E' pericoloso per i sindacalisti russi difendere il buon diritto dei lavoratori di Alberto Ronchey

E' pericoloso per i sindacalisti russi difendere il buon diritto dei lavoratori NEL PAESE DOVE LA LEGGE VIETA GLI SCIOPERI E' pericoloso per i sindacalisti russi difendere il buon diritto dei lavoratori Accade spesso che il loro zelo, molesto alla direzione delle aziende, sia punito con il licenziamento - Una dottoressa è stata estromessa da un ospedale, per aver denunciato la violazione delle norme contro gli infortuni; un funzionario sindacale colpito, perché esigeva il pagamento delle ore straordinarie agli operai - Talvolta nelle fattorie collettive «il contratto di lavoro se lo mangiano i topi» - Chi è furbo, tace e si «arrangia» (Dal nostro corrispondente) Mosca, maggio. Nessuna azienda sovietica, secondo la legge, può assumere e licenziare il personale senza il consenso del Comitato sindacale (zavkom). In pratica, le cose vanno diversamente. Gli amministratori licenziano talvolta anche i sindacalisti e particolarmente quelli che prendono iMINIIMMMilllllMt Ili 111111HI i 11111 11 11111111 sul serio i loro compiti, molestando la direzione. Il giornale dei éindacati sovietici, Trud, ha riferito di recente che una dottoressa del policlinico per i dipendenti del ministero dell'Agricoltura, dirigente del Comitato sindacale, è stata licenziata perché opponeva obbiezioni all'attività dell'amministrazione, che manipola¬ 11M111111111111111MIH111111111111111 [ 11111 ! 11111111 II I I va illegalmente gli organici, non rispettava le norme antinfortunistiche, tollerava che il direttore percepisse un' doppio stipendio ingiustificato e non consentiva discussioni di sorta sulla gestione dell'ospedale. La dottoressa s'è rivolta alle istanze sindacali superiori (il Comitato del ministero e il Collegio regionale), che hanno I 111111111111 ] I ti I i i 111 II U111 1111111M11M111111 11 a s a , preferito astenersi da ogni intervento, e a questo punto si è vista costretta a citare l'Ente datore di lavoro in Tribunale. E' stata riassunta in organico solo dopo due anni di forzuta disoccupazione; e si trattava d'una persona istruita, in grado di farsi giustizia. In alcune aziende gli zavkom contano poco, al punto che i loro dirigenti vengono destituiti a piacimento delle amministrazioni. Trud in marzo aveva riferito che in un'azienda di Novodvornaia (Ucraina) la presidentessa del Comitato sindacale è stata estromessa dall'incarico perché irritava gli amministratori e il direttore, con i quali rifiutava d'intendersi, esigeva la retribuzione delle ore di lavoro straordinario del personale, suscitava inchieste e giudizi in Tribunale. Il direttore dell'impresa convinse i responsabili del Collegio sindacale regionale a sbarazzarlo dell'ospite non gradita e ottenne soddisfazione. E' interessante constatare come lo stesso Trud descrive l'operazione: <Nisiaiev, il presidente del Collegio regionale del Sindacato, diresse personalmente la riunione del Comitato, intimando ai presenti di eleggere un altro candidato, che ottenne tuttavia un solo voto favorevole. Senza consentire che le votazioni procedessero, con la prevedibile rielezione della compagna Repina, chiuse la seduta. Alcuni giorni dopo giunse un altro burocrate del Sindacato regionale ed essendo ormai in due, i gerarchi ottennero la elezione del candidato gradito al direttore dell'azienda ». Sorte analoga, come riferisce Trud del lif marzo, è toccata a un membro del Comitato sindacale della Centrale elettrica n. X di Kalinin, l'ingegnere Viktor Kozmynikh, che aveva preso sul serio la sua funzione di capo della commissione salari. Egli accertò che l'amministrazione violava sistematicamente le norme retributive, concedeva favori ai suoi sostenitori e che lo stesso direttore della .Centrale utilizzava per sé la sola putiovka gratuita disponibile (le putiovkl sónd