Assegnato al fisiologo belga il premio di cardiologia "Città di Sanremo"

Assegnato al fisiologo belga il premio di cardiologia "Città di Sanremo" Assegnato al fisiologo belga il premio di cardiologia "Città di Sanremo" Il vincitore dei 10 milioni proclamato a Torino dalla Commissione presieduta dal prof. G. C. Dogliotti - Lo scienziato ha realizzato un nuovo metodo per valutare la funzionalità del cuore, la « vettocardiografia » E' appena di ier l'altro la solenne consegna del Premio Saint Vincent per le scienze mediche, e già possiamo compiacerci del conferimento al prof. Pietro Rijlant, fisiologo dell'Università di Bruxelles, del Premio internazionale di cardiologia « Città di Sanremo », anch'esso ammontante alla cospicua cifra di dieci milioni di lire. La proclamazione è stata fatta ieri a Torino, nel Salone dell'Amministrazione dell'ospedale S. Giovanni, alle Molinette, dal Sindaco di Sanremo, avv. Franco Fusaro, unitamente al prof. G. C. Dogliotti, presidente della commissione giù dleatrice clinico - scientifica, : composta di esperti di chiara fama, dal Condorelli all'Antognetti, dal Chavez al Lenegre, dal Bedford al Wolheim. ] Il Premio, con cui il Comu-i ne della città ligure, in occasione delle manifestazioni del Centenario, ha inteso affiancarsi al Nobel e al Saint Vincent, ha voluto essere riservato ad una specifica branca della medicina, la cardiologia, al fine di sottolineare un particolare riconoscimento verso gli studiosi di quel settore che riguarda le malattie cardio-circolatorie; le quali vantano oggi, purtroppo, il triste primato della più alta causalità di morte. Cosicché il Premio Sanremo, che sarà consegnato in Sanremo il 23 corrente al vincitore, in occasuiEfl del congresso nazionale di cardiologia, rappresenta attualmente nel mondo il più alto premio riservato ad una specialità medica. D'altro lato il Sindaco avv. Fusaro non ha potuto sottacere come nella scelta della cardiologia sia affiorato, tra i vari moventi, anche il fatto cb°, per la notoria mitezza del suo clima, nella ridente città ligure affluiscono in maggior percentuale, tra il gran numero di sofferenti in cerca di benessere, proprio i cardio-pazienti. Lo scienziato prescelto, nato ad Anversa nel 1902, è uno dei più noti ricercatori nel campo della elettrofisiologia cardiaca e nell'ultimo quinquennio, cioè nel periodo cui si riferisce il regolamento del Premio, ha sviluppato e perfezionato un nuovo metodo di valutazione della funzionalità cardiaca, la vettocardiografia, di cui già nel 1936 egli stesso aveva enunciati 1 principi fondamentali Tale mezzo di indagine tende a permettere una più completa re- gistrazione dei fenomeni elet-1 un sistema che misuri appunto le correnti d'azione, si ottiene la registrazione grafica dì esse cardiografo, fondato sul galva nometro. La decifrazione del | Tale è il compito dell'elettro-1 complesso tracciato che ne risulta può permettere in ciinicaì di diagnosticare alterazioni patologiche del muscolo cardia- trici del cuore, in confronto delle possibilità da tempo offerte nella comune pratica diagnostica dalla elettrocardiografia. Come è noto, il cuore, al pari dei muscoli scheletrici, durante la sua attività sviluppa correnti elettriche, in forza di differenze di potenziali tra i vari punti. Tali correnti d'azione originate dal muscolo cardiaco hanno la capacità di diffondersi attraverso i tessuti verso la superficie cutanea. Pertanto se opportuni punti cutanei, situati in opposte posizioni rispetto al cuore, vengono collegati ad co, sia per una sua ipertrofia, sia per sclerosi, sia per infarto; nonché riesce a svelare e precisare alterazioni del ritmo cardiaco, intervenute a causa di anomalie insite nell'insorgenza dell'onda di eccitazione o nella diffusione di questa. Tuttavia se la tecnica ora detta, per la registrazione della forza elettromotrice che si sprigiona dal cuore, è utile nella interpretazione convenzionale di tante alterazioni del miocardio, non ci esprime né la direzione né la intensità di quella forza nel suo percorso | attraverso le varie sezioni di tal complesso muscolo. Ora la vettocardiografia si propone di registrare appunto la direzione spaziale delle forze elettriche (i cosiddetti rettori), in modo da rappresentarcele nello stesso modo con cui si diffondono nel cuore. Con le prime tecniche di derivazione non era possibile, però ottenere tracciati fisicamente corretti. Il Rijlant è riuscito a realizzare attualmente un sistema fondato su un ingegnoso artifizio, per cui è arrivato ad ottenere per primo dei « vettogrammi » umani di soddisfacente correttezza, e che sono l'espressione quantitativa dei soli eventi elettrici generati dal cuore, senza esser influenzati da altri fattori. Ha studiato così migliaia di soggetti, pervenendo a differenziare . ile caratteristiche normali daquelle patologiche e individua-! 1 re le diverse forme di queste. Si può dire che abbia, quindi, aperto alla clinica un nuovo orizzonte foriero di ulteriori applicazioni diagnostiche. La Commissione giudicatrice | nel premiare la più recente conquista del Rijlant, ha inteso anche valorizzare tutta l'opera trentennale dello scienziato, nella quale eccellono le sue indagini sulle cause delle aritmie cardiache. Come ha sottolineato il prof. G. C. Dogliotti, del valente studioso, che fu anche collaboratore del Premio Nobel Heymans nel 1934, va tenuta presente pure l'attività organizzativa ad alto livello. Di ciò è chiaro documento il grande Istituto di elettrofisiologia che egli ha j 1 creato a Bruxelles, ed al qua-] le convengono ricercatori di | ogni Paese. a, v.

Persone citate: Antognetti, Bedford, Chavez, Condorelli, Dogliotti, Franco Fusaro, Fusaro, Heymans

Luoghi citati: Anversa, Bruxelles, Sanremo, Torino