Complicazioni per il passaggio del calciatore Baker al Torino
Complicazioni per il passaggio del calciatore Baker al Torino li centravanti deiì'Hibernians conteso da due società Complicazioni per il passaggio del calciatore Baker al Torino dirìgenti granata Mario Gerbi e Giusti, giunti ad Edimburgo per concludere il ontratto, si sono trovati di fronte alla concorrenza di un inviato della Roma |re le conversazi0ni con lui se mon verso le otto di sera. As¬ (Dal nostro inviato speciale) Edimburgo, 9 maggio. Da Londra ad Edimburgo, dalla capitale dell'Inghilterra a quella della Scozia, la distanza non è lunga con i mezzi di cui si dispone nei tempi moderni: un'ora e mezzo circa di aeroplano Per cui legittima era la curiosità di sapere e di poter raccontare ai lettori nostri come andava a finire una faccenda che tanto da vicino interessa una società torinese, il possibile acquisto cioè di Joe Baker da parte del Torino. Quello che e successo, lo raccontiamo subito. Gli emissari granata, Mario Gerbi e Giusti, arrivando ad Edimburgo hanno trovato che il presidente dell'Hibernians era assente e non hanno potuto incomincia- sente era pure il giocatore Baker che si era recato nelle vicinanze di Manchester per i funerali di un parente prossimo a cui era molto affezionato, essendo egli orfano. Baker non dovrebbe far ritorno in Scozia se non domani. Ma questo non è tutto. Il più grave sta nel fatto che ad Edimburgo gli emissari del Torino hanno trovato un inviato di una società rivale italiana, e cioè il signor Biancone della Roma. Questi diceva di essere stato inviato dalla società giallorossa con l'incarico di spuntare l'acquisto del Baker a qualunque costo ed a qualunque prezzo. Gigi Peronoce, qui presente, riferiva che egli stesso aveva pregato i dirigenti della Roma di non intavolare né continuare trattative, poiché era già in corso un impegno formale con il Tori- no. Il signor Biancone assicurava inoltre che era venuto ad Edimburgo a seguito di una richiesta telefonica dei dirigenti scozzesi. Questi — riferiamo quanto essi stessi dichiararono — smentivano recisamente di mai aver parlato per telefono dalla Scozia con un incaricato della Roma. A questo punto la vertenza si metteva, bisogna dire, su una base molto poco simpatica. Un'interferenza che si poteva e si doveva benissimo evitare. Ricordiamo al proposito che per Baker anche la Fiorentina aveva avanzato richieste, non facendosi poi più viva quando aveva saputo delle avanzatissime trattative del Torino. Ricordiamo anche che all'Hibernians erano state fatte insistenti proposte, sempre per il centravanti in questione, da grandi società inglesi, come l'Arsenal, l'Everton, il Manchester United ed il Wolverhampton Wanderers, e che tutte avevano battuto in ritirata quando era giunto a loro conoscenza il vero stato delle cose. Data la situazione, diventata molto confusa e, ripetiamo, anche molto antipatica, i dirigenti del Torino qui presenti rimasero dapprincipio molto male, per la nuova piega presa dalle trattative. Essi finirono per accetta/e la proposta avanzata dagli scozzesi di da re entro le 11,30-12 di domani una risposta alle nuove richieste fatte loto. Queste richieste logicamente vertono su un au mento — ?io?i eccessivamente rilevante ma pur sempre un aumento — che i dirigenti to rinesi non si attendevano: un aumento su quanto si riteneva accordo già definitivamente preso. A tale proposito è opportuno dire ohe le informazioni che ci erano state fornite e che noi avevamo a nostra volta trasmesso qualche tempo fa, non erano tanto esatte. Forse qualcuno aveva tenuto a darle imprecise, le informazioni stesse, allo scopo di evitare che la società torinese portasse avanti le sue trattative. Quello ohe è positivo è che il Baker — ti quale è privo di padre e di madre ed c un bravo ragazzo — ha giocato cinque volte nella nazionale vera e propria dell'Inghilterra, nella stagione 1959-60; è comparso inoltre in altre nove occasioni nella squadra che viene definita come < sotto i ventitré anni >. Egli, inoltre, ha appena cent'anni. In conclusione è un elemento di valore, che i dirigenti granata cercheranno di non lasciarsi sfuggire. Essi hanno preso, in serata, contatti telefonici con altri esponenti torinesi, che si trovano in sede in Italia oppure in viaggio di affari « Parigi o Londra, per vedere quale cifra possono raggiungere Vittorio Pozzo
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