Contìnua l'espansione del mercato finanziario

Contìnua l'espansione del mercato finanziario Contìnua l'espansione del mercato finanziario Salite a 3240 miliardi nel 1960 le disponibilità complessive Forte aumento della domanda e dell'emissione di titoli azionari i e (Nostro servizio particolare) Roma, 31 maggio. Là nascita della lira italiana risale all'indomani della proclamazione dello Stato unitario che segnò anche l'inizio di una politica, nella sfera degli scambi, volta ad inserire in modo sempre più ampio l'economia del nostro Paese nel mercato internazionale. Tale politica non fu priva di vicissitudini e di fasi di arretramento. Comunque ir. un secolo, dal 1861 al 1960, il reddito reale per abitante si è complessivamente triplicato. E più della, metà dell'incremento sì è avuta nell'ultimo decennio, tra il 1951 e il 1960. Sono gli anni in cui, anche per effetto delle modificazioni nelle tecniche produttive e della attenuazione di alcune condizioni di inferiorità strutturale del nostro Paese, si, sono raggiunte mete che hanno Jafto a.ssumere'all'Italia la fisionomia di 'Centro- tfìxtn 1ftìttii r iettr,^ -ii'ùUtlmente inserito nelle grandi correnti di scambi internazionali. Queste sono, in sostanza, le conclusioni della relazione che il \ governatore della Banca d'Italia Guido Carli ha letto stamane all'assemblea generale ordinaria dei partecipanti al capitale dell'Istituto di emissione, cioè allo stato maggiore del mondo bancario e finanziario italiano. Secondo la tradizione, anche quest'anno la relazione del governatore della Banca d'Italia ha - rappresentato u/n .preciso documento dell'evoluzione economica italiana, analizzata e inquadrata nella situazione economica mondiale. Era attesa con notevole interesse per alcuni fenomeni verificatisi nelle economie occidentali, compresa naturalmente quella italiana e che avevano fatto sorgere questo quesito: « Anche nel corso del 1961 sarà mantenuto, in Italia, il ritmo di sviluppo registrato negli anni 1959 e 1960 ? ». Guido Carli è stato molto preciso per quel che ri guarda la panoramica dei ri sultati conseguiti nel 1960, ma ha mostrato riservatezza e cautela circa le prospettive a bre ve termine; ha voluto, cioèr\ evitare di dare una interpretazione prematura della tendenza espansiva avutasi anche nei primi mesi di questo 1961, quale segno di uno sviluppo crescente. Eppure tale tendenza costituisce, come precisa il documento letto da Carli, un indubbio € indice della consistenza del movimento di fondo ». /J governatore è passato poi a esaminare i riflessi dell'intensa espansione dell'economia italiana sulla bilanpia dei pagamenti, ponendo in rilievo chs l'andamento della domanda complessiva, ha determina to, da un lato, un forte aumento dell'occupazione e della produzione, dall'altro un incremento delle importazioni molto maggiore di quello delle esportazioni. Questo incremento si è concentrata principalmente nel settore dei prodotti finiti e in special modo in quello dei beni strumentali: infatti, mentre l'aumento generale delle importazioni è stato del 40 per cento, quello delle importazioni di beni strumentali è stato del 63 %. Ma anche la struttura delle nostre esportazioni è mutata, per effetto del processo di industrializzazione e di specializzazione in corsp: si è avuto infatti un aumento'relativamente maggiore delle esportazioni di prodotti che incorporano una più elevata quota di valore aggiunto, nella quale assume particolare rilievo il fattore lavoro. Dàlie considerazioni sul nostro commercio estero, qui brevemente riferite, si de-| duce che occorre mantenere il. sistema de!'jiostri prezzi interni -ih equilibrio con quello dei prezzi internazionali, e gli orientarneiiti produttivi sufficientemente elastici " per ,adeguarlialle esigenze mutevoli di una economia di mercato. Da quanto precede 11 dott. Carli ha tratto la conclusione che il concono dell'Italia alla spsittbcmfpllnpbavfimgasta1t1CcrrmedddBldbfdlps \ soluzione dei due più urgenti problemi attuali: aiuti ai Paesi meno sviluppati e liquidità intemazionale, dovrà accentrarsi soprattutto in quest'ultimo settore, mentre il contributo che l'Italia non ha mancato