buoni-premio che consentono di trascorrere gratuitamente le vacanze nei pensionati dello Stato: in Occidente la propaganda comunista ne ha fatto un mito ma in realtà vengono concesse dopo querele interminabili a pochi favoriti). Alle proteste, Kozmynikh senti rispondere: « E' inutile che tu faccia tante storie. Siamo tutti peccatori e viviamo in terra di peccati ». Contro di lui furono presto diffuse le calunnie tradizionali in simili circostanze, finché il Comitato sindacale, schierandosi dalla parte del più forte, lo destituì coprendolo d'insulti. Un'operaia anziana, che ha chiesto a Trud di non pubblicare il suo nome, ha commentato l'episodio con questi giudizi: « / nostri operai hanno paura del direttore. Ogni sua parola vale più della legge. Noi stimiamo Viktor Kozmynikh, ma a me e agli altri è mancato il coraggio di schierarci in suo favore ». Episodi della stessa natura sono frequenti anche nelle grandi aziende agricole. Il segretario del Sindacato lavoratori agricoli della regione di Kuibyscev, sul Volga, ha citato con naturalezza in una relazione ufficiale fatti lllltMIIIIIIIIIIIIIIIIllIllllllIllllllllllllItlllllllllllU come questo: <Nel sovlcos Kultura il contratto collettivo se lo sono mangiato i topi ». Anche senza considerare tali vicende come normali, non si può dire che i Sindacati sovietici siano agguerriti e pugnaci. Il fatto è che l'attività sindacale viene prevalentemente circoscritta dalla legge sovietica nell'ambito delle iniziative ricreative e dell'amministrazione dei servizi sociali. Il primo dovere degli zavkom è quello di incoraggiare la produzione, mentre non si è mai visto un sindacato di questo paese bandire, un'agitazione per il miglioramento dei salari. Anche i formali poteri concessi agii zavkom in materia di assunzioni, licenziamenti e controllo delle paghe sono di fatto limitati dalla circostanza che la legge sovietica vieta di ricorrere allo sciopero e ad ogni forma di attiva protesta contro le decisioni dei dirigenti di azienda. Se nonostante ciò giungono tuttora a Mosca voci di agitazioni e scioperi, si tratta d'iniziative illegali esposte alla repressione, alle quali i sindacati sono estranei. Secondo l'ultima delle dicerie correnti, spesso esagerate ma non fantastiche, -come abbiamo più volte constatato, i portuali di Odessa si sarebbero rifiutati nei giorni scorsi di caricare generi alimentari su tre bastimenti diretti a Cuba, perché l'approvvigionaménto alimentare della città sarebbe insufficiente. E' insostenibile, d'altra parte, la tesi che i salari sovietici non giustificherebbero agitazioni e scioperi. E' ben noto quanto i prezzi dei beni di consumo siano vessatori, mentre lo stesso governo sovietico ha vantato con un immenso clamore la recente legge che esenta dalle imposte dirette le retribuzioni mensili inferiori a 500 rubli vecchi (31 mila lire), confermando cosi che tali stipendi sono ancora assai numerosi. Accade che se la retribu¬ zione è esigua, viene corretta piuttosto con espedienti diversi a danno dell'erario. Fra gli scandali di questa natura, che la stampa sovietica solleva periodicamente, le Izvestia del SS marzo hanno illustrato un episodio elementare e tipico: in che modo vengono ar-. tificialmente rivalutate le paghe in una pubblica autorimessa di Mosca. < Poiché i camionistiscrive il giornale — sono retribuiti in proporzione del numero dei chilometri percorsi durante la giornata-, cessato il lavoro fanno girare a vuoto il contachilometri, mentre l'eccesso di benzina in serbatoio viene scaricato a terra. L'amministrazione, che non ignora tale pratica, ha simulato finora di non saper nulla perché ciò consentiva anche all'azienda di vipolnlàt pian di adempiere il suo piano (concepito in chilometri) senza difficoltà di sorta». Alberto Ronchey

Persone citate: Kalinin, Viktor Kozmynikh

Luoghi citati: Cuba, Mosca, Odessa, Ucraina