Le pensioni non sono ancora adeguate alle necessità del "minimo vitale,,

Le pensioni non sono ancora adeguate alle necessità del "minimo vitale,, Concluso Pll° Congresso dei lavoratori anziani Le pensioni non sono ancora adeguate alle necessità del "minimo vitale,, Chi ha pagato i contributi ha diritto di godere tutto il frutto del denaro versato Altre richieste : non prolungare l'età del collocamento a riposo oltre i 60 anni, ottenere la scala mobile, l'aumento delle liquidazioni e dell'assegno per la moglie Dopo due giornate di approfondito dibattito si è concluso ieri nel cine Lux l'XI Congresso del l'Arila (Associazione nazionale lavoratori anziani di azienda). Hanno partecipato alla grande assemblea 2700 delegati in rappresentanza di 172 mila soci. I gruppi aziendali esistenti sono 402. Negli ultimi mesi hanno aderito una ventina di gruppi con 15 mila iscritti ed altri 40 sono in corso di costituzione. « Siamo una grande forza — ha affermato 11 presidente nazionale dell'Arila on. Rubinacci a chiusura dei lavori — che può essere protagonista del moto rinnovatore della coscienza sociale del paese. Nostro compito è di legare l'esperienza degli anziani allo slancio del giovani affinché 11 patrimonio che ci appartiene non finisca con noi. Agendo cosi renderemo un grande servizio al Paese, che celebra il primo centenario della sua Unità ». Il segretario nazionale dell'Associazione prof. Cavallari In precedenza aveva riassunto gli orientamenti espressi, sui più importanti problemi, dai numerosi delegati che si erano avvicendati alla tribuna congressuale. Gli anziani ritengono che l'età per il pensionamento (60 anni per gli uomini e 55 per le donne) non debba assolutamente essere prolungata e che « chi prosegue volontariamente il lavoro non debba percepire la pensione per tutto il periodo che presta servizio. In nessun caso — ha affermato il prof. Cavallari — la pensione deve essere sommata allo stipendio». E' però necessario portare le pensioni a un « livello vitale ». Oggi sono Inadeguate alle neces sita minime dei lavoratori collocati a riposo. Gli anziani ritengono inoltre che il governo debba operare una netta distinzione tra pensionati e assistiti. I pensionati (1bddn(lntbppdoatltmdcdInldzcdtsacsclgsadcdcsCtlIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIMMIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIII (cioè coloro che hanno maturato 11 diritto avendo pagato i contributi prescritti) devono poter godere completamente il frutto del danaro versato all'Inps negli anni di lavoro. Alle altre categorie (è doverosa l'assistenza al vecchi lavoratori che per ragioni diverse non hanno potuto versare i contributi e che quindi non avrebbero diritto alla pensione) deve provvedere la collettività. «E' tempo — ha dichiarato 11 segretario dell'Aula — che ci si decida ad operare una distinzione tra fondo adeguamento pensioni e fondo integrazione pensioni ». Infine gli anziani chiedono che|V( le pensioni vengano periodicamente adeguate al costo della vita a mezzo della « scala mobile » cioè del sistema che si applica per il calcolo della contingenza. Altro tema scottante è quello delle Mutue aziendali che l'Inani Intenderebbe assorbire. Gli anziani sono nettamente contrari all'assorbimento. « Le mutue aziendali sono espressioni di democrazia nella fabbrica. L'assistenza che erogano è superiore a quella dell'Inam. Chiediamo che le mutue aziendali restino e che sia sancito per legge (molte Industrie applicano già questo criterio) la continuità dell'assistenza mutualistica ai pensionati » Gli operai collocati a riposo percepiscono una liquidazione non solo inferiore a quella degli impiegati ma calcolata in modo diverso: gli anni di lavoro anteriori al 1947 contano meno. Ciò crea delle sperequazioni proprio a danno dei lavoratori anziani. L'associazione invoca un provvedimento di legge come è avvenuto di recente per gli impiegati. « Stiamo studiando — ha dichiarato il prof. Cavallari — una formula risolutiva per dare un valore uguale all'attuale a tutti gli anni di lavoro precedente ». notapagravmbuhaprglgrliamselibtedivealdeesvolanivil'ispa mARrimbtevmdterrgscreza V( Le indennità di liquidazione sono soggette al pagamento delle tasse (su questo argomento ha parlato anche il presidente del gruppo anziani de La Stampa avv. Argenta). Si chiede — e il ministro delle Finanze on. Trabucchi nella seduta di domenica ha fornito assicurazioni — che la pressione fiscale sia ridotta o meglio totalmente eliminata. Altre proposte avanzate dai congresso sono: che l'assegno familiare per la moglie sia notevolmente aumentato In modo da consentire veramente .alla donna una libera scelta tra la casa e il lami sistema più equo (che tenga conto di tutta l'anzianità di lavoro e non solo dei primi nove anni) per il punteggio in base al quale si decide l'assegnazione degli alloggi dell'Ina-Casa. Il prof. Cavallari ha concluso esortando tutti gli anziani a favorire, nell'ambito delle aziende, la costituzione di gruppi giovanili ed a promuovere, in ogni provincia, albi di anziani idonei all'insegnamento professionale e disposti a prestare la loro opera a favore dei centri di addestramento.

Persone citate: Cavallari, Inam, Rubinacci, Trabucchi