Ottime prospettive in Italia per lo sviluppo della produttività

Ottime prospettive in Italia per lo sviluppo della produttività Ai Senato il bilancio del Ministero dell'Industria Ottime prospettive in Italia per lo sviluppo della produttività La relazione del sen. Turani sottolinea però la necessità di rivedere il settore delle esportazioni - Annunciata una domanda per l'installazione di una centrale termonucleare a Trino Vercellese (Nostro servizio particolare) [lRoma, 12 giugno Al Senato è cominciata oggi la discussione sul bilancio di -previsione 1961-62 del ministero dell'Industria e del Commercio. Nella sua relazione il senatore Turani (de) parte da un consuntivo dell'anno 1960, citando i dati largamente ncti della relazione economica e mettendo in rilievo soprattutto che l'aumento della produttività nell'industria italiana è stato più alto di quasi tutti i paesi occidentali e doppio di quello degli Stati Uniti, e avanza quindi alcune previsioni molto'generali e prudenti sui futuri sviluppi. Lo slancio produttivistico, dice il relatore, è in sicura ripresa, dopo brevi pruse che non hanno assunto in Italia carattere recessivo, anche perché siamo ancora lontani dalla saturazione della domanda sia all'interno che all'estero. Le riserve accumulate per una ulteriore espansione produttiva dell'industria e li prevedibile aumento dei consumi sia in Italia che nel Mec e nei paesi sottosviluppati costituiscono gli elementi di maggiore fiducia. Occorre tuttavia che queste prospettive siano sorrette da opportune e urgenti revisioni di metodi e strumenti nel settore delle esportazioni, per consentire una penetrazione più larga e una ricerca Ci nuovi sbocchi ai nostri prodotti Dopo una rassegna dei consuntivi di attività nei vari settori industriali, e l'annuncio che, oltre alle due centrali elettronucleari già in costruzione a Latina e sul Garigliano, è stata presentata un'altra domanda per l'installazione di un impianto tipo americano della potenza di 160 mega-volts a Trino Vercellese, e il relatore si occupa delle misure legislative che hanno tonificato l'artigianato e illustra i vantaggi che deriverebbero agli artigiani dallo sviluppo delle forme associative e cooperative. Più complesse e difficili sono le previsioni per il settore commerciale in cui si scontrano due esigenze opposte. Da un lato, come difesa d' categoria, 1 commercianti chiedono una disciplina restrittiva per _il.rilascio di nuove, licenzo -soprattutto per i grandi magazzini a prezzo unico e per i supermercati. Dall'altro 1 »to, l'allargamento della concorrenza sul piano internazionale e le maggiori e diverse esigenze dei consumatori richiedono che nessun freno sia posto all'iniziativa e alla capacità degli operatori, allo scopo di attrezzare tutto il settore commerciale nazionale contro la pressione estera che diverrà sempre più sensibile man mano che si procederà alla piena attuazione delle norme sul Mercato comune europeo. «Le due esigenze — nota il relatore — non sono facilmente conciliabili». Il Ministero ha impostato la sua azione sul criterio di mettere a disposizione dei piccoli e medi commercianti finanziamenti a me dio termine a tassi di favore per stimolare il potenziamento delle imprese. Nell'ultima parte, dopo la constatazione della diminuzione dei fallimenti nel 19S9 sia nell'industria che. nel com merclo rispetto all'anno precedente e un esame del favorevole andamento delle assicurazioni, la relazione si occupa dell'attribuzione di nuovi rilevanti compiti alle Camere di commercio e della esigenza di meglio disciplinari le proprietà industriali e il settore dei brevetti. Quanto alla previsione della spesa, si ha un nettissimo sbalzo tra quella che concerne il 1960-61 (8 miliardi e 410 milioni) e quella del 1961-62 (30 miliardi). Lo straordinario incremento è assorbito per intero (25 miliardi) dal contributo dello Stato al Comitato nazionale per l'energia nudare. Nell'analisi della spese si nota anche che la parte destinata a scopi produttivi, limitata negli anni scorsi ad una media del 39,60 per cento, sàie nel bilancio 1961-62 al livello del 78 per cento. Aperta la discussione, 11 comunista Secci si è occupato soprattutto del settore elettrico, dichiarando che le previsioni di incremento della produzione (il doppio in dieci anni) non soddisfano il previsto fabbisogno e che perciò bisogna rivedere tutta la materia, cominciando con la nazionalizzazione del settore. A suo giudizio, anche la perequazione tariffaria sarebbe un espediente del governo pei rinviare le soluzioni di fondo del problema dell'energia. Il socialista Bardellini ha auspicato una riforma delle Camere di commercio- e ha chiesto che 11 governo provve da all'artigianato con un ap posito plano pluriennale, cosi come è stato fatto per l'agri coltura con il < piano verde > Il democristiano Latini ha illustrato le esigenze della piccola e media industria: crediti larghi e a basso costo, alleggerimenti fiscali, assistenza nelle esportazioni. L'oratora ha osservato che soltanto itgdtssNdddRpvpzrsMPsiifgl la diffusione di questo tipo di industria, assorbendo lavoratori e frenando il flusso migratorio verso il Nord, impedirà che il Mezzogiorno si trasformi in un deserto costellato da poche isole industriali. • ; Dopo interventi del missino Nencioni e del de Guidoni, la discussione è stata rinviata a domani. Il ministro Colombo dovrebbe parlare mercoledì. f. d. I.

Persone citate: Guidoni, Latini, Nencioni, Secci, Turani

Luoghi citati: Italia, Latina, Stati Uniti, Trino