Un pullman di studentesse si rovescia a breve distanza da un profondo burrone

Un pullman di studentesse si rovescia a breve distanza da un profondo burrone Durante una normale gita nella ione di Avigliana Un pullman di studentesse si rovescia a breve distanza da un profondo burrone Tredici feriti non gravi - Sul veicolo si trovavano 22 allieve della terza media di Cuneo e le loro due insegnanti - L'incidente è , ,. , . _ , ... avvenuto sulla via per la Sacra di S. Michele in un tratto in ripida discesa - A causa della rottura dei freni l'autobus si è _ ■ ■ . ■ , .. . , ■ ■ ■ . . schiantato contro un masso - Il coraggioso comportamento del guidatore che spegne con le mani un principio d'incendio (Nostro servizio particolare) Avigliana, 10 maggio. Un pullman pieno di ragazze delle medie in normale gita scolastica si è rovesciato in corsa lungo una ripida discesa: si lamentano tredici ferite. Alle 8 di ieri mattina partiva da Cuneo un autobus della ditta * Satip » con a bordo SS studentesse della terza media della scuola Vittorio Ber- sezio: le studentesse erano ac-\s compagnate dalle insegnanti'.c P»'o/. Afona Baccalano di 50\s anni e prof. Domenica Musso,ìaaXmnpAvgcs IMIIIIllllllllllI IIIIIIIIIIIIIIIIlllllllllMllMtll svolgeva regolarmente e felì cernente. Sosta a Stupinigi, sosta a S. Antonio, spuntino al sacco sulle rive del lago abitante a Cuneo in via iXX Settembre 42. La lieta C0-Umitiva aveva in programma jnna visita al castello di Stu- pinigi, poi all'Abbazia di San'Antonio di Ranverso e infine\alla Sacra di San Michele. Al volante era Francesco Battaglino di 33 anni, abitante anch'egli a Cuneo, dal 1951 autista della c Satip» La prima parte della gita si lllIllllllllMIIIIIIIlMIIItlIltllMlllllllllllllllllIMlll i grande dAvigliana e dopo le U4 partenza festosa per l'ulti j ma tappa, la Sacra di S. Mi chele. Alle 14,30 circa il pulì'man si trovava a La Mor\tera, una frazione ad 800 me tri d'altezza. Oltrepassata la frazione c'è un tratto di discesa molti ripida. Il Batta glino aveva appena innestalola seconda t ridotta »: preme va il pedale del freno e s'accorgeva con terrore che il meccanismo frenante non rispondeva più. Il pesante veicolo acquistava velocità sem- llllllllllllllllllll Hill lllllllllllllllltlliriin e iiìre a ipre maggiore, si profilava, en tro pochi secondi, una catastrofe terrificante L'autista non perdeva il sangue freddo e diceva con voce ulta ma ferma: « Bambine, state calme, non spaventatevi!... ». Contemporaneamente sterzava verso sinistra, cioè verso o! jj fianCo della montagna e fa- e cil iim- n | ceca salire le ruote di sinistra su un terrapieno: la difficile manovra riusciva perfetta mente ma un masso di note voli proporzioni s'ergeva a sbarrare il passo al veicolo Il muso del pullman vi batteva contro con violenza: il masso, addirittu.ra, si spostava. L'autobus s'arrestava rimanendo inclinato, in posizione instabile e precaria, sul lato destro. Le bambine, urlando, cadevano le une sopra le altre. Un attimo ancora e il pullman, con un sordo fon fo, si coricava pesantemente sul lato destro, finendo quasi in mezzo alla strada e sollevando un gran nuvolone di polvere. Proprio in quel mo mento una ragazza faceva l'atto di gettarsi da un fine strino; l'autista riusciva a trat tenerla e la salvava da sicu ra, orribile morte per schiac ciamento. E' facile immaginare il pa meo, le urla, gli strilli, i gemiti, le disperate invocazioni di soccorso: il Battaglino, dopo replicati sforzi, apriva uno sportello della fiancata sinistra e si issava fuori. E cominciava la dura e affannosa opera di salvataggio: cioè, ad una ad una, aiutava ad uscire dal pullman le SS ragazze e le due professoresse. Non passava nessuna macchina; la località era deserta. Ad un certo momento arrivava un anziano contadino, Vincenzo Maritano. Questi, scorto del fumo scaturire dal veicolo, si metteva ad urlare: < Al fuoco! Al fuoco!». Effettivamente, a causa di un corto circuito dovuto alPurto, si stava sviluppando un incendio nell'apparecchiatura elettrica. Il Battaglino interrompeva l'opera di soccorso e s'avventava a spegnere il principio d'incendio. cHo pensato ai miei due figli» dirà più tardi ce ho spento le fiamme con le man'i... C'erano ventidue bambine affidate a me... ». L'autista si ustionava mani, braccia e vi, mà, strappando i fili della batteria, faceva cessare subito l'incendio. Intanto il Maritano, con tutta l'energia concessagli dall'età, era corso al ristorante S. Francesco di La Mortera e aveva dato l'allarme. Il prò prietario, signor Aldo Cugno, s'attaccava al telefono. Nel giro di venti minuti erano sul posto il maresciallo Abbo dei carabinieri di Avigliana con numerosi militi, l'ambulanza della Croce Verde di Rivoli e, con lodevole slancio di solidarietà, tutti i titolari di macchine da noleggio di Avigliana e dintorni; e i medici dott. Biavetti, dott. Fava e dott. Laudatilo. Delle SS studentesse undici erano ferite. Anche le due insegnanti avevano il volto sanguinante: eppure cer-\ cavano di calmare e di soc-\ correre le piccole allieve al-1 cune delle quali in preda a\ choc nervoso. All'ospedale di Avigliana venivano ricoverate le prof. BaccalaAo e Musso, entrambe guaribili in dodici giorni; e la quindicenne Giovanna Giordanengo (guaribile in un mese per la frattura della clavicola sinistra). Lungo l'elenco delle bambine ricoverate all'ospedale di Rivoli: Mariella Balocco di 1', anni, frattura di un piede, guaribile in SO giorni; Carla Repetto, 13 anni, guaribile in 10 giorni; Ernesta Cerutti, 13 anni, guaribile in 6 giorni; Franca Dalmasso, 13 anni, ot-ì to giorni di ospedale; Ales-\ Sandra Potenzieri, 15 anni,1 frattura del setto nasale, unì mese di ospedale; Mara Serrai,\ 13 anni, guaribile in dieci gior-\ ni, Norma Brugnoli, 15 anni,ì guaribile in otto giorni; Clara\ Lerda, 13 anni, otto giorni;'. Elvira Pirra, lo anni, frattu-\ ra due denti, dodici giorni; Anna Vergnano, 17 anni, frattura del setto nasale, quindici giorni di guarigione. I carabinieri hanno aperto una rigorosa inchiesta sulle cause dell'incidente: si tratta, comunque, di un'improvvisa rottura dei freni. Da notare che poche centinaia di metri più avanti, la strada descrive una stretta curva sotto cui s'apre un burrone profondissimo: qui la disgrazia avrebbe potuto ass .mere proporzioni terrificanti. gt | l L'autobus rovesciato. Qualche centinaio di metri più avanti si apre la voragine d'un profondo burrone La professoressa Baccalano all'ospedale di Avigliana

Luoghi citati: Avigliana, Cuneo, Rivoli