Le responsabilità dei dirigenti aumentano col progresso economico

Le responsabilità dei dirigenti aumentano col progresso economico Il congresso a Torino degli imprenditori cristiani Le responsabilità dei dirigenti aumentano col progresso economico Relazioni dell'ing. Diego Guicciardi, presidente della Shell; del dott. Salvatore Magri, presidente della Finmeccanica; dell'ing. Niccolò Gioia, della direzione generale Fiat; del prof. Tocchetti, dell'Università di Napoli Le imprese, con lo sviluppo delle tecniche produttive, stan no assumendo dimensioni e compiti sempre più vasti. La loro importanza nella struttura sociale moderna diventa, sotto molti aspetti, determinante. Il padrone — nel senso ottocentesco di uomo che esercita il comando — tende a scomparire. Subentrano l dirigenti a cui toccano compiti nuovi e crescenti responsabilità di fronte a tutto il paese. La seconda giornata del 10° Congresso nazionale dell'Unione cristiana imprenditori dirigenti (Ucid) ha dibattuto i vari aspetti del problema. Ai lavori, svoltisi nel ' < Salone dei cinquecento > dell'Unione industriale (oggi si prosegue nella sala delle conferenze del Museo dell'automobile) hanno partecipato autorità, rappresentanti stranieri ed esponenti del mondo economico-industriale italiano. * * 11 presidente della c Shell Italiana > ing. Diego Guicciardi, nella seduta antimeridiana, ha svolto la prima relazione 311 « Il processo sociale di formazione della dirigenza italiana». Da una recente inchiesta < campione > svolta dalia < Shell Italiana > su circa ì Mi) persone — dirigenti, capi d'industria, professionisti, docenti universitari, uomini politici, ecclesiastici — è risultato che la maggioranza proveniva dai centri con popolazione superiore ai 100 mila abitanti. I figli di impiegati rappreseli tavano il 12 per cento, quelli di commercianti 1*11,1 per cen to, quelli di operai il 3,6 pei cento. < La nostra società — ha affermato l'oratore — non è divisa in caste, ma non è neppure una società che abbia risolto tutti i suoi problemi di selezione. Se il nostro paese vorrà accelerare 1 tempi dello sviluppo sociale dovrà occuparsi a fondo della formazione di una classe dirigente più numerosa e proveniente da tutte le categorie economiche». Il dott. Cazzaniga, presidente della <Esso Standard Italiana » — che dirigeva il dibattito — ha quindi dato la parola al dott. Salvatore Magri presidente della Finmec: canica il quale ha riferito sul tema < Evoluzione degli atteggiamenti dirigenziali » Egli si è soffermato sullo sviluppo, avvenuto nel tempo, dei rapporti tra imprenditori, capi d'impresa, dirigenti e prestatori d'opera, specie per quanto riguarda l'armonia dei rapporti tra capitale e lavoro. Nel presentare un quadro degli ordinamenti in vigore nei paesi liberi e democratici per regolare i conflitti di lavoro, il dottor Magri ha affermato: c A somiglianza di quanto avviene in paesi come l'Inghilterra, il Belgio, la Germania, converrebbe affidare il compito di regolare tali conflitti ad istituzioni permanenti composte da magistrati assistiti da esponenti dei datori di lavoro e dei prestatori d'opera ». « Se si vuole raggiungere il massimo di efficienza — ha proseguite- — occorre stabilire l'obbligo che il tentativo di conciliare la vertenza, nella libera scelta finale delle parti, debba precedere la dichiarazione di sciopero. Tentativi postumi trovano spesso gli animi esacerbati dalla passione e dagli interessi già lesi ». * * Al pomeriggio — presidente di turno l'amministratore delegato e direttore generale della Fiat ing Bono — la seduta è proseguita con la relazione su il « Progresso nelle tecniche produttive » presentata dall'ing. Nicolò Gioia direttore assistente della direzione generi le Fiat. Nel 1861, all'indomani della unità d'Italia, 25 milioni di abitanti di sette Stati diversi, vivevano in prevalenza di agricoltura, pesca, artigianato e commercio. Tra il 1875 e il 1915 nascevano quasi tutte le principali Industrie attuali. Il ritmo di incremento dell'industria nazionale a quell'epoca doveva essere del 2-2,5 per cento annuo < un risultato notevole in senso assoluto ». La ripresa economica dopo il 1945 può essere definita < l'episodio migliore della nostra unità nazionale » Per un giudizio sereno non bisogna dimenticare gli aiuti pervenutici dagli Stati Uniti. Oggi, ad un secolo di distanza, la popolazione italiana è raddoppiata, il reddito nazionale netto è aumentato di 8 volte e mezzo e il reddito medio per abitanti è aumentato di 5 volte. Il processo dì industrializzazione oggi è caratterizzato da una ricerca assidua di ogni sia pur minimo aumento di produttività, congiuntamente ad un costante miglioramento delle condizioni di lavoro, dei salari reali, dei costi di produzione, della qualità dei prodotti e della diminuzione dei prezzi di vendita. Nell'industria sono appena entrate l'elettronica e l'automazione e già slamo nell'epoca dell'energia atomica. « Nel prossimo futuro decrescerà il numero degli operai direttamente collegati alla produzione, aumenterà il numero degli addetti ai servizi con specializzazioni ad alto li vello; al loro fianco acquisteranno maggior peso gli impiegati ed i dirigenti e si verrà costituendo ed accrescendo la categoria dei tecnici. Questi fatti provocheranno enormi ripercussioni sulla struttura sociale del paese e soprattutto nelle funzioni della scuola. La scuola deve affrontare il problema della formazione professionale fuori dai vecchi schemi ». Ultimo relatore della giornata è stato il prof. Tocchetti dell'Università di Napoli, sviluppando il tema « Evoluzione dei criteri di direzione aziendale». <I dirigenti — nella presente situazione — giocano un ruo. lo determinante ed i loro eventuali errori non sempre possono essere corretti dall'azione legislativa prima di giungere ad insanabili punti di rottura. L'impresa è diventata una entità collettiva dalle cui decisioni dipende in gran parte il benessere di tutti. I dirigenti hanno gravissime responsabilità. Basti pensare che tutte le insoddisfazioni, le difficoltà, le ingiustizie hanno diretto riflesso sul voto politico dei cittadini che entrano sempre più numerosi nelle aziende : Sergio Devecchi

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