Caos nella circolazione per l'invasione dei tifasi

Caos nella circolazione per l'invasione dei tifasi Inadeguati al traflico eccezionale ì servizi di viabilità Caos nella circolazione per l'invasione dei tifasi Ingorghi stradali già al mattino - Nel pomeriggio, con l'esodo degli sportivi, le strade sono state percorse da colonne di veicoli fra cui sono rimaste bloccate anche le autoradio dei vigili L'ondata di visitatori che Torino ha ricevuto ieri per l'atteso incontro Inter-Juventus, la. prima delle molte previste in quest'anno di grandi manifestazioni, l'ha invasa e •l'ha travolta. Non ci sembra •che la città sia uscita vittoriosa da questa prova generale. L'organizzazione del traffico si è mostrata del tutto insufficiente a fronteggiare l'eccezionale afflusso del turisti e il movimento che dalla mattina fino a tarda sera ha congestionato le strade. Qualche cifra. A partire dalle 8,30, sono entrate dall'autostrada di Milano 16 mila vetture e mille pullman; dalla Torino-Ivrea sono giunte 3 mi-, la macchine. Non ci sono controlli sulle altre arterie che conducono a Torino, ma non si va lontani dal vero calcolando intorno ai 5 mila gli automezzi che sono giunti in città da diverse direzioni. Una dura prova. Perché contemporaneamente agli arrivi c'era l'esodo: dei torinesi -diretti alle mete domenicali e delle 2 mila macchine a disposizione delle gite degli anziani. Verso le 10,80 era già impossibile circolare per via Roma. Alle 11, intorno allo stadio sembrava di essere in un accam< pamento: gente sull'erba di piazza d'armi e sulle panchine del corsi intente a consumare la colazione, macchine che si allineavano sempre più nume rose sui controviali, tifosi in •paziente attesa dinanzi agli ingressi dello stadio. A partita iniziata, le auto in sosta coprivano tutti l posti disponibili dal Mauriziano a corso Tazzoli, nel pressi della Miraflori. Uno spettacolo. Frattanto si verificava l'Invasione dei ristoranti: tutti hanno servito i clienti in 4 turni. Molti sportivi hanno saltato il pasto. Ma il peggio è cominciato quando, tutti Insieme, i centomila spettatori hanno abbandonato lo Stadio dopo la sconcertante fine della partita. Tre quarti d'ora è durata la smobilitazione dei posteggi intasati. Auto e moto hanno poi vissuto l'avventura della domenica sulle strade dirette al centro, in parte per portare alle loro case i delusi torinesi, in parte per riaccompagnare all'autostrada le innumerevoli auto di lombardi, di emiliani e di svizzeri ancora più delusi. Il traffico ha immediatamente ingorgato corso Duca degli Abruzzi, corso Unione Sovietica, via Sacchi, piazza Castello, piazza Statuto, piazza Solferino, via XX Settembre, via XI febbraio, corso Giulio Cesare, Porta Palazzo, corso Casale e tutti i ponti sul Po. Su tre file le macchine non riuscivano a procedere, ostacolate dalle gimcane dei motociclisti, dall'imperizia di molti e dalla inutile Impazienza dei più. I vigili dov'erano? Alle rotonde, quelle disgraziate rotonde che anziché sveltire la circolazione la bloccano, agli incroci più intasati, sulle arterie più difficili nelle quali si accalcavano, in mancanza delle circonvallazioni migliaia.di auto. Soverchiati, travolti. Cinquecento chiamate sono piovolte al loro centralino, per la maggior parte inevase. Erano di medici che non riuscivano a raggiungere i malati, di tranvieri che con le vetture completamente immobilizzate dal traffico chiedevano soccorso. Persino di pedoni. Tra questi uno, in corso Giulio Cesare: < sono 20 minuti che tento di attraversare, non ce la fac ciò». «E che vuole, che veniamo a prenderla in braccio? >. E anche dai commissariati di polizia, seriamente preoccupati dell'ordine pubblico. Impossibile intervenire: le 12 autoradio erano ferme in mez¬ zo alle altre macchine. I ritardi dei tram sono saliti da 15 a 20, 35 minuti. In via XX Settembre una colonna di dieci pullman milanesi ha fermato la circolazione dalle 19 alle 19,30, tra una canea di clakson inutilmente urlanti. Incidenti, tutti lievi, tutti trascurabili ma innumerevoli, La cortesia, la prudenza? Dimenticate. Soltanto alle 20,30 Torino è tornata tranquilla, sotto la pioggia che continuava a cadere. L'esodo sull'autostrada non è stato senza incidenti: nei pressi di Rondissone, verso le 21 un piccolo pullman slittato sul terreno viscido si è messo di traverso sulla strada. In breve si è formato un ingorgo di circa duecento macchine, parecchie delle quali sono uscite di strada. Fortunatamente con scarse conseguenze. Un solo tifoso ha dovuto essere trasportato al S. Giovanni e ricoverato per ferite lacero contuse guaribili in una settimana.

Luoghi citati: Milano, Rondissone, Torino