Un morto e due feriti gravi in incidenti avvenuti sullo stesso tratto dell'autostrada

Un morto e due feriti gravi in incidenti avvenuti sullo stesso tratto dell'autostrada Tra i caselli di Santhià e Carisio, provocati dalla fitta pioggia Un morto e due feriti gravi in incidenti avvenuti sullo stesso tratto dell'autostrada Alle 10 di mattina, due auto si scontrano frontalmente - Dai rottami vengono estratti due feriti: uno di essi, un ingegnere milanese, muore all'ospedale di Santhià; il secondo, un commerciante di Caluso, versa in fin di vita - Un'ora dopo un funzionario di una casa editrice di Milano si schianta in « Giulietta» contro un camion (Dal nostro corrispondente) Santhià, 27 maggio. Due automobili si sono scontrate frontalmente, stamane poco prima delle ore 10, sull'autostrada Torino-Milano, nel tratto compreso fra i caselli di Santhià e Carisio mentre imperversava la pioggia. Nell'incidente ha perso la vita un professionista milanese, il prof. ing. Mario Checchetti, di 59 anni, abitante a Milano in piazza Sicilia 1, ed è rimasto gravemente ferito un giovane commerciante in calzature di Caluso, Giovanni Actis Alesina, di 26 anni. L'ing. Checchetti viaggiava a bordo di una < Fiat 1200 », diretto verso Torino, mentre il commerciante di Caluso procedevanella direzione opposta, al vo- lante di una < 1100 » tipo familiare Lo scontro fra le due automobili è avvenuto subito dopo che la <1200y dcll'ing. Checchetti aveva superato la pendenza di un dosso. Per un legnerò scarto, dovuto forse al fondo stradale reso viscido dalla pioggia, le due macchine ii sono schiantate l'uno nell'altra, frontalmente. Secondo un'altra versione, l'incidente sarebbe stato involontariamente causato dal commerciante di Caluso. L'Actis, colto da un improvviso malore, sarebbe sbandato all'improvviso e avrebbe tagliato la strada all'auto del professionista milanese. Nell'urto, i cofani delle due macchine si sono letteralmente accartocciati e le carrozzerie sono state trasformate in un ammasso di rottami. I due protagonisti dell'incidente venivano soccorsi da alcuni automobilisti di passaggio che si erano fermati sul luogo dello scontro. Tanto l'ing. Checchetti che il commerciante di Caluso venivano estratti dai rottami delle loro vetture in condizioni preoccupanti e trasportati immediatamente all'ospedale di Santhià. II professionista milanese decedeva verso le li. senza aver ripreso conoscenza, per una graie lesione al capo e ferite multiple in altre parti del corpo. L'Actis versa tuttora in pericolo di vita per la frattu- ra dei due femori e di una clavicola e per altre lesioni. Il giovane commerciante di Caluso si stava recando a Milano per concludere un'importante affare. Un'ora dopo, nello stesso tratto di autostrada, una < Giulietta » pilotata dal dott. Angelo Pennella, di SU anni, abi¬ tante a Milano in via Nazza ri S, funzionario della casa editrice « Mondadori », è andata a schiantarsi contro il cas sone posteriore di un autocarro, guidato dall'autista Aldo Pannarono, del deposito di Leinl della « Pibigas ». L'incidente è accaduto men tre il dott. Pennella tentava di sorpassare il camion. E' probabile che un'altra macchina si sia parata all'improvviso davanti alla « Giulietta » ed abbia costretto l'automobilista milanese ad una brusca sterzaiar ' Nell'urto, la « Giulietta » s'f è sfasciata quasi completamente. Il dott. Pennella ha riportato la commozione cerebrale ed è stato ricoverato all'ospedale di Santhià con una prognosi di 1)0 giorni. Il dott. Pennella è capo dell'ufficio pubbliche relazioni della casa editrice milanese. Era diretto a Torino per insediarsi in un ufficio presso il Comitato di « ItaHa 61». d> r> Cosi appariva dopo l'incidente la «familiare» coinvolta nello scontro sull'autostrada

Persone citate: Actis, Aldo Pannarono, Giovanni Actis Alesina, Mario Checchetti