Pochi gli esami all'Università per lo sciopero degli assistenti

Pochi gli esami all'Università per lo sciopero degli assistenti Pochi gli esami all'Università per lo sciopero degli assistenti Oggi la categoria continua l'astensione - A Torino anche i professori « incaricati » respingono l'invito a riprendere il lavoro Con l'astensione totale da ogni attività ha avuto inizio ieri lo sciopero degli assistenti universitari e del Politecnico. In entrambi gli Atenei c'è stata la sospensione quasi completa degli esami; rimaste chiuse le facoltà di lettere, legge e magistero, in altre si formava qualche Isolata commissione con professori di ruolo ed alcuni incaricati non aderenti all'agitazione. Lo sciopero è previsto fino al giorno 14. Stamane alle 9 il presidente nazionale degli assistenti prof. Vitelli avrà un colloquio con il ministro sen. Bosco, cui eventualmente ne seguirà un altro nel pomeriggio con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, on. Delle Fave. 11 prof. Cetini, presidente torinese della categoria, ci ha dichiarato: c Proseguiremo l'agitazione secondo le direttive della nostra presidenza nazionale, indipendentemente dalle notizie contraddittorie secondo cui l'Associazione incaricati avrebbe invece deciso di sospenderla, in attesa dell'esito dei colloqui con il ministro. La nostra associazione persegue finalità ben distinte da quella degli incaricati, e comunque sembra che questi ultimi non abbiano ancora delimata un'unica linea di condotta su piano nazionale ». Ieri sera gli assistenti hanno diramalo un comunicato in cui st afferma che * la prima giornatn dell'astensione degli assisteni' univeialtari dalle attività acca denuche si e svolta in modo sod disfacente », si ribadisce la con tinuazlone dello sciopero e si preci»» che « le notizie sulla de cisione del presidente dell'Associazione dei. professori incaricati di sospendere l'agitazione In corso della categoria, non riguardano gli assistenti ». Contemporaneamente da Roma l'Associazione nazionale professori incaricati ha rivolto ai suoi aderenti l'invito a riprendere l'attività, « perché il colloquio con il ministro Bosco possa svolgersi in un clima di comprensione e di distensione ». Ma la sezione di Torino, con quelle di altre città, come pubblichiamo in prima pagina ha respinto la proposta. Gli assistenti tengono a ribadire che il loro sciopero non ha soltanto scopi sindacali, non intende ottenere esclusivamente l'aumento degli stipendi, il maggior numero di cattedre e lo snellimento della carriera. SI tratta anche di un'agitazione con significato di pubblica protesta contro le gravi condizioni di arretratezza dell'istruzione superiore italiana. Il manifesto che annuncia lo sciopero aflerma: «In un mondo in rapida evoluzione, che tonda essenzialmente le sue conquiste sulla solidità e sull'efficienza delle strutture della ricerca scientifica e dell'istruzione pubblica, il nostro paese presente un'Università vecchia e inadeguata, certo tra le più vecchie e inadeguate strutture della nostra società civile ». Già nei giorni «cinsi l'Unuri (Unione nazionale universitaria) aveva inviata l'adesione e la solidarietà degli stu • lenti alle rivendicazioni degli as sistemi universitari; ieri anche l'Interfacoltà comunicava la solidarietà dei suoi iscritti ali agiI fazione In corso.

Persone citate: Delle Fave, Vitelli

Luoghi citati: Roma, Torino