Strade bloccate e torrenti in piena frane e incendi causati dai fulmini

Strade bloccate e torrenti in piena frane e incendi causati dai fulmini Imperversa il maltempo: arari danni e pericoli Strade bloccate e torrenti in piena frane e incendi causati dai fulmini Presso Cambiano cede la massicciata della Torino-Genova : per un tratto di cento metri i binari sono sospesi sul vuoto, interrotto il traffico - La folgore e il fuoco distruggono una carrozzeria - Cede il selciato in via Madama Cristina - A Trof arello la « statale » è sommersa da 30 centimetri d'acqua - Straripa il torrente Banna - Alberi sradicati Anche ieri il maltempo ha imperversato su Torino e sui centri limitrofi. Le prime avvisaglie degli ormai quotidiani temporali si sono avute verso le 14: cielo cupo, percorso da nuvoloni gonfi di pioggia. Pochi minuti dopo, l'acqua ha cominciato a cadere fitta, tra lampi e tuoni. Le strade, le campagne sono sature di pioggia, i fiumi sono gonfi: se la situazione non migliora, si ripeteranno i disastri provocati dalle precedenti alluvioni. Danni e pericoli se ne sono registrati un po' dappertutto già ieri. Alle 15, il centralino dei vigili del fuoco cominciava a ricevere le prime richieste di soccorso. Tutte le squadre disponibili partivano verso le località più colpite. Quattro accorrevano a Te itone, due In cascinali di Valle Ceppi e di Briccola, altre due in una carrozzeria di via Pevera gno, oltre ancora in una villa disabitata di via Guido Volante. Fulmini o infiltrazioni nelle apparecchiature elettriche avevano provocato incendi. Nella carrozzeria torinese i danni ammontano a circa quattro milioni. Nella villa, che appartiene alla signora Maria Giai-Levra, si limitano a 300 mila lire. I pompieri accorrevano anche in via Madama Cristina, dove all'altezza del n. 83 avevano ceduto alcuni lastroni della strada, accanto ai binari del tram. -Un camion, passandovi sopra, aveva rischiato di sprofondare. Si era rotto il differenziale, metà del carico per il sobbalzo era precipitato a terra. I guai più gravi, il maltempo li ha causati nel tardo pomeriggio a 200 metri dalla stazione ferroviaria di Cambiano, sulla linea Torino-Genova. In quella zona le rotaie si snodano lungo una massicciata sopraelevata. Sotto di essa passano numerosi cunicoli per a r il drenaggio dell'acqua piovana, che affluisce dalla collina. Ieri alle 17,45, uno dei ruscelli traboccanti e impetuosi ha corroso il rivestimento in muratura di un cunicolo, provocando una frana di terra per una lunghezza dì quasi cento metri e una larghezza di 5. I binari sui quali transitano i convogli diretti verso Asti sono rimasti, in quel tratto, sospesi nel vuoto. Quelli attigui, meno esposti alla furia dell'acqua, sono rimasti indenni. Ad accorgersi per primo del franamento della massicciata fu il casellante Vittorio Poli, di Cambiano. Ha subito dato l'allarme al capostazione. I treni in arrivo dalle opposte direzioni sono stati fermati a Cambiano e a Trofarello. L'ultimo convoglio passato sul tratto pericolante era un «merci) proveniente da Trofarello, ma per fortuna a quell'ora la massicciata resisteva ancora. Alle 18,30 è giunto da Roma il diretto 12: bloccato a Cambiano, un paio d'ore più tardi ha dovuto retrocedere fino ad Alessandria e raggiungere Torino dalla linea di Casale. I treni in partenza da Torino e in servizio locale si arrestano a Trofarello per trasbordare su pullman i viaggiatori. Tecnici e operai del Compartimento, accorsi sul luogo della frana, hanno immedia temente iniziato il lavoro di consolidamento del binario non danneggiato: nella notte l'opera è stata condotta a termine, ma il transito sul binario unico provocherà ritardi sull'intera linea. Nella stessa zona, l'acqua che precipitava dalla collina ha investito anche la strada statale. Per lungo tratto l'asfalto era coperto da una ventina di centimetri di fanghiglia. Gli automezzi si avventuravano a passo d'uomo, rischiando di rimanere impantanati. Eguale pericolo hanno corso i veicoli su un lungo tratto della « statale > nei pressi di Trofarello, dove un torrente era straripato. Da Moncalieri alla frazione Basso-Moriondo, quasi un chilometro della < statale» erasommerso da 30 centimetri di acqua e fango. Il torrente Ruba aveva superato gli argini alle 15,30, l'allagamento ha interrotto il traffico fino alle ore 19,30. Appena le acque si sono ritirate, sono entrate in funzione escavatrici meccaniche per sgombrare la strada dai detriti. E' stato anche dragato il letto del torrente, per facilitare il deflusso. Interrotta, per lo straripa mento del torrente Banna, è ri masta per alcune ore anche la strada provinciale Carmagno- la-Chieri, nei pressi eli Santena. A decine si contano i principi di incendio causati dai fulmini caduti su cascine o case coloniche in tutta la zona che circonda Torino. Fienili, tettoie, stalle hanno corso il rischio di essere distrutti. Albe- taMrolecavctateri sradicati, cantine invase dal , l'acqua, tegole divelle costituì- o. _„ ' ,. ° ,„,lu scono altre conseguenze del violento nubifragio. Le campagne hanno subito danni ingen ti, molte colture sono irrime diabilmente perdute. mHar A Trofarello sono stati impiegati i bulldozers per sgombrare la strada per As

Persone citate: Banna, Maria Giai-levra, Moriondo, Vittorio Poli