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Ben Bella trasferito in un castello della Loira Ben Bella trasferito in un castello della Loira Ha il diritto di ricevere e comunicare con chiunque - In 55 mesi di carcere ha imparato l'arabo e studiato incessantemente (Dal nostro corrispondente) Parigi, 20 maggio Lì interruzione delle operazioni militari offensive in Algeria, insieme alle misure di clemenza relative ai prigionieri algerini, è stata annunciata a Parigi con un comunicato del Primo ministro Debré, mezz'ora dopo che Louis Joxe ne aveva informato ad Evian la delegazione del governo provvisorio algerino. La notizia è stata appresa con viva soddisfazione dall'opinione pubblica francese. Il provvedimento che ha più colpito la immaginazione del popolo, benché non sia giunto inaspettato, è la liberazione di Ben Bella e compagni. Ahmed Ben Bella, vice-presidente del governo provvisorio clella repubblica algerina, e i due ministri Hocine AU Ahmed e Mohamed Khider, hanno lasciato stamani verso mezzogiorno l'isola di Aix, dopo cinquantacinque mesi di detenzione, a bordo di tre elicotteri che li hanno trasportati nel Castello di Turquand, nella Turenna, a circa 1S0 chilometri da Parigi. Il castello, situato fra i vigneti, su una collina in riva alla Loira, è un'antica costruzione rimodernata con molta eleganza, che appartiene al ministero della Giustizia ed è destinata alle vacanze degli alti magistrati Anche il ministro Michelet vi ha passato di recente un periodo di riposo. Poco più tardi, gli ospiti di Turquand sono stati raggiunti da Rabah Bitat e Mohamed Boudiaf, loro compagni di prigionia, che si trovavano nella infermeria del carcere di Fresnes. I cinque ex detenuti sono ora in residenza sorvegliata, col diritto di ricevere qualsiasi visita, di servirsi liberamente del telefono e di comunicare con chi vogliono. Nel momento di lasciare l'isola di Aix, Ben Bella ha detto che la lunga prigionia gli ha servito, se non altro, ad imparare l'arabo. Il vice-pre¬ sidente del governo provvisorio algerino, che durante l'ultima guerra è stato un valoro' so combattente dell'esercito francese, più volte decorato al valore, parlava infatti soltanto francese. In realtà, perà, non è solo la lingua del suo paese che Ben Bella ha imparato ad Aix: nei oinquaritacinque mesi di carcere ha studiato incessantemente, ha letto opere di storia, di politica e di economia. j, yt