Grli scolari ospiti hanno portato l'olio alla lampada che ricorda i Caduti

Grli scolari ospiti hanno portato l'olio alla lampada che ricorda i Caduti Grli scolari ospiti hanno portato l'olio alla lampada che ricorda i Caduti Pittoresco e commovente pellegrinaggio dei cinquanta bimbi liguri all'Ossario della Gran Madre - L'olio era stato inviato a "Specchio dei tempi" dagli alunni di un altro piccolo paese La seconda giornata torinese degli scolari di Bussane, Vallebona, Balardo e Pieve di Teco — ospiti de « La Stampa » — si è iniziata ieri mattina con un rito gentile: la consegna di un'anfora d'olio al Sacrario della Gran Madre di Dio, per la lampada che viene accesa durante le funzioni in mlgmtvsdil memoria dei Caduti di tutte le guerre. L'olio era stato inviato al giornale dagli alunni delle elementari di Verezzo San Donato, un piccolo paese della provincia di Imperla. Un'offerta spontanee, dettata dal cuore di quel bravi ragazzi e del loro insegnanti per onorare gli italiani immolatisi per la patria. Era giusto che fossero dei fanciulli a consegnare il simbolico dono, e soprattutto degli scolari della stessa provìncia di Imperia. < Specchio dei tempi > farà in modo di ospitare a Torino anche la scolaresca di Verezzo San Donato; nell'attesa della loro visita porterà ad essi in. regalo una bella radio. La cerimonia si è svolta alle 9,30. Davanti al Tempio si erano raccolti — per ricevere I bambini liguri — il professor Oscar Bosco, presidente della Federazione provinciale dei combattenti e reduci; la signora Maria Ratti, presidente dell'Associazione famiglie dei Caduti in guerra; il col. Di Costanzo, presidente del sodalizio < Ragazzi del '99> e dell'Associazione carristi' e * guastatori. Accanto ad essi, numerose madri di Caduti e anziani reduci della prima guerra mondiale. La Scuola torinese era rappresentata dal vice-Provveditore prof. Fassio. L'incon tro fra i giovanissimi e i veterani è stato affettuoso e commovente. Incolonnati e silenziosi, gli scolari dei quattro centri di Imperia sono entrati nell'Ossario. Precedevano quattro bambine con le braccia colme di garofani, scorta d'onore al piccolo Enzo Nobile, della 5* di Bussane, che reggeva l'anfora dell'otto avvolta nel tricolore. I 50 scolari e gli accompagnatori si sono schierati attorno all'altare, sul quale sono stati deposti i fiori e l'offerta. II parroco delta Gran Madre, can. Paglia, ha ringraziato per il significativo gesto. «Vi ringrazio anche a nome dei quattromila Caduti che qui riposano, e dei quali l'olio dei bimbi di Verezzo servirà a ricordare l'olocausto. Recitiamo in loro suffragio le preghiere che più di ogni altra giungono al cielo: il Pater, l'Ave, 11 Glo¬ 1 II IE11111111 ! (1 [ 1111 ] E11E111111 i 1111111111111111 II I li ria ». Gli occhi dei ragazzi rilucevano di commozione, le madri del Caduti piangevano sommesse, rievocando il dolore di tutte le madri colpite negli affetti più sacri. L'inno di Mameli, intonato dagli scolari, ha concluso la toccante cerimonia Prima di lasciare il Sacrario per una breve sosta nello storico. Tempio, il col. Di Costanzo ha illustrato ài giovani il « trittico delta gloria » simboleggiato nella statua di Maria- Dolens — dedicata alle mamme di tutti 1 Caduti — e nelle due nicchie laterali. Una ricorda la guerra del 1915-18, con la Madonnina del Grappa, la terra del Montello e l'acqua del Piave. L'altra, la seconda guerra mondiale: una bomba di carro armato colma di sabbia di El Alamein, una lettera della madre di un Caduto in quel deserto, le mostrine dei disciolti reggimenti, di stanza a Torino. Una scolara di Bussana, Marina Caramello, si è resa interprete dei sentimenti di tutti i compagni recitando con suggestiva efficacia il « Saluto alla bandiera >. Al sole caldo del parco Michelotti, il cuore degli scolari, si è riaperto alla spensieratezza. Lo zoo ha calamitato la curiosità e l'ammirazione dei piccoli, il direttore aig. Terni è stato prodigo di spiegazioni. I beniamini della comitiva sono stati, com'è logico, gli scimpanzé «Dolly» e « Rocky », il leoncino « Tillo » e il pechinese « Liù », personaggi resi celebri dalla televisione. Davanti alle loro gabbie, Gino Aurlgo — Il tipo più spassoso della compagnia — ha chiesto, stupito: «E Angelo Lombardi, non c'è?». Nel suo candore ingenuo, era convinto che l'« amico degli animali» vivesse anche lui in gabbia. Per il pranzo 1 bambini di Bussana, Pieve di Te co, Baiardo e Vallebonà sono tornati alla scuola turistico-alberghiena di corso Principe Oddone, facendo onore alle ghiottonerie Inappuntabilmente servite dal giovani allievi. Nel pomeriggio il pullman ha ripreso la strada del ritorno'. Ogni bambino aveva ricevuto un cestino da viaggio e una scatola di caramelle. In serata gli scolari sono rientrati, stanchi ma felici, nel centri di provenienza. Li ricorderemo sempre con affetto, per la spontaneità con la quale hanno salutato noi — e tutta la città — sventolando il fazzoletto e cantando «Ciao Turin ». Non era un addio, ma un arrivederci. |, I piccoli scolari liguri offrono l'olio per la lampada votiva dei Caduti alla Gran Madre di Dio (f. Moisio)

Luoghi citati: El Alamein, Imperia, Pieve Di Teco, Torino