Sulle tracce dei rapitori del piccolo Eric Peugeot

Sulle tracce dei rapitori del piccolo Eric Peugeot La polizia francese forse sulla pista buono Sulle tracce dei rapitori del piccolo Eric Peugeot Indagini nel noto centro invernale di Mégève : interrogati un fotografo e altre 4 persone - Nella località (probabilmente non per caso) si trovano anche i Peugeot Dal nostro corrispondente Parigi, lunedì mattina. Una pista che la polizia considera molto importante, dopo le numerose che sì sono rivelate false, sarebbe stata trovata a proposito dei rapitori del piccolo ,Eric. Peugeot, della famiglia dei noti costruttori di automobili, rapimento avvenuto nell'aprile dell'anno scorso. La polizia indaga attualmente nel centro invernale di Megève, dove si trova in questo momento anche la famiglia Peugeot col piccolo Eric che ha oggi cinque anni. Si tratta, come si ricorderà, di uno dei fatti più drammatici di questo dopoguerra.. Nel pomeriggio del 12 aprile dello scorso anno il piccolo Eric Peugeot sparì mentre giocava col fratellino e altri amici in un giardino accanto al Golf Saint Cloud, alla periferia della capitale. I rapitori'avevano lasciato su un mucchio di sabbia una lettera in cui dicevano che il piccino sarebbe stato restituito contro un riscatto di 50 milioni di franchi. La loro automobile fu vista da parecchie persone. L'indomani il padre ricevette una telefonata anonima che gli comunicò l'arrivo dì una lettera, la quale venne effettivamente consegnata il giorno dopo allo zio di Eric. Nella missiva venivano date istruzioni per il pagamento del riscatto, istruzioni che furono rispettate alla lettera dal padre. Costui, Roland Peugeot, si recò secondo le istruzioni al Passage Doisy, piuttosto oscuro e quasi sempre deserto, con una valigetta contenente 50 milioni in banconote da 10 mila franchi. Li doveva consegnare ad un uomo che avrebbe pronunciato la frase:. «Si tenga la chiave ». Il signor Roland Peugeot era appena arrivato quando sentì una voce ohe, dietro di lui, disse la frase convenuta, aggiungendo : « Non si volti ». II Peugeot si sentì strappare la valigetta dalle mani e quando si voltò non vide più nessuno. La sera stessa egli si rivolse ai rapitori, parlando alla televisione, supplicandoli di rendergli il figlio. • Trascorse ancora un giorno, e durante la notte fra il 14 ed il 15 aprile, vicino al domicilio dei Peugeot, un impiegato vide sul marciapiede un bam,bino che piangeva, somigliante al piccolo Eric, di cui tutti i giornali avevano pubblicato la fotografia. Era effettivamente lui. I suoi rapitori lo avevano lasciato lì pochi minuti prima. Un garagista disse poi di aver visto a quell'ora una donna che indossava un mantello grigio e che teneva un bambino per mano, ma il piccino dichiarò di essere stato trasportato in automobile. Precisò che era stato trattato sempre bene e che nella stanza a pianterreno dove era rimasto quei pochi giorni c'era la televisione. Due giorni dopo i numeri delle banconote da 10 mila franchi con le quali era stato pagato il riscatto furono comunicati ai giornali e pubblicati, ma era evidentemente impossibile che i commercianti, le banche e via dicendo potessero controllare tutti i biglietti avuti in pagamento. Soltanto un mese dopo una delle banconote, segnalate fu trovata da un cassiere fra quelle che aveva ricevute durante la giornata; e nei mesi successivi altri casi analoghi si verificarono. In tutto, sino ad oggi, soltanto sette biglietti del riscatto sono stati trovati, a Parigi o in provincia. Le varie piste sono finite sempre in un vicolo cieco. Ed ecco che ora sarebbe stata trovata quella buona. Da parecchio tempo, pare la polizia sorvegliava certi ambienti di Megève, dove alcuni giorni fa arrivò anche la famiglia Peugeot col piccolo Eric Puro caso oppure viaggio richiesto dalla polizia? Nessuno per ora è.in grado di dirlo. Sa bato sera comunque i poliziotti di Lione e di Parigi, dopo avere parlato a lungo col Procuratore della Repubblica, procedettero ad alcune verifiohe negli alberghi e nei locali notturni del noto centro di montagna, poi hanno visitato uno chalet. Fra le persone interrogate si troverebbero un fotografo di Megève e due coppie che viaggiavano su un'automobile come quella dei rapitori del piccolo Eric. DI costoro naturalmente la polizia non vuol dire i nomi. Si sa soltanto che la gendarmeria di Megève è stata invitata a dare immediatamente man forte agli ispettori, in caso di bisogno, e ciò ha fatto pensare che 1 sospettati siano considerati individui decisi a difendersi. L. Mannucci

Persone citate: Cloud, L. Mannucci, Roland Peugeot

Luoghi citati: Parigi