«Dobbiamo sviluppare gli scambi e il turismo tra Italia e Stati Uniti»

«Dobbiamo sviluppare gli scambi e il turismo tra Italia e Stati Uniti» Il Ministro del commercio americano a Torino «Dobbiamo sviluppare gli scambi e il turismo tra Italia e Stati Uniti» Discorso alla Camera di Commercio - Visita all'Esposizione Internazionale del Lavoro e alla Fiat - « E' per me un grande privilegio essere nella Detroit italiana per il centenario dell'Unità del vostro Paese» La Mostra internazionale del lavoro ha uvuto ieri un altro visitatore illustre: Luther H. Hodges, segretario americano per il Commercio. Il rappresentante di Kennedy è giunto a « Italia 61 » accompagnato dal console degli Stati Uniti a Torino, Moftly, e da alcuni consiglieri dell'ambasciata. All'ingresso della Mostra lo attendevano il commissario governativo, Arpesani, il presidente dr. Giovanni Agnelli, il direttore della sezione americana, Hall Miller, ed altre personalità. Al termine della minuziosa visita, il Segretario di Stato americano ha pronunciato parole di plauso per le grandiose opere realizzate a Torino in occasione del centenario dell'Unità d'Italia. Di particolare interesse, nel campo economico, il discorso di Hodges al termine della colazione offerta in suo onore dalla Camera di Commercio di Torino (in precedenza aveva partecipato al ricevimento dell'ambasciatore Arpesani nella sala di presidenza dell' Kil »). « Sono lieto di essere oggi vostro ospite, e di incontrarmi con tanti esponenti delle attività economiche, anaciati a vantaggio del progresso produttivo. Le organizzazioni di operatori economici come la Camera di Commercio di Torino rappresentano un'importante fonte di forze e guida non solo per i Paesi europei vostri vicini, ma per tutto il mondo. Le vostre automobili e le vostre macchine per scrivere ci :,ono familiari, le ve diamo di frequente nelle stra de e negli uffici americani ». < Oggi noi, negli Stati Uniti, consideriamo Torino la Detroit italiana. Le applicazioni del l'ingegno umano — che sono state sviluppate qui come nella nostra Detroit — hanno consentito un più alto tenore di vita per molti, compresi quanti tra voi, con il loro talento e !e loro capacità tecniche, hanno creato le automobili, le macchine per ufficio e gli altri prodotti delle aziende [agricole e delle officine. Essere a Torino per il centenario dell'Unità d'Italia è per me un grande privilegio. L'unita realizzata da Cavour e Garibaldi cento anni fa si è rafforzata nel corso del secolo, Ano a fare dell'Italia la grande nazione odierna, l'Italia 61 ». Dopo aver ricordato che negli ultimi 16 anni le due nazioni hanno perseguito obiettivi comuni, e che il Piano Marshall ha in parte alleviato i disagi provocati dalla guerra, il Segretario di Stato ha reso omaggio all'ingegnosità e allo spirito di Iniziativa del nostro popolo, che < insieme al progresso scientifico del dopoguerra hanno consentito di raggiungere l'alto livello attuale, sia qualitativo che quantitativo, della produzione >. A conclusione del suo discorso, il Segretario Hodges si è soffermato sulle iniziative per eliminare le barriere interne in Europa, iniziative che interessano in special modo l'Italia e gli altri Paesi europei: < E' quanto mai urgente che nel compimento di quest'opera anche le barriere che ostacolano gli scambi commerciali tra l'Europa e le nazioni del Nord e Sud America vengano eliminate con la rapidità consentita dai rapporti tra i vari Paesi ». Gli Stati Uniti — ha proseguito mr. Hodges — furono per molto tempo uno dei principali fornitori e clienti dell'Italia. «Nel 1959 fummo soppiantati dalla Germania Occidentale nella funzione di vostro principale fornitore, ma l'anno scorso le nostre esportazioni in Italia sono aumentate del 63 per cento, riportandoci quasi al primo posto. I prodotti americani, per un valore complessivo di 642 milioni di dollari, hanno rappresentato il 14 per cento di tut- te le importazioni italiane nel1960. cL'America costituisce anche il principale mercato per le esportazioni italiane, dopo la Germania Occidentale. Nel '60 gli Stati Uniti hanno acquistato prodotti italiani per 393 milioni di dollari, pari a il' 11 per cento delle esportazioni totali dell'Italia nello scorso anno. Gli Stati Uniti hanno tradizionalmente registrato una notevole eccedenza nei loro scambi con l'Italia, ma le entrate in dollari che l'Italia ricava dal turismo, dalle rimesse degli emigranti e dai vari servizi compensano questo suo deficit negli scambi con il nostro Paese. Secondo un prudenziale calcolo dell'Oece, 390 mila cittadini americani hanno visitato l'Italia nel 1959. Per il 1960, le cifre indicheranno un considerevole aumento». Nel pomeriggio, mr. Hodges si è recato alla Fiat Mlranorì per la visita agli stabilimenti. Lo hanno accolto 11 presidente prof. Valletta, l'Amministratore delegato ing. Bono, i vicepresidenti dott. Agnelli e ing. Nasi e numerosi dirigenti. Il ministro americano si è intrattenuto con essi a cordiale colloquio. g. 1.