E' l'ora della prova per i candidati alle borse di studio di "Specchio dei tempi"

E' l'ora della prova per i candidati alle borse di studio di "Specchio dei tempi" Si avvicinano gli esami delle scuole medie e d'avviamento E' l'ora della prova per i candidati alle borse di studio di "Specchio dei tempi" Potranno concorrervi i ragazzi che, in disagiate condizioni familiari, abbiano ottenuto i migliori voti e intendano continuare gli studi tecnici - Sono sette (per ciascuna delle province piemontesi e per la Valle d'Aosta); ognuno dei meritevoli potrà contare, fino al termine dei corsi, su un aiuto complessivo di due milioni e mezzo - Più tardi verrà assegnato un premio unico di un milione per lo studente che abbia conseguito, superando gli ostacoli più gravi, la miglior licenza liceale L'anno scolastico volge al termine; migliaia di alunni delle scuole medie inferiori e degli istituti di avviamento si preparano all'esame di licenza. Per molti ragazzi — 1 più bravi ed in più disagiate condizioni economiche — quei voti avranno particolare importanza: dal risultato Anale dipende la possibilità di concorrere alle sette borse di studio di 500.000 lire ciascuna, istituite nello scorso marzo da Specchio dei tempi. Gli scolari e le famiglie ricordano certo i motivi che hanno suggerito l'iniziativa, gli scopi e le modalità di queste < borse ». Purtroppo tanti ragazzi dotati di ingegno e di volontà per seguire gli studi superiori, ne sono impediti dalla situazione economica o familiare: cosi si perdono molti talenti, si sciupa una fra le ricchezze più preziose del paese. Specchio dei tempi ha voluto assicurare almeno a sette dei più bravi (uno per ogni provincia piemontese) la possibilità di giungere, senza preoccupazioni finanziarie, al titolo superiore di stùdio in una qualsiasi specializzazione < tecnica». (Limite, quest'ultimo, stabilito non già per creare una graduatoria di utilità fra istruzione tecnica e classica, ma perché la nazione ha soprattutto un urgente bisogno di tecnici). Le norme per l'assegnazione delle «borse» furono pubblicate, nel giornale e attraverso manifesti affissi in tutte le scuole e negli albi pretori dei Comuni, fin dal marzo scorso. Ora le ripetiamo testualmente: Per ricordare il centenario dell'Unità d'Italia, La Stampa, tramite « Specchio dei tempi », ha istituito sette borse di studio da 500.000 lire, una per ogni provincia del Piemonte (Torino, Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Vercelli) e per la Valle d'Aosta. a) Le borse sono destinate a quei ragazzi d'ambo i sessi, non ripetenti (salvo che per comprovate ragioni di salute o di famiglia), che nella sessione estiva conseguiranno con i migliori voti la licenza di scuola media inferiore o di avviamento, in un istituto statale, pareggiato o parificato della provincia in cui risiedono, e che intendano proseguire gli studi iscrivendosi ad un istituto tecnico (statale o pareggiato o parificato )per geometri, per periti, per ragionieri, ad un istituto agrario, ad un istituto professionale, a un liceo scientifico nell'ambito della regione piemontese o della Valle d'Aosta. b) Qualora nella stessa provincia o nella Valle ci fossero due studenti a pari merito per voti e per situazione familiare la borsa sarà, data a tutti e due. Se fossero in numero maggiore a pari merito, la borsa sarà data a due di essi, secondo sorteggio alla presenza di un notaio. c) / ragazzi prescelti riceveranno ogni anno 500.000 lire sino al conseguimento del diploma, purché se ne mostrino degni per condotta, volontà e profitto. Giudicherà ogni anno la commissione nominata dalla Direzione de La Stampa. d) 7 candidati debbono appartenere a famiglie di condizioni economiche disagiate. e) / candidati dovranno presentare entro il 31 luglio 1961 una dichiarazione del Comune sulle condizioni economiche della famiglia e un certificato con i voti della licenza, rilasciato dalla scuola, e una domanda sulla quale indichino l'istituto che intendono frequentare. I documenti in carta libera, chiusi in busta, dovranno essere spediti raccomandati a La Stampa - Borse di Studio Torino. Entro il SI agosto 1961, i prescelti riceveranno la notizia della assegnazione della borsa. A questo documento già noto, dobbiamo aggiungere ora che è stata istituita la Commissione giudicatrice. Essa è composta dal prof. Piero Bodda, docente di diritto amministrativo, vice-rettore della Università, presidente della Commissione; dal prof. Piero Mari inotti e dal dott. Giovanni Trovati; segretario il prof. Fausto Frittitta; notaio l'avv. dottor Remo Morone. Specchio dei tempi ha dunque messo a punto, anche nei particolari amministrativi, la sua Iniziativa; adesso il compito è tutto degli studenti. Sappiamo che per molti una borsa di studio da mezzo milione (e soprattutto la speranza di poter disporre, nell'intero quinquennio fino alla licenza superiore, di due milioni < mezzo) è di un'importanza es senziale: può determinare tutta la loro vita futura; e sappiamo anche che solo una parte dei meritevoli potrà essere premiata. Vorremmo consiglia re a tutti i ragazzi che aspirano alle « borse >, di tentare di conquistarle con una prepa razione agli esami intensa, appassionata, ma serena; e di ricordare che il loro sforzo, anche se non verrà premiato dall'iniziativa de La Stampa, non sarà inutile per 11 loro avvenire. La stessa raccomanda¬ zione ci permettiamo di rlvol-| gere anche alle famiglie: esortino, si, i loro figli a dimostrare una seria volontà di vittoria, ma non 11 tengano responsabili di un eventuale insuccesso. E' già molto Importante, nella scuola come nella vita, essere moralmente degni di un premio. * * Più tardi, nell'estate, la stessa Commissione assegnerà un altro premio de La Stampa: un milione al giovane che avrà conseguito la licenza liceale (classica o scientifica) con i migliori voti, e superando con maggior coraggio i più seri ostacoli di carattere personale o familiare. Le sette < borse » destinate ad licenziati delle scuole medie inferiori o d'avviamento, vogliono aiutare alcuni ragazzi a continuare gli studi in quelle condizioni di sicurezza e di tranquillità, che le famiglie non possono garantire; questo premio, invece, unico per tutto il Piemonte e la Valle d'Aosta, vuol compensare uno dei molti studenti (ce ne sono più di quanti si pensi1), che soltanto a prezzo di durissimi sacrifici, e qualche volta di sforzi veramente eroici, giungono al difficile traguardo della licenza liceale. Ogni anno la cronaca segnala molti casi patetici ed esemplari: ragazzi colpiti da malattie, vissuti in estrema povertà, costretti a studiare nelle ore lasciate libere dal lavoro, che giungono al termino del liceo solo per una volontà, un'abnegazione, un vigore spirituale d'eccezione. La Stampa desidera che uno almeno, il più meritevole, sia premiato, e che riceva un aiuto utile per i suoi studi universitari. Manca ancora un mese e mezzo al termine degli esami di licenza liceale; ma fin d'ora La Stampa invita i Provveditori agli studi, 1 presidi, i professori ed anche 1 lettori a non dimenticare i «cast» più meritevoli che essi conoscano. Da queste segnalazioni, prima dell'autunno, la Commissione farà la sua scelta — secondo quei criteri di equità, di comprensione affettuosa, di solidarietà umana che ispireranno ogni suo giudizio.

Persone citate: Fausto Frittitta, Giovanni Trovati, Piero Bodda, Piero Mari, Remo Morone