Si chiede che il governo destini tutti i fondi alla scuola pubblica

Si chiede che il governo destini tutti i fondi alla scuola pubblica Vivavt» dibattito al Consiglio comunale Si chiede che il governo destini tutti i fondi alla scuola pubblica L'ordine del giorno presentato dai liberali è approvato con 40 sì (liberali, psdi, marp, socialisti, comunisti, radicali), 21 no (de), un astenuto (rasi) L'on. Alpino: «Il concetto di uguaglianza e di libertà fissato dalla Costituzione si attua soltanto con il potenziamento della scuola di Stato» Il Consiglio comunale ha discusso Ieri sera 1 tre ordini del giorno proposti dai socialisti, radicali, comunisti e liberali, concernenti gli stanziamenti previsti dal Piano decennale della scuola. Ha parlato primo l'on. Alpino (pli) che ha dichiarato; «La scuoitaliana sta attraversando un periodo molto critico, a causa dell'analfabetismo ancora elevato, della carenza di attrezzature e di insegnanti. Perciò è indispensabile che lo sforzo finanziario sia concentrato sulla scuola pubblica: solo potenziando la scuola pubblica potrà essere attuato il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione ». La prof. Arian Levi (pel) ha ricordato che da Cavour e Desanctis in poi la tradizione Italiana ha sempre riconosciuta la preminente funzione dello Stato nella scuola, ribadita anche dall'art. 33 della Costituzione. Il Piano in discussione al Parlamento l'annulla In quanto prevede nell'applicazione non solo borse di studio statali anche a favore di scuole private, ma contributi addirittura superiori per queste ultime: ad esemplo si vogliono dare 3 miliardi alle scuole materne private, e solo 500 milioni a quelle statali. La prof. Malan (psi): «In base ai mutamenti delle strutture professionali e del ruolo della scuola, si calcola che nel 1976 saranno necessari 50 mila laureati (adesso ne abbiamo appena 22 mila), 240 mila licenziati di scuole medie superiori (ora sono 73.783), 550 mila diplomati di scuole professionali (sono 19.800) e 750 mila di scuola media (sono 220.543) ». Parlano ancora Ce Grazia (psdi), l'avv. Clavarra (msl) e Bodrato (de) che afferma: «La polemica non va Impostata tra scuola statale e scuola confessionale, ma tra scuola autoritaria e scuola democratica: il principio democratico -consente alle fami glie il diritto di. scelta per le scuole del giovani, bisognerebbe quindi attuare i sistemi già in uso in altri paesi democratici, secondo 1 quali tutte le forze, statali e private, collaborano ad un unico scopo ». L'on. Villabruna (rad.) dlchlai: «SI tratta di stabilire se giuridicamente è ammesso stornare una parte dei fondi statali a vantaggio di privati. In base all'art. 33 della Costituzione (che riconosce al privati la libertà di aprire ■IIIIIIIIIillllllillllllllllllllIllltllllllll(Illllllllllll scuole ma senza oneri per Io Sta-' to) la risposta è negativa Se poi riflettiamo allo stato di arretratezza della scuola italiana, si vedrà che il detrarre stanziamenti sarebbe addirittura mostruoso ». Ribatte l'avv. Mann! (de) di non poter accettare il principio giuridico, quando si nega la libertà di scelta alle famiglie. « I mici figli frequentarono Inizialmente scuole privato — afferma il prof. Nobile (marp) — ma In seguito passarono a quelle puboliche perché il lato strettamente scolastico non mi soddisfaceva pienamente. Non si tratta quindi di un problema confessionale, ma solo di dottrina ». Intervengono ancora l'on. Geuna (de) contro gli ordini del giorno e il prof. Mussa Ivaldi (psi) a favore. Conclude l'on. Quarello (de) con una vasta documentazione di dati e di cifre a favore della scuola privata « che fa risparmiare allo Stato circa 60 miliardi ogni anno. Il bilancio generale dello Stato è oggi 84 volte l'anteguerra, la parte dedicata alla scuola pubblica è stata quest'anno 244 volte e sarà 272 l'anno prossimo. Esattamente un secolo fa gli analfabeti erano II 12 % della popolazione, alla fine dell'800 gli stanziamenti scolastici erano del 2,73 % sul bilancio dello Stato, agli Inizi dei '900 erano saliti al 5 " e oggi sono il 15 %. Mentre nel Belgio rappresentano il 9.73 %, in Francia il 10,27 %, in Inghilterra 11 6,75 %. La votazione si concentra sull'o. d. g. del liberali, con un emendamento suggerito dalle sinistre, con 11 quale si chiede che I fondi del Plano decennale « peraltro già intumidenti rispetto alla vastità del bisogni scolastici » attuali, vengano stanziati integralmente per la scuola di Stato, « garanzia di uguaglianza per i cittadini ». Il testo viene approvato con 40 voti favorevoli (liberali, psdi, pel, psi, rad., marp), 21 contrari (de) e un'astensione (msi). II Sindaco dichiara che verrà inoltrato agli organi competenti. Viene quindi approvata all'unanimità la prorogn di quattro mesi alla mostra di « Fior '61 », purché con ingresso gratuito dal 15 giugno. La seduta termina con la nomina dei presidenti delle tre aziende municipalizzate: avv. Zaaruolo all'Acquedotto, Ing. Accurti all'Alni e Mugliano all'Aem, In apertura di seduta si è par lato del tram n. 3 che non passallltll1lllllllllI1llt1lllllflllllltllllMllllllltfIllll1tll più sul cavalcavia di Porta Suta, per cut vivo è il malumore nella zona. L'assessore ing. Porcellana ha confermato che verrà Istituita una nuova linea automobilistica in sostituzione del percorso eliminato. Sono Inoltre allo studio altri provvedimenti integrativi: prolungamento della linea H verso Borgo S. Paolo; dirottamento della D da piazza Bernini per via Duchessa Jolanda e del C lungo corso Vinzagllo, Porta Susa e piazza Statuto. Il dr. Altamura (pdi) sollecita il versamento all'Era del contributo straordinario di 86 milioni, già approvato per il 1960, per l'assistenza agli inabili. L'assessore signora Sibille afferma che il ritardo fu dovuto a mancata disponibilità finanziaria; si provvedere appena possibile, intanto si è già corrisposto il contributo per 11 1961. I comunisti Pecchloli, Grassini e Novelli segnalano le deplorevoli condizioni, dal punto di vista dell'igiene e della sicurezza, del vecchi stabili delle vie Milano, Torquato Tasso. Conte Verde e Basilica. Risponde l'assessore on. Geuna che tra marzo e aprile sono già state emesse le ordinanze di demolizione delle esse pericolanti, nell'ambito del plano di risanamento della zona.

Luoghi citati: Belgio, Borgo S. Paolo, Francia, Inghilterra, Milano