Martinelli: «Il Mercato comune è aperto alle intese mondiali»

Martinelli: «Il Mercato comune è aperto alle intese mondiali» Alla Commissione del Senato Martinelli: «Il Mercato comune è aperto alle intese mondiali» Proposte riduzioni doganali con l'Efta, su basi reciproche - Auspicata la collaborazione inglese, salva l'integrità dei trattati di Roma - Migliorano gli scambi con il mondo comunista • il ministro apre il dibattito sugli aspetti economici della politica estera italiana (Nostro servizio particolare) Roma, 24 maggio. Il ministro Mai-tinelli ha oggi illustrato le linee principali del commercio italiano con l'estero impostando, alla terza commissione del Senato, il dibattito sugli aspetti economici della politica estera. Dopo aver ricordato che dalla fine della guerra l'Italia ha costantemente cercato di passare dai rapporti bilaterali a quelli multilaterali negli scambi con l'estero, entrando in una serie di organismi internazionali come L'Oece, il Gatt, la (Ceca, il ministro ha sottolineati) che le questioni <Ji maggiore attualità sul piano internazionale riguardano l'attuazione della Comunità economica europea e i suoi rapporti con i Paesi terzi, a cominciare dall'Inghilterra e tutto il gruppo dei Paesi aderenti all'Efta. L'Italia ritiene, ha precisato il ministro, che i trattati di Roma debbano restare integri e che, partendo da questa premessa, debbano essere esaminate con buona disposizione tutte le proposte e le esigenze dell'Inghilterra e dell'area della sterlina. Questa linea di condotta, ha aggiunto Martinelli, ha già favorito un avvicinamento della Gran Bretagna che sembra ora disposta ad una collaborazione organica con il Mercato comune. Ciò può preludere ad un passo analogo degli altri Paesi dell'Efta. Il ministro ha poi accennato alle preoccupazioni sorte in parecchi Paesi esterni al Mec per il progetto di unione doganale tra alcuni Paesi dell'America Latina e la Cee, e alle negoziazioni in corso tra i Paesi del Gatt per l'adozione della tariffa esterna del Mercato comune europeo. Egli ha fatto rilevare, a tale riguardo, che il Mercato comune ha offerto ai Paesi dell'Efta di ridurre, a condizione di reciprocità, la propria tariffa esterna del 20 per cento, così confermando che la Comunità europea non persegue Ani autarchici. Completando la rassegna degli organismi internazionali, Martinelli si è occupato dell'Oced che dovrà coordinare la assistenza ai Paesi in via di sviluppo e della partecipazione dell'Italia a tali programmi. Il problema per i Paesi in via di sviluppo — ha detto il ministro — è quello di aumentare le esportazioni con la garanzia del collocamento dei prodotti allo scopo di poter realizzare i propri programmi di sviluppo interno. Essi però hanno bisogno anche di un'adeguata assistenza tecnica e finanziaria che dovrà essere coordinata su scala internazionale per assicurare l'economicità dell'induBtrializzazione, per precisare la quantità delle risorse da destinare a tale scopo, per stabilire un ordine di priorità tra le numerose richieste di aiuto. Per quanto riguarda, infine, 11 commercio con il mondo comunista il ministro ha sottolineato che gli scambi sono migliorati anche per le maggiori importazioni di beni di consumo da parte di quei Paesi. Nell'ultima parte del suo discorso l'on. Martinelli si è occupato delle nostre esportazioni affermando che esse sono oggi caratterizzate da un accentuato carattere industriale, dalla maggiore differenziazione merceologica, dalla più larga diffusione geografica. Le importazioni sono invece concentrate sulle materie prime, i semilavorati, le materie energetiche, le attrezzature e, in qualche misura, sui beni di con. sumo. Il ministro ha concluso dichiarando che i risultati della politica estera italiana, per quanto riguarda le relazioni economiche, sono stati nel complesso soddisfacenti. Il dibattito era stato aperto da una introduzione del presidente della commissione senatore Medici. f, J, mctlcdlcprAldicaddpIltcpd

Persone citate: Gatt, Martinelli

Luoghi citati: America Latina, Gran Bretagna, Inghilterra, Italia, Roma