La Resistenza sui monti e nelle città in un nobile e commosso documentario

La Resistenza sui monti e nelle città in un nobile e commosso documentario OROIVACA TELEVISIVA La Resistenza sui monti e nelle città in un nobile e commosso documentario Da anni lamentavamo che la tv lasciasse Inspiegabilmente passare sotto silenzio (qualche brano di cerimonia ufficiale nel telegiornale; qualche discorso commemorativo: niente di più) la data del 25 Aprile, festa della Liberazione. Quest'anno la strana reticenza è stata Analmente superata. IrrapcrIn apertura di programma,!2come pezzo principale della!2fcserata, è stato trasmesso un documentario di tre quarti d'ora dal semplice e scarno titolo: « Documenti della Resistenza i; una rievocazione drammatica e nobilissima che ha narrato, sia pure per sommi 'capi e con inevitabili lacuna, la storia dell'insurrezione del popolo italiano contro i nazisti e i loro alleati fascisti dal settembre del 1943 all'aprile del 1945. Con rari brani cinematografici dell'epoca, con fotografie, con immagini dei luoghi dove infuriò più accanita e impari la lotta, con testimonianze di superstiti sono stati via via ricordati i massacri delle truppe italiane a Coi-fù e a Cefalonia, il rogo dell'eroica e martire cittadina piemontese di Boves, le Fosse Ardeatlne a Roma, la battaglia di Firenze, le raccapriccianti stragi dei tedeschi nei paesi dell' Appennino toscoemiliano (migliaia e migliaia di innocenti e di inermi trucidati), le libere repubbliche partigiane di Domodossola e ai Alba, la dura guerra sulle montagne dal Piemonte al Friuli, la resistenza nelle città: e i giorni della Liberazione con la gente malvestita e felice per le strade e ai balconi delle case diroccate, che saluta gioiosamente la fine di un interminabile periodo di orrore e di terrore e la speranza di un avvenire sereno, di pace, di giustizia e di libertà. Il .tono del documentario è stato sempre elevato e commosso: e al tempo stesso si è evitato di scivolare nella retorica dimostrando con riferimenti a fatti concreti e con autorevoli giudizi storici l'Importanza e l'utilità della Resistenza italiana nella grande battaglia contro la follia della dittatura; e affidando il tremendo atto di accusa a carico dei nazisti e del loro sciagurati complici non a parole vaghe ma ad un'agghiacciante lista di crimini, di deportazioni, di soprusi, di assassini! in massa. E' una trasmissione che, diciamolo pure, ha fatto onore a chi l'ha Ideata e 'l'ha realizzata e alla tv che l'ha trasmessa: documento vivo e impressionante di un'epofctf disparata, dolorosa è'coraggiósa che non possiamo e non dobbiamo'dimen t'.care Sul resto, poco da dire. Agli appassionati d! musica classi-i ca è stata offerta, in registrazione, una ripresa dall'Audito-' rium di Torino, direttore Mario Rossi, violinista Gioconda De Vito: in programma il celebre concerto op. 77 che Brahms compose al ritorno da un lungo viaggio in Italia. E' seguita la rubrica di poesie e canzoni napoletane « Tempo d'amore ». Mentre l'esordio era stato Infelice, questa seconda puntata ha segnato un miglioramento abbastanza sensibile. La parte canora 6 stata estesa, le poesie ridotte e scelte probabilmente fra quelle più comprensibili da tutti: e il raccordo tra motivo e motivo è apparso più conciso e meno banale dell'altra volta. Il pomeriggio è stato riempito e valorizzato — Inutile Italia-Irlanda. Oggi alle 18.35 replica del romanzo sceneggiato « II vicario di Wakefleld ». In serata, alle 21,10, inizio di «Tribuna politica ». Indi alle 21,30 la commedia « L'anello del generale Macias > di J. Niggli; alle 22'30 <Artl e scienze» e alle 22-50 «Testimoni oculari». forse sottolinearlo — dalla cronaca diretta della partita u.

Persone citate: Brahms, De Vito, Macias, Mario Rossi

Luoghi citati: Boves, Cefalonia, Domodossola, Firenze, Friuli, Italia, Piemonte, Roma, Torino