Per un giorno ed una notte a Le Mans macchine sport a quasi duecento all'ora

Per un giorno ed una notte a Le Mans macchine sport a quasi duecento all'ora Per un giorno ed una notte a Le Mans macchine sport a quasi duecento all'ora La corsa valevole per il campionato mondiale marche prende il via domimi - Cinquantacinque vetture, tra cui 22 italiane • Rivalità Ferrari-Maserati - Nelle piccole cilindrate le Fiat-Abarth puntano ad un'affermazione Tra domani, sabato, e domenica prossimi si disputa la 24 Ore di Le Mans, prova valevole per ii campionato mondiale macchine sport. L'anziana I corsa francese, nata nel 1923 come prova di gran fondo, è oggi considerata la più importante manifestazione automobilistica del mondo, sia per la sua severità tecnica che per i riflessi propagandistici che ne derivano alle marche partecipanti. Il circuito della Sarthe, su cui la 24 Ore si svolge, è estremamente rapido — e quindi assai difficile — per la sua planimetria, dove a lunghi tratti diritti succedono curve piuttosto veloci, salvo un paio ad angolo retto che richiedono nelle macchine energiche decelerazioni Il suo sviluppo è di 13.480 metri. Record sul giro a oltre 202 di media, che resiste dal 1957 (lo stabilì Mike Hawthorn su Ferrari 4100): record generale della corsa: Flockhart-Bueb su Jaguar con 182,217 orari. Cinquantacinque sono le macchine sport e gran turismo ammesse alla gara, rappresentanti 13 Marche così suddivise per numero: Ferrari 11; D. B.Panhard e Lotus 6: Maserati, Aston Martin e Porsche 5; Fiat-Abarth 4: Triumph e Austin-Healey 3; A. C-Bristol, Osca e Sunbeam 2; Cooper 1. In complesso, 22 vetture italiane e altrettante inglesi, sei francesi e cinque tedesche. E' comunque più che probabile la vittoria assoluta sia in gioco tra le sole vetture italiane, anzi tra le Ferrari e le Maserati, con un certo margine di maggiori chaners alle prime. La Casa di Mai-anello partecipa con un formidabile lotto di macchine dei modelli più recenti: dalla nuova 2400 con motore posteriore affidata a Von Trips-Ginther, alle collaudatiBsime 12 cilindri trionfatrici a Le Mans lo scorso anno, pilotate dalle coppie Phil HillGendebien e Mairesse-Parkes (quest'ultimo corridore è un inglese, giovanissimo, da molti considerato la rivelazione del 1961), per finire a un'inedita betlinetta, sempre a 12 ci¬ lindri e motore anteriore, con interessanti modifiche meccaniche e una carrozzeria aerodinamica appositamente studiata dalla Pininfarina, che sarà pilotata dal giovane Giancarlo Baghetti in coppia con il francese Tavano. Infine, sempre con macchine modenesi ma di proprietà di privati o di scuderie, gareggeranno Stiiiing Moss e Graham Hill (su una «gran turismo >), fratelli Pedro e Ricardo Ro driguez e Carlo Mario AbateMaurice Trintignant, al volante di una 12 cilindri sport. Significativa appare la presenza di Moss su vettura italiana. A questo imponente schiera mento della Casa del Cavalli- no rampante, la Maserati op-pone cinque macchine — tutte affidate a Scuderìe private — tra cui tre di nuovissimo tipo, con motore posteriore a 12 cilindri (i cui equipaggi non sono ancora formati) che rappresentano la grossa incognita della « 24 Ore >. E poi un paio di quelle 4 cilindri che sono tutt'altro che superate, come due domeniche fa han- n e l e i m no dimostrato Gregory e Cassner (ancora in coppia a Le Mai.s) vincendo la 1000 km. del Niirburgring. Tra le macchine straniere, le più temibili alla distanza possono essere le Porsche 2000 di Bonnier-Gurney e di BarthHerrmann, la Lotus 2000 di Arundell-Trevor Taylor e le Aston Martin gran turismo di Clark, Salvadori e Ireland. , | Nelle piccole cilindrate, infine, le Fiat-Abarth si batteranno per l'affermazione di classe e per la classifica all'indice di prestazione. f. b. a

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