Vittoria dei cavalieri italiani nel i** delle Stazioni a Roma

Vittoria dei cavalieri italiani nel i** delle Stazioni a Roma Vittoria dei cavalieri italiani nel i** delle Stazioni a Roma La squadra composta da Giulia Serventi, Mancinelli, Raimondo e Piero D'Inzeo si è imposta all'Inghilterra e all'Irlanda (Dal nostro corrispondente) Roma, 5 maggio. In una magnifica giornata di sole la squadra italiana ha colto una bella affermazione nella prova più importante del £9° Chio. La Coppa delle Nazioni e , , . n o è stata ancora per la seconda volta di seguito appannaggio dei nostri cavalieri, così che il trofeo challenge del Presidente della Repubblica è stato definitivamente aggiudicato alla Fise. La Coppa delle Nazioni è una gara a barrage per quattro caialicri delle rappresentative ufficiali; essi compiono due volte il percorso e ai fini della classifica finale sono validi i migliori sei. La partecipazione delle squadre è stata limitata: le Olimpiadi hanno evidentemente esaurito le risorse di molte nazioni ed inoltre gli eventi politici in Francia hanno costretto al ritiro una delle squadre più attese: il comportamento degli italiani è stato comunque assai brillante ed avrebbe permesso di imporsi ad avversari molto quotati oltre a quelli affrontati oggi. Raimondo e Piero D'Inzeo hanno confermato la propria classe e sono stati gli unici concorrenti a compiere il percorso netto in ambedue le manches. Il grande avversario dei D'Inzeo nella 29" edizione -del Chio, il capitano Ringrose, n. 1 della squadra irlandese, dopo essersi aggiudicato su Clojne il Premio Aventino (immediatamente precedente alla Coppa delle Nazioni), ha in parte deluso, pur mostrando tutte le sue doti di ottimo stilista. La vittoria italiana si è delineata già al termine della prima < manche >, intelaiasi con un ruzzolone del tenente irlandese Daly, disarcionato da Loch Garman. Il cavaliere si è prodotto una lussazione al braccio destro che lo ha tolto definitivamente di gara. Anche l'italiana Giulia Serventi, su Doli, caduta sullo stesso ostacolo — la famosa triplice della doppia gabbia —, è stata eliminata nella prima < manche > (ma si rifarà poi nella seconda, pur totalizzando 1Z penalità). Gli altri componenti la nostra rappresentativa: Man cinelli, su Rockette, Piero D'In zeo, su The Rock, e il cavaliere e il cavallo campioni del mondo e olimpionici Raimondo D'Inseo-Posillipo, hanno poi totalizzato zero penalità, dando cosi il via al successo della nostra compagine. Buono infatti il comportamento degli inglesi: ma tutti hanno commesso errori: il brigadiere generale Blacker, sul suo vecchio Workboy, dodici penalità, la signorina Barnes, su Sudden, pure dodici, il signor Welch, su Brulé Tout, diciotto, e il signor Hobbs, su Attila, il peggiore dei quattro, oltre venti penalità. La seconda manche non ha avuto praticamente storia, tanto il distacco dei cavalieri italiani era netto; ciononostante Piero e Raimondo D'Inzeo hanno ripetuto l'ardua impresa, volando di precisione su tutti i quattordici ostacoli e terminando con zero penalità. Mancinelli è stato poi eliminato per tre rifiuti ma la brava Giulia Serventi ha terminato il percorso, penalizzata solo di dodici punti. Così essendo validi per la classifica finale i sei migliori percorsi l'Italia è risultata prima con li penalità; seconda l'Inghilterra con 54 penalità e 3/4 e l'Irlanda terza con 67 e 3/4. g. na. Un difficile salto di Raimondo d'Inzeosu Posillipo a Piazza di Siena, durante il Gran Premio delle Nazioni (Tel.)

Luoghi citati: Chio, Francia, Inghilterra, Irlanda, Italia, Posillipo, Roma