Dopo la "marcia della morte,, Eichmann ebbe una decorazione

Dopo la "marcia della morte,, Eichmann ebbe una decorazione La deportazione degli ebrei un gli e resi Dopo la "marcia della morte,, Eichmann ebbe una decorazione Lo stesso Himmler temeva di urtare il capo degli « affari ebraici » - Le giornate del novembre 1944 rievocate da una sopravvissuta, la signora Fleischmann - Chi cadeva veniva ucciso sul colpo (Nostro servizio particolare) • Gerusalemme, 1 giugno. • Una sopravvissuta all'olocausto nazista in Ungheria ha deposto oggi sulla «marcia flella morte » organizzata da Adolf Eichmann nell'autunno del '44 dopo il fallito tentativo di Horthy di staccare il governo magiaro dalla Germania hitleriana. E' la signora Aviva Fleischmann; la signora ha preso la parola dopo una breve deposizione dell' avv. Breslaner sull'azione svolta dal famoso architetto svedese Raoul Wallenberg per salvare gli ebrei di Budapest La signora Fleischmann — « Nel '44 io lavoravo da un parrucchiere a Budapest. Un agente della Gestapo, Peter Hain, che era un cliente, una volta parlò dei plani di portare gli ebrei ai lavori forzati. Egli aggiunse che c'era un uomo a Budapest che sapeva come tratiare gli ebrei e fece 11 nome di Eichmann. Questa fu la prima volta che sentii il nome dell'imputato... Dopo il Putsch nazista del 15 ottobre 1944 che mise al potere Andor Szalasi gli ebrei di Budapest vennero rinchiusi per cinque giorni nelle loro case. Il 10 novembre alle 6 del mattino gli uomini delle frecce incrociate (la milizia fascista ungherese) vennero a casa nostra e ci obbligarono a scendere tutti in cortile. Mio padre era cieco e mia madre si prese cura di lui. Essi lasciarono mio fratello e presero me « Fummo condotti a una fabbrica di mattoni in un sobborgo di Budapest. Vi erano dei cadaveri che giacevano sulla strada Vid' i bracciali gialli. Non vi era dubbio che erano ebrei. Nella fabbrica vi erano già migliala dì persone. Vennero tenuti là tutta la notte e tutto 11 giorno. Vi erano dei bambini inferiori ai . 12 anni. Mia cugina, incinta di otto mesi, era anch'essa con noi». . Poi ebbe inizio la marcia. Dopo cinque giorni ininterrotti di cammino la signora Fleischmann e altre donne furono rinchiuse in un grande allevamento di porci che serviva da stazione di tappa per gli ebrei rastrellati. La teste e le sue sventurate compagne erano addette ad umili lavori dì pulizia. Giunse alla fine alla frontiera austriaca e dopo altre peregrinazioni assieme ad oltre 1600 persone fu rinchiusa In un grande capannone industriale con la scusa di una- malattia pcrtdqspBaErHGpRipgdspqmtgmdnmToinielti-ve-lASS fecero.gggjg-Jgere il pavimento di pàglia e sparsero pidocchi per diffondere la malattia. La signora Fleischmann visse in quell'orrore dal 18 dicembre al 2 aprile del 1945 quando 1 prigionieri furono liberati dalle truppe russe. < Erano molte le donne incinte che diedero alla luce 1 loro figli sotto gli sguardi beffardi delle SS. I neonati sopravvivevano solo poche ore. Anche le puerpere in massima parte morivano per mancanza di assistenza... Nel mese di gennaio venni inviata con altre donne a pulire un locale di un villaggio vicino dove erano rinchiusi un migliaio di ebrei. Erano carichi ' di plaghe e stavano morendo. Fra i moribondi riconobbi li marito di una mia amica. Cercai di avvicinarmi a lui per dargli da bere ma un SS mi sferrò un calcio. Solo una ventina sopravvissero. Tornata a Budapest cercai immediatamente la mia famiglia. Mio padre era sopravvissuto mentre mia madre era stata uccisa da un soldato tedesco perché era caduta a terra durante la marcia ». Il vice-procuratore Bach presenta quindi una serie di do cumenti relativi alla « marcia della morte ». Un rapporto del defunto dr. Rezsoe Kastner, capo del comitato di assistenza sionista, dal quale risulta che Eichmann litigò con il colonnello delle SS Kurt Becher perché le deportazioni continuassero; una d chlarazlone di Wisliceny, impiccato a Bratislava nel 1948, dice che Eichmann lo minacciò di farlo processare da una Corte marziale perché si era rifiutato dì accettare ebrei ammalati. Wisliceny dice che Eichmann si calmò solo quando egli gli fece, presente che Himmler poteva venire a conoscenza della c marcia della morte > che era stata effettuata contro i suoi ordini: una dichiarazione del generale delle SS Hans Juettner il quale disse a Norimberga di avere appreso dal comandante delle SS in Ungheria che era stato Eichmann il responsabile della « marcia della morte ». Durante il suo interrogatorio da parte della polizia israeliana, Eichmann aveva detto: <Non so quanta gente sia morta tranne quelli morti di morte naturale... Non ho visto coi miei occhi... Come principio non andavo mai a vedere questi spettacoli di miseria umana se non avevo ricevuto ordini specifici >. Nell'udienza pomeridiana, il vice-procuratore Bach presenta la testimonianza dell'ex-colonnello delle SS Kurt Becher al processo di Norimberga nella quale egli dice di avere comunicato ad Himmler che la marcia del novembre da Budapest al confine austriaco era stata < un assassinio ». < Himmler rimase colpito quando seppe della marcia e disse che Eichmann aveva violato i suoi ordini » Poi Himm ler chiamo Eichmann e fili disse' « Se voi avete Basassi nato ebrei finn ad ora. d'orainnanzi guardatevi da loro » Tuttavia Himmler accettò la proposta di decorare Eichmann con un'alta onorificenza. / Il vice-procuratore Bach fa rilevare l'incongruenza del fatto che Himmler accettasse di decorare Eichmann dopo che questi aveva dlsobbedito ai suoi ordini, ma citando sempre dalla testimonianza del Becher spiega che < Himmler aveva paura di provocare Eichmann per timore che si rivolgesse direttamente ad Hitler tramite Kaltenbruhner». a. p.