente accontenta. u. bz.

Persone citate: Betty Curtis, David Rubinowicz, Di David Rubinowicz, Enzo Biagi

Luoghi citati: Germania, Italia, Polonia, Torino, Varsavia