Si spegne il sorriso di Gary Cooper stroncato da un cancro inesorabile

Si spegne il sorriso di Gary Cooper stroncato da un cancro inesorabile Lolla con la. motte uno degli allori più popolari del mondo Si spegne il sorriso di Gary Cooper stroncato da un cancro inesorabile Hollywood, 20 aprile, Gary Cooper è in fin di vita: il cancro che otto mesi fa gli era stato estirpato all'intestino si è riprodotto ed ha attaccato i polmoni ed il fegato. Per l'attore che fece delirare gli spettatori di tutto il mondo non ci sono più speranze. Sebbene sia sottoposto'alla cobaltoterapia, egli non sarà ricoverato in ospedale: il medico personale, dottor Rex Kennamer, ha detto che non è più possibile intervenire chirurgicamente. Questa tragiche notizie _ sono stiate confermate dalla stessa moglie dell'attore ai giornalisti che da ieri, quando si erano sparse le prime voci allarmanti, assediavano la villa dei Cooper. Coraggio Mr. Deejs ! Di sessantanni appena, logorato più dalle fatiche che dagli anni, Gary Cooper ha impegnato l'ultima e più drammatica lotta della sua carriera di eroe dello schermo: quella d'ogni comune mortale, contro la. morte. E' il suo un male che raramente perdona, un male che invecchia l'uomo prima di spegnerlo, e lo lascia solo e conscio davanti al destino. Ed è appunto di saperlo così ripiegato, che sentiamo tanta pena e avremmo preferito per lui, che ricordiamo così gióvane, lieto, umoristico e aggraziato, una fine precipitata. Ha se ogni divo ch« muore è ragione universale di compianto (perche in lui la gente piange anche un po' se stessa e le proprie illusioni), ce ne sono di quelli che per averci più letificati, con più dolore si perdono, quasi persone di famiglia, o meglio ancora amici. Gary Cooper, nel suo immane repertorio di film, non ci fece mai un torto, non interpretò mai un personaggio sgradevole. Fu sempre fedele all'illusione cinematografica. Se Clark Gable simboleggiò la maestà del cinema americano, Cooper ne incarna anche oggi, con la sua dura cartapecora, la simpatia. Immensa la fortuna dell'attore, ma gentili e discreti gli elementi che la compongono. L'uomo che ora giace oppresso dal male e ripensa forse il suo cammino, era una volta un lungo giovanotto del Montana che faceva il caricaturista in un giornale di provincia. Timidamente, dall'uscio delle comparse^ si. affacciò, a Hollywood, dove Hans Tiesilcr, produttore :«ffcv;ivestfcrny .notò quella dinoceótat& ftgiira è'le affidò qualche siluetta di cowboy. <Sabbie àrdenti», nel 1926, gli fruttò un primo, vero e proprio personaggio; quindi, più che uno scoppio di celebrità, fu una marcia lenta e sicura verso il successo, un ingranare, di film in film, nella simpatia della gente. L'uomo ogg% distrutto ebbe un giorno il suo luogo fra i « belli » (con qualche indulgenza, attesa la sua portentosa fotogenia) ; anch'egli seppe all'occorrenza vibrare il pugno dal fóndo del suo braccio sperticato, e strisciare sguardi e baci, e assumere tutti gli atteggiamenti del divo in carica. Ma il suo segreto restava un altro: il fascino dimesso, Umido e schivo dell'americano di provincia, dell'uomo medio tirato per i capelli nell'avventura erotica o manesca, Allora Gary Cooper, prima di sfode- rare il suo coraggio di yankee, scoccava quel suo mezzo sorriso subito rientrato, di fanciullo nel buio, a cui nessuna platea ha mai saputo resistere. Gli resisterà quella che non perdonaT , • ' Questi toni delicati ' e quasi crepuscolari per solito si perdono nella luce abbagliante dello schermo; ma l'attore è stato così intelligente da importi e caratterizzarsene nel cinema e nella vita; tanto che anche ora, nel passo tremendo, riesòè difficile immaginare un Cooper diverso dalla sua*norma, àhiyfk quella d'urna- jn'qàta cavaflèrui. Più" dori, 'Ùft&cjatte che. Girano, ha pacatamente inebriato milioni di spettatori, uscendo onesto e chiaro dalle più ingarbugliate o maliziose avventure. JS'. stato in tanti personaggi, ma ne ha abitato con la felicità dell'arte soprattutto uno, quel Mr. Deeds di < E' arrivata la felicità », òhe Capra felicemente adattò alla sua natura idillica. In quell'ingenuo . provinciale raggirato dalla metropoli beffarda c'era molto di lui, della sua timidità ribattuta in humour; e là tega rittscl perfetta. Se ancora al grande e caro attore giungono i rumori del mondo, gli siano d'augurio i i-uggiti di trombone che ancora escono da quella graziosa favola, a significare l'indomito ottimismo dei buoni. Forza Mr. Deeds, non ci lasciare, o sarà una gran melanconia. Leo Pestelli II volto sofferente dell'attore in una drammatica immagine di qualche giorno fa

Luoghi citati: Hollywood, Montana