Mandato alla camera a gas il cane che si è fatto pugnalare per salvare la padrona

Mandato alla camera a gas il cane che si è fatto pugnalare per salvare la padrona jVozs sempre gii uomini serbano riconoscesisKa ai fedeli amici Mandato alla camera a gas il cane che si è fatto pugnalare per salvare la padrona In quell'occasione ebbe come premio una medaglia d'oro • Ora i suoi proprietari, pur avendo migliorato la situazione economica, non vogliono pagare la tassa e l'hanno portato al canile di Napoli - Il Questore ha fatto sospendere l'esecuzione del « pastore » tedesco (Dal nostro corrispondente) Napoli, 29 maggio. Gimmy, il « pastore » tedesco di cui parlarono i giornali italiani ed esteri nel febbraio del '59 pei aver salvato la vita alla sua proprietaria — ricevendo una pugnalata alla gola destinata alla donno — è stato mandato a morte nella camera a gas del canile municipale: dovendo scegliere fra il pagamento della tassa annuale e la perdita della bestia, gli stessi proprietari, Nazzare¬ nnrnbzddarpGdc no e Rosaria Gatti, non hanno esitato L'episodio che rese popolare Gimmy accadde il 31 gennaio del '59, in una squallida borgata di baracche presso la zona del porto, in via Alessandro Volta. Nel pomeriggio una donna, Luisa Paliotti, insieme all'amico Pier Paolo Meglio, si recò nella baracca della proprietaria del cane, Rosaria Gatti per « prendersi una soddisfazione ■». Vedendo l'uomo che alzava la mano armata di pugnale pronto a colpire la padrona, Gimmy si avventò e ricevette lui il colpo che gli squarciò il petto, recidendogli le arterie 'ugolari. Dopo più giorni, Gimmy fu salvato con numerose trasfusioni di plasma e sangue. Il ti febbraio nel « Rifugio Mariano Rispoli > appartenente alla sezione della Lega nazionale per la difesa del cane, vi fu una solenne cerimonia in onore del « pastore > Gimmy. In quella circostanza venne anche data a Gimmy una grossa ed artistica medaglia d'oro puro con inciso ca Gimmy, cane eroico». Da allora sono trascorsi due anni e le condizioni della famiglia Gatti appaiono migliorate. Lui, il capo famiglia, impiegato come autista all'Inac (Imprese napoletane automobilistiche consociate), una ditta che lavora per conto delVazienda municipale dei trasporti, guadagna 70 mila lire mensili. Ha lasciato la baracca affittando un appartamentino al numero 49 della Calata Ponte di Casanova. Il più grande dei loro tre bambini, Fernando, frequenta l'avviamento commerciale, gli altri due, Luigi ed Enzo, . vanno ancora [ alle elementari. Recentemente vi è stata un'ispezione deU'Ujftcio veterinario e poco dopo il capo famiglia si è vista giungere una notifica per una tassa di i-').!i7', lire perché teneva < un cane di lusso >. Reclamò « gli fu spiegato che se un cane s\ trova in una zona di estrema periferia, dove vi sono campi e orti, viene considerato « da guardia » e si pagano solo 7 mila lire, mentre tutti gli altri — compreso quello di cui si servono i ciechi se non vengono dati da uno speciale ente — devono essere considerati « cani di lusso ». Fu così che dovendo scegliere fra il Zimifarsi in qualche cosa — per esempio le sigarette — o il rinunciare alla televisione f< Capisce, co me si fa oggi a vivere senza tvf », ci ha detto con piena sincerità), egli e sua moglie, consigliatisi, non ebbero dub bi. E sabato scorso Nazzare 110 Gatti, pre*o Gimmy, lo por tò con sé al guinzàglio. Il cane credeva fosse una passeggiata e venne tutto felice. I due giunsero in via Sant'Eframo Vecchio, dov'è il canile municipale. E' là che venI gono rinchiusi i cani senza ; nessuno, o quelli i cui padroni j?ion possono, o non vogliono, M^^Sfe^^^ \ ie bestie sono mandate nelle camere a gas. Dovrebbero morire quattro alla volta, ma per fare economia di preparato chimico vengono posti in otto nella cella delle esecuzioni. E l'insufficiente quantità di veleno prolunga in modo atroce la loro agonia Allorché Gimmy giunse nel canile se ne stette calmo perché aveva vicino il suo padrone. Tutto accadde in un baleno. E neanclie quando il cane si vide nella gabbia abbaiò, rimanendo a guardare fiducioso chi lo aveva accompagnato. Ma poi, nel constatare che il padrone lo lasciava, si lanciò sulle sbarre scrollandolo e guaendo come piangesse. Domani mattina Gimmy dovrebbe morire. Ma il questore, Michele Broccoli, presidente dell'Associazione napoletana della Lega del cane, informato all'ultimo momento, è intervenuto, ottenendo che l'esecuzione fosse sospesa e il cane affidato a lui, in attesa che qualcuno voglia prenderlo per compagnia e per difesa, tanto più che è uno splendido e gio vane esemplare <;> Il cane pastore Gimmy con la padrona, signora Gatti, in una foto di due anni «alllllilliiiiiillllillllinitiiiiii imi sin 111111111111111 iiiiiiiiiiimiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiliiiiiliiii

Persone citate: Casanova, Gatti, Luisa Paliotti, Mandato, Mariano Rispoli, Michele Broccoli, Rosaria Gatti

Luoghi citati: Napoli