né mancherà di dare in materia di aiuti dovrà essere fornito in limiti e forme compatibili con le esigenze di sviluppo interno del Paese. Il governatore ha quindi rilevato come nello scorso anno V espansione dell' attività produttiva e l'accresciuto fabbisogno di capitali di esercizio abbiano determinato un notevole sviluppo delle esigenze di finanziamento. Oltre all'incremento verificatosi negli impieghi in titoli, i crediti bancari a breve termine a favore del settore privato sono aumentati di 1186 miliardi, rispetto a 678 nel 1959 e a soli 203 nel 1998. ' "La'raccolta di nuovi' dep'ositr'bTtìmff ha raggiimó «SI 1960 la cifra di 1368 miliardi, Contro 1271 nel 1959. Tenuto conto della parte affluita alle riserve obbligatorie, i mezzi rimasti disponibili sono, ammontati a 106] miliardi; ad essi si sono aggiunti 69 miliardi raccolti in forme diverse dai depositi, 37 attentiti mediante indebitamento perso la Banca d'Italia e 322 attinti alle riserve di liquidità precedentemente accumulate dalle banche, in prevalenza sotto forma di Buoni del Tesoro ordinari liberamente disponibili. L'abbondanza di mezzi esistenti sul mercato dei capitali é il minor assorbimento da parte del Tesoro hanno con sentito alle imprese produttive di acquisire fondi a medio e lungo termine per 1638 mi liardi, contro 1064 nel 1959, sia mediante prestiti e mutui, sia con emissioni azionarie e obbligazionarie. V ammontare complessivo delle emissioni di azioni e ob bligazioni si è ragguagliato Vanno scorso a circa il 71 per cento della formazione totale di disponibilità liquide, prò porzione notevolmente supe riore a quella degli ultimi quattro anni. Nonostante l'ec opzionale aumento delle emìs sioni azionarie, V offerta di nuovi titoli non è stata di en tità tale da soddisfare il forte incremento della domanda; ne è derivata una tensione del livello delle quotazioni, che nel l'estate 'hanno raggiunto pun te molto elevate. , Il dott. Carli ha quindi rilevato che la tendenza già in atto verso un ampliamento dèlie dimensioni del mercato monetario e finanziario italiano ha trovato conferma nel 1960. La nuova formazione di disponibilità complessive ha superato di oltre 600 miliardi quella del 1959, raggiungendo la cifra di 3240 miliardi; essa è composta per un terzo da titoli e per due terzi da altri crediti. Durante il quinquennio 19561960, il volume dei nuovi mezzi attinti al sistema bancario dal settore privato è andato descrescendo fino al 1958, in concomitanza con l'ampio indebitamento del Tesoro e del settore estero; per effetto del cambiamento di tendenza mostrato da questi ultimi,'durante il 1959 si è avuta, perà, una netta ripresa delVincremento dei crediti bancari, il cut importo fu in detto anno pari al triplo di quello del 1958; nel 1960 esso è raddoppiato rispetto al 1959. Per quanto concerne il periodo più recente, si è osservato che nei primi mesi del 1961 il. livello assoluto della IU quidità bancaria non ha presentato variazioni apprezzabili. In tali condizioni le autorità monetarie non hanno creduto opportuno di effettuare nuove emissioni di titoli di debito pubblico a media o lunga scadenza. Circa le prospettive per il futuro, in cui può ipotizzarsi una situazione di bilancia dei pagamenti in relativo equilibrio e da parte del tesoro il ricorso al mercato dei capitali per il finanziamento di eventuali maggiori spese di investimento, è possibile che Vistituto di emissione sia chiamato a regolare il processo di formazione della liquidità facendo perno anche sul volume del credito bancario a favore del settore privato. Conclusa la lettura del rapporto, Carli ha dato la parola a Giordano Dell'Amore, presidente dell'associazione fra le Casse di Risparmio, il quale dopo avere ricordato che < Il 1960 è stato un anno dei più felici per l'economia italiana » ha rivolto un indirizzo di saluto a Luigi Einaudi e Donato Menichella. ET stato, quindi, approvato alla unanimità il bilancio; l'assemblea s'è conclusa con l'elezione a scrutinio segreto del nuovo collegio dei sindaci. Vittorio Staterà

Persone citate: Carli, Donato Menichella, Giordano Dell'amore, Guido Carli, Luigi Einaudi

Luoghi citati: Italia, Roma